PROTAGONISTA NELL'ULTIMA PELLICOLA DEL CINEASTA JIM JARMUSCH - ONLY LOVERSLEFT ALIVE - IL DUO NEWYORKESE TORNA CON UNA DELLE SUE OPERE PIU' CONVINCENTI. UN DISCO CHE INNALZA DEFINITIVAMENTE IL CONCETTO DI SPACE-ROCK, FORNENDO UNA VISIONE POST-MODERNA DEL GENERE. DAGLI HAWKWIND AGLI STOOGES, PASSANDO PER MAGNIFICHE INTUIZIONI IN ODOR DI MUSICA COSMICA. LA MUSICA DEL GRUPPO TRASCENDE I LUOGHI COMUNI DELLO STONER E DEL REVIVAL PSICHEDELIC ARRIVANDO A LAMBIRE LE SFERE DEL PIU' PROFONDO SUBCONSCIO.

OTTO PAGINE DI ARTICOLO SU BLOW UP SETTEMBRE!

MUSICALMENTE COMUNQUE I GALLONI SONO TUTTI GUADAGNATI: I WHITE HILLS HANNO SAPUTO SVECCHIARE GLI INEVITABILI RIMANDI HAWKWINDIANI SIA NELL’IMPIANTO SONORO CHE NELL’IMPOSTAZIONE DEI BRANI RENDENDO IL LORO INTERSTELLARE HEAVY PSYCHEDELIC ROCK QUALCOSA CHE POTESSE AVERE LE CARATTERISTICHE PER FAR BRECCIA. (RECENSIONE BOXATA SU BLOW UP LUGLIO/AGOSTO)

MAI TROPPO PROLISSO, RICCO DI SORPRESE AD OGNI ANGOLO, VARIO, STRUTTURATO. ATTORI DELLA PERFORMANCE COME SEMPRE DAVE W ALLA CHITARRA, MAGO DEGLI EFFETTI LIQUID SPACE, E LA PARTNER EGO SENSATION AL BASSO. BASTANO ED AVANZANO PER DISEGNARE UN LUNGO E ARTICOLATO VIAGGIO KRAUTROCK-METALLICO, CHE TOCCA LUSSUREGGIANTI STAZIONI SPAZIALI: WAH-WAH SIDERALI, PULSIONI HAWKWINDIANE, RELITTI FUZZ CHE VAGANO NELL’OSCURITA’ ASTRALE. UNA FOTOGRAFIA EMOZIONANTE DI UN MODERNO E PULSANTE CONCETTO DI SPACE ROCK (RUMORE LUGLIO/AGOSTO, VOTO 8)

LE CHITARRE SONO PROTAGONISTE ASSOLUTE ANCHE CON I RIFF DELLA STTOGESIANA PSICHEDELIA DI FOREVER IN SPACE (ENLIGHTNED), COSI’ COME TRA LE VARIGATE ATMOSFERE DI RARE UPON THE EARTH. UN MOMENTO DI PONDERATO RESPIRO ARRIVA CON I SYNTH E LE LAMINE CHITARRISTICHE DI CIRCULATING, QUASI UN’APRIPISTA PER LA CAVALCATA KRAUTA CHE CHIUDE IL TUTTO, LA MARTELLANTE ED IPNOTICA MIST (WINTER) (BUSCADERO LUGLIO/AGOSTO)

LE DATE
05/08/13  BOLOGNA – FREAK OUT CLUB
06/08/13 TORINO – BLAH BLAH CINEMA
07/08/13 MILANO – LO FI CLUB

E' L 'ATTESO RITORNO DEL QUINTETTO INGLESE DI DERBY, COMPOSTO DA EX MEMBRI DI THE LITTLE EXPLORER E THE JESUS YEARS, GIA PROTAGONISTI DI UNA PROLIFI CA STAGIONE POST-HARDCORE IN PATRIA. IN ITALIA SONO UNA FORMAZIONE CULTO ASSOLUTA, TANTO DA AVER REGISTRATO IL LORO DEBUTTO DEL 2010 - DISTAL - IN QUEL DI TORINO. SI TRATTA DI UN LAVORO ISPIRATO, CHE CI PROIETTA DI DIRIT TO NELLA GRANDE STAGIONE INDIE/EMO-ROCK DI FINE '90, PRENDENDO A MODELLO NON SOLO I VERTICI ARTISTICI DELLA SCUDERIA DISCHORD, MA ANCHE QUELLI DI LABEL DI RIFERIMENTO COME DOGHOUSE, POLYVINYL O CRANK!

LA SENSAZIONE È CHE I CRASH OF RHINOS NON AVREBBERO PER NIENTE SFIGURATO NEANCHE DURANTE GLI ANNI D’ORO DEL GENERE, PER COME SANNO INCANALARE IL PROPRIO IMPETO IN UNA SCRITTURA FERVIDA, CHE FA DI SALISCENDI RITMICI E SCHEMI ARMONICI VOLUBILI E POTENTI AL TEMPO STESSO IL PROPRIO ALIMENTO PRINCIPALE. È SOLO COSÌ CHE LA RAPPRESENTAZIONE DI BRUTALITÀ, DI FURORE TIPICA DEL GENERE PUÒ RISULTARE CREDIBILE, E IN QUESTO COME NELL’ESECUZIONE, PER LA QUALE I RHINOS FANNO USO DI DUE CHITARRE, DUE BASSI E UNA BATTERIA (E MOLTE VOCI), IL QUINTETTO DI DERBY NON HA NIENTE DA INVIDIARE A MOSTRI SACRI COME ARCHERS OF LOAF O MINERAL – ANZI, SI POTREBBERO DEFINIRE COME IL RISULTATO DI UNA FUSIONE AUREA TRA QUESTO FILONE E QUELLO PIÙ TECNICO, DALLE VENATURE MATH, DEGLI AMERICAN FOOTBALL. (SENTIRE ASCOLTARE LUGLIO, VOTO 7,5)