HOLLY E LAWYER DAVE TORNANO CON IL LORO TERZO ALBUM CON LA SIGLA HOLLY GOLIGHTLY & THE BROKEOFFS. 12 CANZONI NUOVE DI PACCA CON UNA COVER DI MURDER IN MY MIND’ DEL PROTO-PUNKSTER WRECKLESS ERIC ED UN’APPARIZIONE A SORPRESA DI TOM HEINL SUL BRANO BLOOD ON THE SADDLE, CI SONO TUTTI GLI ELEMENTI PER POTER BRINDARE AD UNA NUOVA FELICE TAPPA DELLA RIVISITAZIONE DELL’AMERICAN ROOTS.

‘MEDICINE COUNTY’ È STATO INFATTI SCRITTO E REGISTRATO PRESSO UNA FATTORIA GIUSTO A DUE PASSI DA ATHENS, GEORGIA E NELLE STESSE PAROLE DI HOLLY È UN DISCO MOLTO PIÙ SPEZIATO E VIVACE. IL SENSO DI QUESTA RINNOVATA ATTITUDINE È DA RICERCARSI NELLE SESSION CHE HANNO PORTATO AL CONCEPIMENTO DEL DISCO: RAPIDE, ESSENZIALI E CULMINATE IN POCHI DEDITI GIORNI DI REGISTRAZIONE.

DIVENUTA PERSONAGGIO DI PRIMISSIMO PIANO NEGLI AMBIENTI ROOTS – GRAZIE ANCHE ALLA PARTECIPAZIONE ALLA COLONNA SONORA DEL BROKEN FLOWERS DI JIM JARMUSCH – HOLLY SI È INSERITA IDEALMENTE NEL SOLCO DI VECCHI COWBOYS E COWGIRLS (RICORDATE NANCY SINATRA E LEE HAZLEWOOD IN SOME VELVET MORNING?), CON RISPETTO FILOLOGICO PER PROGENITORI QUALI THE BAND, SON HOUSE O HANK WILLIAMS.

TED LEO AND THE PHARMACISTS TORNANO CON UN ALBUM NUOVO DI ZECCA, DOPO AVER INCISO PER LA PRESTIGIOSA TOUCH & GO DI CHICAGO. FORTI DI UN ACCORDO CON UN’ALTRA INDIPENDENTE PRESTIGIOSA COME MATADOR, I RAGAZZI DEL NEW JERSEY – CAPITANATI DALL’EX-CHISEL  TED LEO – CI REGALANO UN ENNESIMO PARTO ALL’INSEGNA DEL MOD-POP PIU’ ELETTRIZZANTE.
NEL CUORE I JAM DI PAUL WELLER, JOE JACKSON, ELVIS COSTELLO E FINANCHE LE CANZONI POLITICIZZATE DI BILLY BRAGG.  

LA MUSICA DEI GLORYTELLERS E’ LIQUIDA E LEGGERA. LA VOCE DI GEOFF E’ CRISTALLINA E PURA, TALE QUALE AI PRIMI DISCHI DEI KARATE. IL RISULTATO E’ QUELLA MALEDETTA MALINCONIA A CUI NON SI PUO’ FARE A MENO DI VOLERE UN PO’ BENE PERCHE’ IN FONDO LA SI CONOSCE COME LE NOSTRE TASCHE (RUMORE MARZO, VOTO 8)

RICCHI NELLE TESSITURE E COLTI NELLE INFLUENZE, I GLORYTELLERS METTONO I PALETTI DELLA LORO STORIA LUNGO LA STRADA CHE PORTA AI KINGS OF CONVENIENCE (BLOW UP MARZO, VOTO 6/7)

NON SI PUÒ CERTO DIRE CHE I QUI PRESENTI GLORYTELLERS POSSEGGANO LE STESSE VIRTÙ DELLA BAND ITALIANA, VISTO CHE IL COUNTRY-FOLK ENTRO CUI SI MUOVONO NON È NÉ INNOVATIVO NÉ PARTICOLARMENTE MEMORABILE: REVIVALISMO IN STILE KINGS OF CONVENIENCE / PETE MOLINARI / BOB DYLAN LONTANO DA OGNI FORMA DI STRAVOLGIMENTO STILISTICO. INEVITABILE, DEL RESTO, PER UN GRUPPO CHE SEMBRA PIÙ INTERESSATO AL RECUPERO INTEGRALE DEI DETTAMI DEL BLUES RURALE (SOFTLY AS SHE SINGS) E DI CERTE CADENZE ACUSTICHE JAZZATE (OMNI STARS), PIUTTOSTO CHE A UNA RIVISITAZIONE VERA E PROPRIA DEL LINGUAGGIO. (SENTIRE ASCOLTARE MARZO, VOTO 6.6)

E PROPRIO IN QUESTO EQUILIBRATO BILANCIAMENTO TRA ATTITUDINI MAI DEL TUTTO SOPITE E PIÙ RECENTI PASSIONI ARTISTICHE DELLA MATURITÀ DI FARINA CHE RISIEDE L'ESSENZA DELL'ALBUM E IN FONDO DELL'INTERO PROGETTO GLORYTELLERS, CHE "ATONE" CONFERMA NEL SUO VALIDO PROFILO, PUR SENZA OFFRIRE EPISODI DAVVERO MEMORABILI NÉ EGUAGLIARE, NEL COMPLESSO, LO SLANCIO SOTTESO AD ALCUNI BRANI DELL'ALBUM PRECEDENTE. (ONDA ROCK DICEMBRE, VOTO 6,5)

CAMBIA, PERÒ IL MOVIMENTO DELLE BALLATE. IL TONO DA TENERSI SU GLORYTELLERS ERA SEMPRE E COMUNQUE LEGATO ALL’INTROSPEZIONE: IN QUESTO SENSO, IL SUO SUCCESSORE AMPLIA LE VEDUTE E RECUPERA QUELL’INCARCERATA SOLARITÀ CHE TROPPO A LUNGO ERA RIMASTA IN APNEA. BASTINO, A DIMOSTRARLO, GLI STRAORDINARI INCASTRI DI “THE LOST HALF MILE”, TAPPEZZATA DI ARPEGGI ALLA MANIERA DEI KINGS OF CONVENIENCE CON BLOCCO CENTRALE RIPARTITO IN LEVARE. SI SPOSTA, A SEGUIRE, ANCHE IL NUME TUTELARE: PIÙ E PIÙ VOLTE APPARE, SIBILLINA, UN’ARMONICA DEL TUTTO NUOVA PER I CANONI DI FARINA, TRIBUTO AD UN MENESTRELLO DI DULUTH PIUTTOSTO CHE SEMPLICE RINFORZO DELLA FLESSUOSA ANDATURA JAZZATA DEI PEZZI. FATTO, QUESTO, PARTICOLARMENTE MANIFESTO NELLA RUSPANTE “SOFTLY AS SHE SINGS”, DISTILLATO BLUES D’ANNATA, E NELLE BRIGLIE SCIOLTE DI “CONCAVES”. (STORIA DELLA MUSICA)

ORA ANCHE IN VINILE!

DOPO IL SUCCESSO OTTENUTO CON LA COMPILATION PSYCH- FUNK 101, LA NEONATA WORLD PSYCHEDELIC LICENZIA IL SUO SECONDO LAVORO, ASSEMBLATO CON DOVIZIA DI PARTICOLARI DA EGON DELLA STONES THROW E DA UN ALTRO MANIPOLO DI ACCANITI COLLEZIONISTI. DIMENTICATE I PUR OTTIMI TRIBUTI AL TROPICALISMO DI OS MUTANTES, TOM ZÈ E COMPAGNIA DANZANTE, PERCHÈ BRASILIAN GUITAR, FUZZ BANANAS È AFFARE PER PALATI FINI, UNA COSA DA INTENDITORI