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Michael Head, pop-psych d’antan

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 Il 2015 sarà un album molto intenso per Michael Head. Megaphone è pronta a immettere in circolo nel suo formato originale ‘The Magical World of The Strands’ con l’aggiunta di un booklet di 20 pagine che include estese note di copertina dello stesso Michael unitamente ad immagini che  illustrano lo sviluppo dell’artwork di copertina. Nella versione cd due tracce extra – le 2 b side del singolo della settimana del 1998 per NME e  Melody Maker ‘Somethin’ Like You’. ‘Green Velvet Jacket’ è un brano acustico del solo Michael Head, mentre Queen Matilda (demo) è stata registrata agli albori del 1993 e prodotta dall‘ingegnere del suono ed intimo amico Ian Eastwood su un 4 tracce della Tascam.
Ma la notizia più importante è ovviamente la pubblicazione di un album inedito proveniente da quelle stesse session. Dopo una serie di provini per un promoter francese che lo paragonava al suo eroe di gioventù Arthur Lee dei Love nel 1992, Michael Head – che già vantava trascorsi nei proto-shoegazer Pale Fountains e nell’altra piccola leggenda di Liverpool Shack – entra in uno studio della sua città natale l’anno successivo con in testa un nuovo progetto, nominalmente ‘The Strands’. A Michael si unisce il fratello e commilitone di una vita John, il suo batterista di fiducia Iain Templeton e due nuove reclute: Michelle Brown al basso e Les Roberts al flauto. Le registrazioni sono andate avanti per circa due anni, alterate per di più dalle tentazioni di Michael, cui veniva in contemporanea offerto un nuovo contratto major. Un affare che avrebbe soprattutto riguardato la nuova incarnazione degli Shack.
Fu così che al promoter  Stephane Bismuth furono lasciati circa 100 minuti, di cui appena un terzo giunse alla fase finale in uno studio di post-produzione in quel di Sheffield nell’estate del ‘95. Ma il nostro uomo non si è dato certo per vinto. Con la complicità dell’ingegnere del suono Steve Powell, del produttore Mark Coyle – che avrebbe addirittura convocato una sezione d’archi in quel di Sheffiled – Stephane Bismuth fonda una nuova etichetta – Megaphone – e finalmente pubblica  ‘The Magical World of The Strands’ nell’autunno del 1997.
‘The Olde Worlde’ è così il disco gemello atteso da anni, una costruzione encomiabile che ci riporta all’età d’oro della british invasion, tra melodie pop ultraterrene e psichedelici colori pastello un disco che in realtà potrebbe appartenere non solo al decennio dei sessanta ma anche alla rinascita del brit-pop dei ’90.
Info:
http://megaphonemusic.blogspot.it/

 

http://www.youtube.com/watch?v=ccRyxu0ns-U