UNA CHICCA INSOMMA, CURATISSIMA FIN DAGLI INTRICATI COLLAGE RETRO’ DELLA CONFEZIONE, PER LA GIOIA DEGLI ESTIMATORI DI UN POP-ROCK ‘INCREDIBILMENTE STRANO’ (RUMORE FEBBRAIO, VOTO 8)

QUEEN OF THE WAVE SI FA FORTE DI UNA CANZONE STRAORDINARIA (MY FLAMING THIRST: COME GOLDFRAPP ALLE PRESE CON JEFF BUCKLEY) E DI ALCUNI ALTRI EPISODI NOTEVOLI (I B-52’S A TOKYO DI GO SUPERSONIC, IL RAGA CHE TRASMUTA IN FOLK ELISABETTIANO CHE SI FA CORRIDA DI HESPERUS GARDEN). (AUDIOREVIEW FEBBRAIO, VOTO 7)

TUTTE LE AMBIZIONI DEL LEADER BARNES IN UN DISCO CONCETTUALE CHE MIRA ALLA COMPLETEZZA DELLE MIGLIORI OPERE DISCOGRAFICHE DEI SEVENTIES. O DEI TARDI SESSANTA SE PREFERITE. IN PRATICA DAI BEATLES DI SGT. PEPPER AI PINKFLOYD DI ANIMALS PASSANDO PER I BEACH BOYS DI SMILE. IL DISCO PIU CORAGGIOSO AD OGGI PUBBLICATO DAGLI OF MONTREAL,IL TRIONFO DEL POP PIU' TRASVERSALE E LISERGICO. IL RISULTATO E QUALCOSA DI FENOMENALE. UN ALBUM SPARTIACQUE CHE NON LASCIA ADITO A DUBBI SULLA GENUINITA' E GENIALITA' DEL GRUPPO CHE CELEBRA UN'ESTASI SONORA FUORI DAL TEMPO, MACINANDO ELEMENTI PROGRESSIVE IN SALSA ALTERNATIVE COUNTRY ED ORCHESTRAL-POP.

COME NEL CASO DI STEVEN WILSON, UN ALTRO GENIETTO DELLE AMBIZIONI SMISURATE QUANTO LA LUNGHEZZA DI CERTE SUE COMPOSIZIONI, KEVIN BARNES SE NE INFISCHIA DI CONCETTI COME MISURA O EQUILIBRIO. TENDE ANZI A IMPILARE STILI E UMORI, DAL DREAM POP ALL’HIP-HOP , DALLE ARMONIE CARE AI BEACH BOYS A CERTE DISSONANZE PER ARCHI, DAL FUNKY DI PRINCE ALLE FUGHE PER PIANOFORTE
(BOXATA ROLLING STONE FEBBRAIO, 3 STELLE E ½)

GLI OF MONTREAL CHE CI PIACCIONO. O MEGLIO, IL KEVIN BARNES CHE CI PIACE. PASSATA LA SBORNIA DISCO-GLAM LA MUSICA SI FA INAFFERABILE, CON IL POP PSICHEDELICO BAROCCO DI FINE ANNI ’60 COME RIFERIMENTO PIU’ PROSSIMO E LA CAPCITA’ EDI FRULLARE, ANCHE ALL’INTERNO DELLA STESSA CANONE, BEAT ELETTRONICI E PROG, BALLATE ACUSTICHE E PARTITURE DA AVANGUARDIA CLASSICA.
(RUMORE FEBBRAIO, VOTO 8)

CON ALCUNI SESSIONMEN MAI-VISTI-PRIMA E UN NUOVO MEMBRO AD HOC PER CURARE LA PARTE FIATISTICA (QUEL ZAC COLWELL, ORA ANCHE IN FORMAZIONE), L’ALBUM SI È POSTO IL CORAGGIOSO OBIETTIVO DI UNIRE I VEZZI SPERIMENTALI DEL BOWIE DI LOW (SPITEFUL INTERVENTION) E LA TRACOTANZA DEI PINK FLOYD DI DARK SIDE OF THE MOON (GELID ASCENT) E DEI QUEEN DI A NIGHT AT THE OPERA, SENZA NEGARSI L’URGENZA AUTOBIOGRAFICA DEL LENNON ARRABBIATO DELL’IMMEDIATO POST-BEATLES (DOUR PERCENTAGE, WE WILL COMMIT WOLF MURDER) E INCURSIONI NELLA CLASSICA CONTEMPORANEA VIA RED CRAYOLA E REVOLUTION N.9 (EXORCISMIC BREEDING KNIFE). UMILE VERO?
(SENTIRE ASCOLTARE FEBBRAIO, VOTO 7.5)

…LA VERA CHIAVE PER COMPRENDERE L’ARTE DI BARNES POTREMMO TROVARLA FORSE NEGLI ELO PERIODO ON THE THIRD DAY, CAPACI DI TROVARE IL MODO DI CONIUGARE MELODIA E FORMA CANZONE AI PIU’ BIZZARRI ESPERIMENTI STILISTICI. ANCORA UAN VOLTA, HAVINTO BARNES: VALE BEN LA PENA ACQUISTARE UN BIGLIETTO PER QUESTO (DOPPIO) LP E PROVARE IL BRIVIDO DEL SALISCENDI FRA LE SUE ‘COLORATISSIME CANZONI (ROCKERILLA FEBBRAIO) 

CONTINUA L'OTTIMA ACCOGLIENZA ALL'ALBUM DEL SUPERGRUPPO DI DAMO SUZUKI & CO. REGISTRATO DAL VIVO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI ROMA IL 20 GENNAIO DEL 2011, IL DISCO È L’OCCASIONE PER IMMORTALARE L’INCONTRO DI DAMO CON ALCUNI DEI MIGLIORI MUSICISTI ITALIANI:

MANUEL AGNELLI (AFTERHOURS) ENRICO GABRIELLI (CALIBRO 35, AFTERHOURS), XABIER IRIONDO (AFTERHOURS, A SHORT APNEA, UNCODE DUELLO) E CRISTIANO CALCAGNILE (STEFANO BOLLANI, CRISTINA DONA’)

"SETTE MODI PER SALVARE ROMA": UN TAPPETO CANGIANTE, PER DEFINIZIONE ROCK MA NON SCEVRO DA INFLUSSI LISERGICI E AVANGUARDISTI, DAMO LIBERA LE SUE CAPACITÀ COMUNICATIVE, STIMOLATO A DOVERE DA QUESTO ECCEZIONALE QUARTETTO.

COPERTINA DEL GENIALE SCARFUL...CD STICKERATO CON I NOMI DEGLI ARTISTI COINVOLTI NEL PROGETTO

UN INSIEME MUSICALE LIBERO, MA EQUILIBRATO SU CUI DAMO PARLA E URLA, SUSSURRA E DECLAMA, IN UN’IMPROVVISAZIONE CONTINUA. TESTIMONIANZA DI UN INCONTRO UNICO TRA LA SCENA ITALIANA INDIPENDENTE E UN’ISTITUZIONE DEL KRAUT-ROCK (ROLLING STONE FEBBRAIO, 3 STELLE E ½)

UNO DEI PIU’ VIBRANTI LIVE DELL’ANNO, COL SOSPETTO CHE SIA SOLO IL MOZZICONE DELLA PALLA DI FUOCO ROTOLATA SUL PALCO QUELLA SERA (XL REPUBBLICA, GENNAIO-FEBBRAIO, VOTO 7.8)

DI SETTE MODI…COLPISCE L’ASSOLUTO SENSO DI IMPREVEDIBILITA’ CHE NE CONTRADDISTINGUE TUTTI, INDISTINTAMENTE, I MOVIMENTI; ANCHE UELLI PIU’ INTROSPETTIVI, LADDOVE AVANGUARDIA E FREE JAZZ PER PARLARE LO STESSO, ALTO LINGUAGGIO (RECENSIONE BOXATA SU MUCCHIO GENNAIO)

LE REGISTRAZIONI SONO DUNQUE BELLISSIME, DAMO E’ LO SCIAMANO CHE CELEBRA LA MESSA ANTICELEBRATIVA. E’ IN GRANDE, GRANDISSIMA FORMA. FANNO SUL SERIO, MA SI SARANNO DIVERTITI DA PAZZI. E NOI CON LORO (RECENSIONE BOXATA SU BLOW UP GENNAIO)

ATTRAVERSO IL NETWORK, COM’E’ SOLITO PASSA TUTTO, COMPREIS L’ARDIMENTO E IL RISCHIO, LA MOMENTANEA RESA E IL FEROCE PREVALERE SULLA MATERIA INFORME. TR APASSATO KRAUT E SURMODERNITA’ (ROCKERILLA GENNAIO)

UNA MUSICA ONDIVAGA, VAGABONDA, IPNOTICA, INARRESTABILE E CALEIDOSCOPICA, PRONTA A LASCIARE E RITROVARE APPRODI DI FORTUNA COME UN NAVIGATO MARINAIO D’ALTRI TEMPI: KRAUT, COM’È OVVIO CHE SIA; JAZZ LIBERO E IN MODALITÀ IMPRO, COME È FACILE ASPETTARSI; ROCK SUI GENERIS, ORA IN OPPOSITION, ORA PROG-ORIENTED, COME MEMORIA STABILE SU CUI (DE)STRUTTURARE. (SENTIRE ASCOLTARE GENNAIO)

FASCINOSO FOLK POP CON TOCCO PSICHEDELICO, UN ALTO TESORO LIBERATO DALL UNDERGROUND DI LOS ANGELES. SU TUTTO LA VOCE DI RAIN PHOENIX, QUASI PLASMATA SULLE VECCHIE E SOGNANTI ATMOSFERE DEL WEST COAST SOUND. RAIN E STATA BACKING VOCALIST PER I RED HOT CHILI PEPPERS IN TOUR - FLEA RESTITUISCE IL FAVORE PRESENTANDOSI AL BASSO ED ALLA TROMBA IN ALCUNI BRANI - ED OSPI TE NEL MILIONARIO ALBUM DEI R.E.M. MONSTER. COL NOME DI BONANZA JELLYBTA E STATA ANCHE PROTAGONISTA DEL LEGGENDARIO FILM DI GUS VAN SANT EVEN COWGIRLS GET THE BLUES. UN TALENTO NATO.

UNA VOCE INQUIETA, DOLCE E MALATA AL CONTEMPO, TRASCINA NOVE COMPOSIZIONI SOTTILMENTE VIOLENTE CHE METTONO A NUDO L’AMORE E I DISASTRI CHE ESSO COMPORTA (GRACE, HEADPHONES), UN MALE DI VIVERE ESISTENZIALE CHE FA TORNARE IN MENTE LE GRIDA SUSSURRATE DI JENN GHETTO E DEL SUO MAGNIFICO PUCKING AND CRYING (RUMORE FEBBRAIO, VOTO 8)

PRESSOCHE’ INCATALOGABILE, AVENDO TRATTI DI FOLK-ROCK MA NON ESSENDO PROPRIAMENTE FOLK ROCK, RISULTANDO PSICHEDELICA MA NON LEGATA A STILEMI SUBITO COSI’ IDENTIFICABILI, TRATTANDOSI ANCHE DI AMBIENT MA DECLINATA IN FORMA DI CANZONE (AUDIOREVIEW GENNAIO, VOTO 7)

CI SONO FOLK, PSICHEDELIA E ALT-ROCK, MA SOPRATTUTTO, UN’ANIMA MESSA A NUDO E UN’INTENSITA’ EMOTIVA INELUDIBILE (ROCKERILLA FEBBRAIO)

Il nuovo progetto della contrabbassista Silvia Bolognesi, nato dall'incontro con due musiciste della scena creativa di Chicago.
Mazz Swift, violinista di Burnt Sugar e la violoncellista Tomeka Reid esponente della nuova generazione AACM, collaboratrice di Nicole Mitchell, Mike Reed, Roscoe Mitchell...

Nelle note di copertina del cd, prodotto dall'etichetta romana Rudi Records, William Parker scrive:
"Questa è musica con una nuova sensibilità che vola e salta sui campi del blues, del jazz, del bluegrass, della classica, è musica - senza definizione, eloquente, non chiusa in una categoria. 12 illuminate corde che cantano, come fossero una voce"

IL CHITARRISTA E COMPOSITORE GIOVANNI FRANCESCA,VANTA UNA LUNGA ESPERIENZA SIA IN AMBITO POP CHE JAZZ, ED E PROPRIO SU QUESTO EQUILIBRIO CHE SI GIOCA LA MUSICA DI "GENESI", IL SUO PRIMO ALBUM SOLISTA. UN INSIEME DI COMPOSIZIONI DIRETTE E RAFFINATE DALLE ORCHESTRAZIONI COMPLESSE. UNA TESSITURA SONORA AMPIA, BASATA SULL'INTEGRAZIONE DI SUONI ACUSTICI, ELETTRONICA, SENSIBILITA' PSICHEDELICA E RADICI DEL SUD. BRUCE LEE GALLANTER DI DOWNTON MUSIC GALLERY NEW YORK, HA DEFINITO GENESI COME IL DISCO CHE BILL FRISELL PROVA A FARE DA ANNI. PAOLO FRESU LO INDICA COME UNO DEI SUOI ASCOLTI PREFERITI DEL PERIODO.
TENTARE PER CREDERE!!!