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Bill Fay, Who Is The Sender ?

Non ha certo bisogno di presentazioni Bill Fay, tanto meno dopo l’eccelso ritorno in scena con Life Is People del 2012, un album che lo riportò immediatamente al centro della diatriba: è forse lui il folk singer meno considerato di tutta la grande ed ecumenica stagione folk (acida) britannica ? Per certi versi riscoperto da Dead Oceans – anche se non va affatto trascurato il contributo di David Tibet alla causa –  che pubblica anche questa sua nuova fatica in uscita a febbraio, il nostro scelse in Jeff Tweedy dei Wilco un più che logico alleato, re-interpretando dello stesso gruppo una strepitosa Jesus, Etc. e dando voce al fenomenale singolo This World, appositamente pennellato da Tweedy. Nelle classifiche di fine anno del 2012 il disco ebbe il suo speso specifico, raccogliendo unanimi consensi soprattutto oltre manica, dove fu incoronato dal periodico Mojo. Anche Nick Cave all’epoca si sbottonò ribadendo l’importanza di questo vocalist. Del resto i suoi due primi album – l’omonimo del 1970 ed il successivo time of The Last Persecution del 1971, entrambi per Deram – sono da annoverare tra le più forbite uscite del genere.

Registrato in estate a Londra presso i famosi Konk Studios (di proprietà dell’icona dei Kinks Ray Davies) Who Is The Sender ? è un affare ancor più intimista. Una collezione di brani che vede ancora il nostro protagonista indiscusso, voce e piano, con il contributo accessorio di altri strumenti ed ospitate minori. Il focus è tutto sull’autore, che ancora una volta siede magistralmente al pianoforte, quasi assorto nell’immagine di copertina che lo ritrae.

Una prosperosa collezione di perle intimiste che descrivono anche la sua progressiva maturazione artistica, dove l’essenzialità diviene strumento magistrale e conturbante. Alla radice dell’uomo, attraverso interpretazioni nobili, dialoghi sostenuti con l’essere ed illuminate introspezioni. Tredici  brani da qui all’eternità.

http://www.youtube.com/watch?v=TjAdWEptHQ4