A 16 ANNI DALLA LORO NASCITA I DEERHOOF DI SATOMI MATSUZAKI NON SI PERDONO D’ANIMO E FORTI DI UN NUOVO DEAL DISCOGRAFICO – CON POLYVINYL – SI RILANCIANO IN UN ALBUM CHE CONSISTE IN 40 MINUTI DI MUSICA IPERCINETICA, MATEMATICA ED INFLUENZATA VISIBILMENTE DAI CONGOTRONICS.
DAL BRANO QUI DORM, NOMÉS SOMIA (CON LA SCELTA DEL CANTATO IN CATALANO) CAPIRETE CHE I LIMITI CONCETTUALI NON SONO AFFATTO UN PROBLEMA PER I NOSTRI, CHE ANZI INANELLANO UNA SERIE DI NUMERI STRAVAGANTI ANCHE IN QUESTO DISCO. PASSANDO PER L’APPUNTO DA PASSI FLAMENCO A SINFONIE GUITAR-ROCK, SEMPRE MANTENENDO UN GUSTO PER LA MELODIA. CONTRARIAMENTE ALLA MINESTRA RISCALDATA DELL’INDIE ROCK, I DEERHOOF SANNO ANCORA COME GENERARE SENSAZIONI ECCITANTI.

SHOVE
5060156651346
SHOV16
CDX2 11,50

I TRE MAJAKOVICH - AL SECOLO FRANCESCO SCIAMANNINI, LEONARDO ANTONELLI E FRANCESCO PINZAGLIA - SONO UN RARO ESEMPIO DI COME FAR CONVIVERE UN TESISSIMO ROCK EMOZIONALE CON RIGIDE STRUTTURE MATEMATICHE. RASTRELLANDO CON PARSIMONIA DAGLI ANNI ’90, PUNTANDO LA BUSSOLA PRIMA SUL NORTHWEST E POI SU CHICAGO, I TRE METTONO IN FILA UNA SERIE DI EPISODI BOLLENTI, CARICHI DI ADRENALINA, SEMPRE ARTICOLATI E MOLTO PARTICOLAREGGIATI SOTTO L’ASPETTO SQUISITAMENTE RITMICO. REGISTRATO CON CURA VERREBBE DA DIRE MANIACALE DA GIULIO RAGNO FAVERO (ONE DIMENSIONAL MAN, M66R6, TEATRO DEGLI ORRORI, PUTIFERIO,ETC...) AL BLOCCO A DI PADOVA, IL DISCO APPARE COME UNA SOSTANZIOSA RIVISITAZIONE DI STILEMI HARD-NOISE E STONER, SENZA MAI TRASCURARE UNA ROBOANTE VENA MELODICA, CHE PUNTEGGIA TUTTE LE TRACCE DEL DISCO

NEPPURE IL TEMPO DI SCHIACCIARE SUL "PLAY" E PENSARE SUBITO AI QUEEN OF THE STONE AGE É QUASI UN AUTOMATISMO. SICCHÉ TI
ASPETTERESTI UN LAVORO INCENTRATO IN TOTO SULLO STONER, QUANDO INVECE L'ESITO FINALE É - PER FORTUNA - DIVERSO, DI CERTO PIÙ
ETEROGENEO E MENO SCONTATO. O QUANTOMENO LO É PER LA PRIMA METÀ, VISTO CHE LA SUCCESSIVA "THE FINANCIAL CUT" (MENZIONE SPECIALE
PER IL TITOLO) SI RIFÀ AI MIGLIORI FAITH NO MORE, MENTRE LA TITLE-TRACK É UN VERTIGINOSO MURO DI CHITARRE IL CUI SOUND RIMANDA AI
GRANDISSIMI AT THE DRIVE IN DI "ONE ARMED SCISSOR".(ROCKIT)

BELLISSIMO IL RICHIAMO AI MIGLIORI AT THE DRIVE IN IN MAN IS, MA FORS EIL MOMENTO PIU’ BELLO DI TUTTO IL DISCO E’ LEONARD SMILE PT.1, IN CUI IL GRUNGE SEMBRA DEFLORATO DALLA CARIC ANOISE DEGLI UNSANE. DETTO A VOCE ALTA, UNO DIE MIGLIORI GRUPPI ROCK EUROPEI DEGLI ULTIMI ANNI (RUMORE GENNAIO, VOTO 8)

MAN IS A POLITICAL ANIMAL, BY NATURE CI ACCOGLIE CON IL ROCK ROBUSTO, QUADRATO E ACCATTIVANTEDI IF I COULD TAKE A LIGHT E THE FINANCIAL CUT, DALLE MECCANICHEMATHY DI SCUOLA CHICAGOANA MA DALL’APPEAL MOLTO QUEENS OF THE STONE AGE, SOPRATTUTTO LA PRIMA (BLOW UP GENNAIO VOTO 6/7)

IL RIFERIMENTO FONDAMENTALE DEL LORO PRIMO FULL LENGHT È IL NERVOSISMO POST-HARDCORE DEI PRIMI ANNI 90, MA SPONTANEAMENTE AGGIORNATO AI PIÙ SINCOPATI DUEMILA: LA CHITARRA ALBINIANA È ASCIUTTA E PRECISA, SULLA SCIA DEI BATTITI IN SEZIONE RITMICA - NON ESENTI DA UN MAI ESUBERANTE RETROGUSTO MATH - PER UNA TRIPLETTA INIZIALE AL FULMICOTONE (ONDA ROCK VOTO 6.5)

INTERVISTA E RECENSIONE SU MAG MUSIC