SUL SENSO ULTIMO DI INDIE-POP I FIELD MUSIC(NOME D ARTE DIETRO AL QUALE SICELANO I FRATELLI PETER E DAVID BREWIS DA SUNDERLAND, INGHILTERRA) HANNO COSTRUITO UN_INTERA CARRIERA, METTENDO A SEGNO CON IL NUOVO PLUMB - PUBBLICATO DA MEMPHIS INDUSTRIES LA STOCCATA VINCENTE. LAVORANDO AL PARI DI UNA PICCOLA ORCHESTRA I DUE UTILIZZANO LO STUDIO DI REGISTRAZIONE A PROPRIO PIACIMENTO, LANCIANDOSI IN QUESTO QUARTO ALBUM NELLA COSTRUZIONE DI BRILLANTI ANTHEM SPAZIALI, CHE SEMBRANO DIVORARE DECENNI DI MUSICHE D_AUTOREDALLA COSTA OVEST DEGLI STATI UNITI A LIVERPOOL, PASSANDO PER LE STAZIONI FM ROCK AMERICANE PIU PATINATE. CE N_E VOLUTO DI TEMPO PER METTERE INSIEME QUESTA OPERA, MA I RISULTATI SONO A DIR POCO STRABILIANTI!

I 15 FRAMMENTI SI ASCOLTANO COME MOVIMENTI DI UN’UNICA SINFONIA POP. UNA PSICHEDELIA DAI COLORI FREDDI E LE GEOMETRIE RAZIONALISTE CHE SINTETIZZANO IN LABORATORIO UMORI DI XTC E CERTI MELODISMI DEL MCCARTNEY SOLISTA, TENENDOSI, PER FORTUNA, ANCORA A UN PASSO DALLA LEZIOSITA’ (RUMORE FEBBRAIO, VOTO 7)

SI AMMORBIDISCONO LE ACUSTICHE, SI FANNO PIU’ GOMMOSE E FUNKY LE RITMICHE, DOMINANO GLI IMPASTI VOCALI, QUASI SEMBRA DI COGLIERE RIMANDI CANTERBURYANI, GENESISIANI ALTEZZA ‘WIND & WUTHERING’, O ANCORA LEGENDARY 64 SPOONS, COME PURE RISENTIMENTI DELLA DISCIPLINATA FOLLIA TEN CC E DELLE AMBIZIONI DEL PAUL MCCARTNEY PIU’ AVVENTUROSO. CERTO E’ CHE L’INSIEME E’ ANCORA UNA VOLTA SORPRENDENTE (BLOW UP FEBBRAIO)

COME GIA’ SCRITTO CON LORO SI TROVA TUTTO IL POP BRITANNICO DAI BEATLES IN POI, E OGGI NOTIAMO UNA NEW ENTRY, UN OCCHIO A BRIAN WILSON E AI SUOI BEACH BOYS…(ALIAS/IL MANIFESTO 21 GENNAIO, 3 STELLE)

…DALLE INAFFERRABILI RITMICHE DI ‘START THE DAY RIGHT’ ALLE SUGGESTIONI CALIFORNIANE DI ‘SORRY AGAIN MATE’ FINO ALLA COMPLICATA TRAMA DI ‘CHOOSING SIDES’, TRA CORI, CONTINUI CAMBI ARMONICI E RIPARTENZE MELODICHE. UN DISCO AMBIZIOSO, CHE NECESSITA PASSIONE E IMPEGNO IN EGUAL MISURA (ROCKERILLA FBBRAIO)

NEL QUARTO EPISODIO DEI FIELD MUSIC C’È TUTTO QUELLO CHE I FRATELLI SANNO FARE EGREGIAMENTE: ASPETTARCI DI PIÙ SIGNIFICA TROVARLI ALLE PRESE CON IL BRIAN WILSON ALTEZZA ‘SMILE’ IN UN TRITTICO INIZIALE DAVVERO INCANTEVOLE (START THE DAY RIGHT, IT’S OKAY TO CHANGE E SOPRATTUTTO SORRY AGAIN, MATE); PACIOSE CINEMATICHE BEACHBOYSIANE (FROM HIDE AND SEEK TO HEARTACHE, HOW MANY MORE TIMES?, CE SOIR) FINO ALL’AUTOCITAZIONE (I KEEP THINKING ABOUT) A NEW THING). DISCO VALIDISSIMO ‘PLUMB’, MA FATTO DA UNA BAND CHE PUÒ MATERIALMENTE FARE IL PASSO DECISIVO PER ENTRARE NELLA STORIA (SENTIRE ASCOLTARE FEBBRAIO, VOTO 7)

QUI CI SONO 15 CARTOLINE, INGIALLITE AD ARTE, PER POCO MENO DI 40 MINUTI DI DURATA COMPLESSIVA, NON VI È OMBRA DI SUITE, EPPURE IL PROGETTO PREVEDE DELLE FONDAMENTA SICURE, CON I SINGOLI SPAZI APPARENTEMENTE COLLEGATI TRA LORO. NOVELLI SILVAN, I FIELD MUSIC AGITANO LA BACCHETTA DELL'ILLUSIONISTA MEDIO E TIRANO FUORI DAL CILINDRO UN CONIGLIONE RIPIENO DI MELODIE TALMENTE BUONE DA LECCARE I BAFFI ANCHE DEL VICINO DI TAVOLA. (ONDA ROCK FEBBRAIO, VOTO 7.5)

MEMPHIS INDUSTRIES
5060146092647
MI0198CD
5060146092654
MI0198LP
CD/LP
10,00/12,00

BOZZETTI CHE QUALCUN’ ALTRO POTREBBE TRASFORMARE IN SINGOLI DI SUCCESSO, MA CHE IN QUESTA VESTE ACQUISTANO ANCOR PIU’ VALORE. PURA METAFISICA POP SPIEGATA ALLE MASSE INDIE ORMAI PIEGATE ALLE MODE DEL MOMENTO, AL VESTITINO GIUSTO E A TUTTO QUELLO CHE ‘FA CHIC, MA NON IMPEGNA’ (RECENSIONE BOXATA SU ROLLING STONE FEBBRAIO, 4 STELLE)

BRANI CLAMOROSI – CHOCOLATE BOY, HANG MR KITE, DOUGHNOUT FOR A SHOWMAN – BREVI, ACCENNATI. E I 3 MINUTI E 35 SECONDI DI SPIDERFIGHTER SONO SUFFICIENTI PER UNA SUITE A BASSA FEDELTA’. AVREBBERO POTUTO DIVENTARE I PIXIES O I R.E.M.? PRIMA DI FINIRE LA DOMANDA POLLARD HA GIA’ SCRITTO UNA NUOVA CANZONE (XL DI REPUBBLICA FEBBRAIO, VOTO 7.4)

UN RITORNO CHE NON E’ IL RECUPERO DI UNA TRADIZIONE CONSUMATA, MA LA CAPACITA’ DI RINNOVARSI TIPICA DI CHI QUELL’ATTITUDINE (COLLEGIALE) CE L’HA DENTRO. L’ESEMPIO E’ CHOCOLATE BOY: UNO DEI (TANTI) BRANI CHE NESSUN SEDICENTE INDIE DEGLI ANNI ZERO RIUSCIRA’ MAI A SCRIVER (MUCCHIO GENNAIO, 3 STELLE)

UNA RACCOLTA AMABILMENTE SCHIZOFRENICA CHE RIPORTA LA BAND DI ROBERT POLLARD AI LIVELLI MIGLIORI (3 STELLE JAM GENNAIO)

POLLARD RESTA COME SEMPRE IL MATTATORE DI TURNO, CON I SUOI TESTI SGHEMBI E IL SUO APPROCCIO NAIF. ALLE SPALLE PERO’ HA UNA BAND RITROVATA CAPACE DI FARE LA DIFFERENZA IN BRANI COME IL SINGOLO THE UNSINKABLE FATS DOMINO, WAVES E OLD BONES
(RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA GENNAIO)

…TORNANO ALL’ANTICO CON IL LORO DICIASSETTESIMO ALBUM IN STUDIO RIPERCORRENDO STRADE GIA’ BATTUTE,  PROPRIO PERCHE’ PE RLORO NON NE ESISTONO ALTRE, E LO FANNO RIPARTENDO DAI SUONI IN BASSA FEDELTA’, DALLE CANZONI REGISTRATE NEI GARAGE E CHE POSSONO/DEVONO DURARE ANCHE MENO DI DUE MINUTI, DAL POP SMOZZICATO MA PERFETTAMENTE COMPIUTO . (BLOW UP GENNAIO)

ALCUNI EPISODI DI PREGEVOLE LIVELLO, COME LA PSYCH-WAVE INCALZANTE DI WAVES (IMPETO WIRE IN FREGOLA GO-BETWEENS), IL CROGIOLO NOISE-GLAM DI SPIDERFIGHTER (CON STRUGGENTE CODA PIANO-VOCE DAL PALPABILE EFFORT CHILTON), LE VAMPE SGRAMMATICATE DI EITHER NELSON (I PRETTY THINGS STRATTONATI SOFT BOYS), IL FORMIDABILE INTRUGLIO POWER POP/NEO PSYCH DI THE UNSINKABLE FATS DOMINO (UN GEORGE HARRISON IN OVERDOSE DI BENZEDRINA), L'AMMALIANTE LO-FI DI WE WON'T APOLOGIZE FOR THE HUMAN RACE (ENFASI TEATRALE THE WHO E DECADENTE BALDANZA BADFINGER) E - LAST BUT NOT LEAST - QUALCOSA DI IRRIDUCIBILMENTE REMMIANO NELLA DOLCIASTRA MALINCONIA DI CHOCOLATE BOY. (SENTIRE ASCOLTARE GENNAIO, VOTO 7.2)

LE CHITARRE STRIDONO, LA VOCE E’ LA MIGLIORE DI SEMPRE; MANCA QUALSIASI SUGGESTIONE NOSTALGICA, MA CI SONO I RIFERIMENTI A UNA TRADIZIONE CHE RIPORTA ALLA MENTE PIXIES E SONIC YOUTH, SPANZI IMMENSI E CAMERETTE ASFITTICHE
(RECENSIONE BOXATA SU AUDIOREVIEW GENNAIO, VOTO 8)

IL COME BACK DELLA FORMAZIONE CLASSICA DEI GBV E’ SOLO UN PARZIALE RITORNO AI TEMPI DI ALIEN LANES. ROCK DEI 70’S E FOLK ELETTRICO RESTANO LA STELLA POLARE…(RUMORE GENNAIO)

CON QUESTO "LET'S GO EAT THE FACTORY" I GUIDED BY VOICES SONO TORNATI IN GRANDE STILE, CON UNA MANCIATA DI COMPOSIZIONI CHE, CON LA LORO IMMEDIATEZZA, POSSONO FUNGERE SENZA PROBLEMI DA OTTIMO BIGLIETTO DA VISITA PER I NEOFITI E, AL CONTEMPO, SODDISFARE GLI ESTIMATORI DI VECCHIA DATA, I QUALI CERTAMENTE NON SI MERAVIGLIERANNO DAVANTI AD ALCUNI ESPEDIENTI FORSE FIN TROPPO ABUSATI DAI BARDI DI DAYTON, MA NON POTRANNO FARE A MENO DI GODERE DI UN'ISPIRAZIONE COMPOSITIVA RITROVATA. NELLA SPERANZA DI NON ATTENDERE ANCORA QUASI UN DECENNIO PER UN DEGNO SEGUITO. (ONDA ROCK GENNAIO, VOTO 7)

IL NUOVO NOME IN CASA EASY STAR RISPETTA IN PIENO LO STILE DELL'ETICHETTA, LAVORANDO AD UN RIMODERNAMENTO DEGLI STILEMI MUSICALI CARAIBICI. ARRIVANO DALLE ISOLE HAWAII THE GREEN ED IL LORO SECONDO ALBUM E' CARATTERIZZATO DALL'UGOLA SOULFUL DEL LEADER CALEB KEOLANUI, PROSPETTANDO NUOVI SUCCESSI DI VENDITA PER IL MARCHIO NEWYORKESE.

VENA POP E APERTURE ETERODOSSE, IL DISCO POSSIEDE UN SIMPATICO QUID DA FM RADIO, FORTE DI GANCI MELODICI EFFICACI, SVISATE ROCK E UNA PRODUZIONE ROBUSTA E FURBA. DA’ IL MEGLIO DI SE’IN CERTE ELABORATE ARMONIE VOCALI POST DOO-WOOP…(BLOW UP FEBBRAIO)

IL REGGAE HA TROVATO TERRENO ASSAI FERTILE ANCHE ALLE HAWAII, DA QUEL PARADISO TERRESTRE NEL BEL MEZZO DEL PACIFICO ARRIVANO INFATTI I QUATTRO GREEN. QUESTO WAYS & MEANS NE RIBADISCE LA NATURALEZZA DI APPROCCIO AI CANONI CLASSICI DEL GENERE E L’OTTIMA VENA MELODICA (ROCKERILLA FEBBRAIO)

UN DOCUMENTARIO ECCEZIONALE CHE ILLUSTRA LE VICENDE DELLA LEGGENDARIA BAND LOSANGELENA ATTRAVERSO INTERVISTE ESCLUSIVE, BRANI ESEGUITI DAL VIVO E SURREALI VIDEOCLIP D EPOCA. LA LEGGENDA DI JOHN DOE ED EXCENE CERVENKA CONSEGNATA AI POSTERI ATTRAVERSO UN DVD DELLA DURATA DI 85 MINUTI.

THE UNHEARD MUSIC FOTOGRAFA PER L’ULTIMA VOLTA UN GRUPPO SOLIDISSIMO, ULTIMI PROFETI DELLA MUSICA INASCOLTATA
(RUMORE FEBBRAIO)

ORA MARKUS POPP SE NE ESCE CON UN CONFANETTO ANTOLOGICO CHE SI PONE IDEALMENTE TRA L’OVAL DI OGGI E QUELLO DEI NOVANTA, CORREDATO DA UN DVD ZEPPO DI MATERIALE: UN DOCUMENTARIO DI PLAYGROUNDTV, IL VIDEOCLIP DI GLASS UFO, UN SEQUENCER "OVALDNA SOUNDBROWSER/SEQUENZER SOFTWARE" E PIÙ DI 2000 .AIFF FILE (IL VERO DNA SONICO) CON CUI IL TEDESCO HA COMPOSTO MUSICA LUNGO UN’INTERA CARRIERA. A METÀ TRA NARRAZIONE E AMBIENT (INSTANTAN 1+2), OVALDNA ARCHITETTA POESIE PER CIRCUITI, SCHIZZA L’ANIMA NEI CHIP (DOKU DRAMA), IMBASTISCE QUADRI POST-NATURALISTI SOTTOFORMA DI SHORTWAVE (I), OSSERVA CARTILAGINI AUTECHREIANE (WHYPUNKT) E MOLTO ALTRO ANCORA. (SENTIRE ASCOLTARE FEBBRAIO, VOTO 7.3)

LA MAGIA DELLA SUA MUSICA E’ L’ESTREMA SEMPLICITA’ E STRINGATEZZA, LA LEVITA’ DI SUONI PERO’ SINTATTICATI IN MANIERA TANTO DENSA DI COSE E IDEE DA FAR GIRARE LA TESTA. (BLOW UP GENNAIO)

UNA SINFONIA DI SPETTRI SONORI DIGITALI CHE SCALPITA DI BREAK , GLITCH, AMBIENT, CLICK & CUTS, MINIMAL E QUANT’ALTRO VA (APPUNTO!) A COMPORRE IL DNA DELLA BAND (ROCKERILLA GENNAIO)

…RARI BRANI D’ARCHIVIO TRA CUI DODICI MAI UDITI , OTTIMO COMPENDIO DELLA NOVITA’ STRUTTRALE E DELLA RITMATA DUTTILITA’ DELL’ACCATTIVANTE SUONO OVAL (RUMORE DICEMBRE, VOTO 8)

MISTICA E PASSIONALE QUANTO L’ALMOND DEI TEMPI D’ORO, MA ANCOR PIU’ DECADENTE E BAROCCA, LA MUSICA DI OTHON E’ INTRIGANTE, INQUEITANTE ED ECCESSIVA QUANTO I PIERCING CHE IN GRNA NUMERO ORNANO IL VOLTO DELL’AUTORE
(RUMORE FEBBRAIO, VOTO 7)