REGISTRATO PRESSO GLI STUDIOS DI AARON DESSNER DEI NATIONAL(CHE SUONA ANCHE NEL DISCO) , IL NUOVO ALBUM DELLA VAN ETTEN E' UN CAMPIONARIO DI EPICITA POP E MINIMALISMO ROCK.IL DISCO DELLA DEFINITIVA AFFERMAZIONE CON LA COMPLICITA DI JULIANNA BARWICK E ZACH CONDON DI BEIRUT. UNA DELLE PIU' AUTOREVOLI CANTAUTRICI DEL NOSTRO TEMPO, UNA STELLA DESTINATA AD IMPORSI NEL FIRMAMENTO INDIPENDENTE AMERICANO.

…EMERGE PREPOTENTEMENTE LA PERSONALITA’ DELLA CANTAUTRICE, CHE GRAZIE ALL’INFINITO LANGUORE DI GIVE OUT, AL SOUL FUNEREO DI MAGIC CHORDS (IN CUI SEMBRA UNA NANCY SINATRA IN ATTESA DEL SUO LEE HAZELWOOD) E ALLE INTERPRETAZIONI TRASFIGURATE DI ASK E I’M WRONG, RIESCE A IMPORSI COME LA PIU’ INTERESSANTE DI QUELLE VOCI SOSPESE FRA TRADIZIONE E CONTEMPORANEITA’
(RECENSIONE BOXATA PIU’ ARTICOLO SU RUMORE MARZO, VOTO 8)

...E’ IL DISCO CHE POTREBBE CONFERIRLE UN’ULTERIORE SPINTA VERSO LA NOTORIETA’, SIA PER I SUONI QUI DECISAMENTE PIU’ A FUOCO, SIA PER QUELLA CAPACITA’ DI TRASFORMARE LE EMOZIONI PIU’ INTIME IN PURA MELODIA (DISCO CONSGILIATO BUSCADERO MARZO, RECENSIONE BOXATA 3 STELLE)

IL COMBO NEWYORKESE CI AVEVA GIA ABITUATI A VIAGGI INTERSTELLARI, CON LA NUOVA FATICA LICENZIATA DA THRILL JOCKEY LA MAGIA SI RIPETE E COME PER IN CANTO IL LORO ROCK LISERGICO DIVIENE UNA PIATTAFORMA DI LANCIO PER LE PIU REMOTE PROFONDITA STELLARI. IMPOSSIBILE RESISTERE AL LORO FASCINO ED AI LORO CONTORTI TEMI STRUMENTALI, CHE ANNUNCIANO LA VENUTA DI UNA NUOVA (PROBABILE) RAZZA. UNA MUSICA CHE RACCOGLIE L EREDITA DI HAWKWIND E CH TROVANDO MAGARI ANALOGIE CON IL PIU VISIONARIO STONER ROCK. I WHITE HILLS SONO A RAGIONE TRA GLI ESPONENTI PIU SOLIDI E VISIONARI DI QUELLO CHE OGGI INTENDIAMO COME HEAVY PSICHEDELICO.

…I WHITE HILLS SEMBRANO OGGI UN INCROCIO TRA I NEU, I CAN, I BLUE CHEER E GLI STOOGES.  (RECENSIONE BOXATA SU RUMORE MARZO, VOTO 8)

IL COMBO NEWYORKESE (FORMATO DAL CHITARRISTA DAVE W. E DALLA BASSISTA EGO SENSATION CON IL CONTRIBUTO DEL BATTERISTA NICK NAME E DI ANTRONHY AI TRATTAMENTI ELETTRONICI) E’ IN UNO STATO DI GRAZIA TALE DA PERMETTERSI IL LUSSO DI ANDARE AVANTI COSI’ ANCORA PER UN PEZZO. SE I WHITE FILLS PROMETTONO OSCURO, PROPULSIVO, MAGNETICO, SUPERAMPLIFICATO SPACE ROCK, CONTINUEREMO A RIMANERE SODDISFATTI DI QUELLO CHE PROMETTONO (BOXATA SU BLOW UP MARZO

SCOPERTO DALLA ECSTATIC PEACE DI THURSTON MOORE - CHE NE PUBBLICO IL DEBUTTO, IN SEGUITO RISTAMPATO ANCHE DALLA STESSA THRILL JOCKEY - LUKE ROBERTS SI RIAFFACCIA SUL MERCATO INTERNAZIONALE FORTE DI UN ESPERIENZA MATURATA DAL VIVO E DI UNA SCRITTURA CHE SI E FATTA PIU DECISA E MATURA. ATTINGENDO ALL'ENORME POZZO DELL' AMERICANA, IL NOSTRO E' STATO FOLGORATO IN TENERA ETA DA TOWNES VAN ZANDT, FIGURA CHE AD OGGI CONTINUA AD ESERCITARE UNA DISCRETA INFLUENZA SUL SUO MODUS OPERANDI. PER I REFERENTI ATTUALI BISOGNA INVECE GUARDARE DALLE PARTI DI KURT VILE E - PER CERTI VERSI - SILVER JEWS.

…LE SUE CANZONI VIVONO (GRAZIE SOPRATTUTTO AI FLEBILI CORI) DELLO STESSO SENTIMENTO COUNTRY DOLENTE  DI TOWNES VAN ZANDT E DEL WILLIE NELSON DI RED HEAD STRANGER. E DI UN MAESTRO COME WILL OLDHAM, DEL QUALE MANCA LA PROFONDITA’ LETTERARIA, MA NON  LO SGUARDO PIENO DI PIETA’, NONOSTANTE L’ARIA COMUNQUE GIOVANILE CHE TRASUDA DALLE SUE BALLATE (BLOW UP MARZO)

25/04/2012 - Savignano sul Rubicone (Fc) - Sidro Club
26/04/2012 - Roma - Circolo degli Artisti
27/04/2012 - Vigono (Ve) - Studio 2

L' INCONTRO ARTISTICO TRA JESSY FORTINO - MEGLIO NOTO COME TINY VIPERS E TENUTARIO DI ALCUNE PUBBLICAZIONI PER SUB POP - E LIZ HARRIS, MEGLIO NOTA COME GROUPER. MELODIE SPETTRALI ED UNA TENSIONE AMBIENT FOLK CHE LA DICE LUNGA SULLO STATO DI GRAZIA DEI DUE AUTORI. L ENNESIMA CONFERMA DEL GUSTO INNATO DI UNA LABEL COME KRANKY E DELLA GRANDE ISPIRAZIONE DEGLI AUTORI IN QUESTIONE.

…"MINE" SA DI POSSEDERE LA CHIAVE PER APRIRE LE PORTE SEGRETE DI QUEL MONDO ETEREO, MA TUTT’ALTRO CHE STERILE, CHE ABITA IL CUORE DI LIZ HARRIS. E’ UNO DEI SUOI CANTATI PIU’ TOCCANTI SENZ’ALTRO, NON FOSSE PER QUEL FINALE COSI’ OMBROSO E SINISTRO, BEN SOTTOLINEATO DAI SUONI DI JESSY FORTINO (BLOW UP MARZO)

LA VOCE FRAGILE E MALINCONICA DI ERIC MANDA A MEMORIA WYATT E BILLIE HOLIDAY (MA ANCHE IL TIM BUCKLEY DI BLUE MELODY IN HOWEVER WILDLY WE DREAM) E FIRMA I MOMENTI MIGLIORI. (BLOW UP MARZO)

E’ UN MISTERO COME LA CHITARRA DI ERIC POSSA PASSARE CON TANTA AGILITA’ DALL’IMPROVVISAZIONE AL FOLK, DAL JAZZ ALLA MUSICA CONTEMPORANEA, DAI SUONI ACUSTICI E SUADENTI ALLE ACCELERAZIONI PIU’ EFFETTATE ED ABRASIVE (RUMORE MARZO, VOTO 7)

SI PROCEDE PER LIBERE ASSOCIAZIONI IN GUITAR &VOICE, TRA UN JIMI HENDRIX IN NAFTALINA (SILIABH AUGHTY) E CERTE CADENZE LOUNGE-JAZZ À LA CHET BAKER (DULL LIGHTS), INTERPRETAZIONI PERSONALI DI UN'AMBIENT-PSICHEDELIA ARTIGIANALE (SE AL POSTO DELLE CHITARRE DI SIMPLE/FRONTAL, GENITALIA DOMESTIQUE, GLITZING FOR STEPHEN PARKINSON E LE NOVEAU FAVORI CI FOSSE STATA UNA CORNAMUSA, L'EFFETTO SAREBBE STATO GROSSOMODO LO STESSO) E PARENTESI ACUSTICHE (HOWEVER WILDLY WE DREAM). ASSORBITI DA UN MOOD RAFFINATISSIMO E A SUO MODO ONIRICO CHE NEI BRANI CANTATI (SU TUTTI L'INIZIALE AMAZING BACKGROUNDS) TOCCA UN BLUES-SOUL EPIDERMICO NIENTE MALE. (SENTIRE ASCOLTARE MARZO)

SE GLI STRUMENTALI IN CUI LA SEI CORDE VIENE TRATTATA E PROCESSATA FINO AD OTTENERE UNA SORTA DI FLUSSO DI COSCIENZA ALIENO – COME NELL’HENDRIXIANA SLIABH AUGHTY – SONO INTRIGANTI MA PURE UN FILO IMPEGNATIVI, LE CANZONI SFIORANO IL SUBLIME. SU TUTTE L’INZIALE AMAZING BACKGROUNDS, MAGICA SINTESI TRA TIM BUCKLEY E SAM COOKE (MUCCHIO MARZO, 3 STELLE)

LAVORO DA LASCIARE SCORRERE IN SOTTOFONDO, SALVO SCOPRIRSENE ALL’IMPROVVISO IPNOTIZZATI, OPPURE IN CUI IMMERGERSI CON CONCENTRAZIONE PARI A QUELLA DELL’ARTEFICE (AUDIOREVIEW MARZO, VOTO 7)

L’ ELETTRICITA’ SI ALTERNA ALL’UTILIZZO DEL SUONO ACUSTICO PER REALIZZARE BRANI CHE PASSANO DAL CLASSICO AL COLTO, DALLA CANZONE POP ALLE RADICI FOLK. (ROCKERILLA MARZO)

PIU’ DI UN SENTORE DI JEFF BUCKLEY INVECE NELLA VOCE DI ERIC CHENAUX, CANADESE DI ESTRAZIONE HARDCORE/PUNK, I CUI ORIZZONTI SI SONO VIA VIA ALLARGATI VERSO UNA MUSICA PIU’ SPERIMENTALE. CON GUITAR & VOICE REGALA UN NOTEVOLE ESEMPIO DELLE SUE CAPACITA’. CHITARRA DALLE MOVENZE JAZZY E VOCE CALDA PER UN DISCO MELANCONICO, ADDIRITTURA STRUGGENTE, CON PUNTE DI PURA ARTE
(RECENSIONE BOXATA SU ALIAS/IL MANIFESTO SABATO 25 FEBBRAIO)

…DIETRO LA RASSICURANTE IMMAGINE RURALE E BONARIA CON CUI SI PRESENTANO ABITUALMENTE I DUE MULTISTRUMENTISTI, SI NASCONDE IN REALTA’ UN PROGETTO AMBIZIOSO. IL FOLK HA SUONATO RARAMENTE IN MANIERA COSI’ INAFFERRABILE E ANTICONVENZIONALE (RUMORE MARZO, VOTO 8)

…LE SUE ARMONIE, VIRATE VERSO UN FOLK ACIDO ORA INTIMISTA ORA PIU’ ELETTRICO, SONO DESTINATE A PRODURRE UNA SCONFINATA PASSIONE…NON SI IMPIEGA MOLTO PER PRENDERE ATTO CHE UN FLUSSO CONTINUO DI SUONI TRASFORMA NENIE NOTTURNE E ORIENTALEGGIANTI IN MANTRA, A DUE VOCI, EVOCATIVI DI CULTURE LE PIU’ DISTANTI TRA LORO (MUCCHIO MARZO, 3 STELLE)

NELLE OTTO LUNGHE TRACCE CHE COMPONGONO L’ALBUM S’ODONO NATURALI ECHI DI BRITISH FOLK, MA PURE IL CARATTERE MISTERIOSO DI TANTO WEIRD FOLK SENTITO NEGLI ULTIMI DIECI ANNI, MISCELATO INOLTRE CON DOSI DI WAVE A’ LA DEAD CAN DANCE/COCTEAU TWINS. (BUSCADERO MARZO)

PER ME Il BRANO PIU’ RAPPRESENTATIVO DI UN DISCO ECCEZIONALMENTE SUGGESTIVO E AFFASCINANTE E’ IL QUARTO DEGLI OTTO CHE SFILANO IN POCO MENO DI UN QUARTO D’ORA. IN THE POWER & THE WAKE SI PASSA DALLA AMBIENT A UN RAGA IN MOVIOLA E DA QUELLO A UN FOLK CHE DEFINIRE ACID E’ POCO E NEL QUALE NONDIMENO SI INFILTRA NELLA CAMERISTICA. ROBA DA FAR GIRARE LA TESTA, ROBA DA PERDERCI LA TESTA
(AUDIOREVIEW MARZO, VOTO 8)

RESTA SPAZIO PER LA MELODIA, PER LA SPERANZA E PER LE APERTURE RICCHE DI IMMAGINAZIONE, MA DEVASTATES SI PROPONE PRINCIPALMENTE COME UN DISCO SOCIALE E (TALVOTA) RADICALE
(RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA MARZO)

…PER LA LORO TERZA FATICA SULLA LUNGA DISTANZA, NELLA QUALE IL DUO GIAPPO-CANADESE HA DISTILLATO IL FOLK MAGICO DI STAMPO ANGLOSASSONE (SU TUTTO, IL JULIAN COPE SCIAMANICO), LE LEGGENDE ACUSTICHE DELLE FORESTE IRLANDESI E SCOZZESI CON ELEMENTI PSICHEDELICI E COSMICI TEUTONICI (POPOL VUH, PER DARE UNA COORDINATA) E UNA LEGGIADRIA VOCALE CHE HA PESCATO NEL GIAPPONE DELLA HONDA, CONTRIBUENDO ALLA CREAZIONE DI UN SUONO CHE PUÒ APPARIRE SINCRETICAMENTE NEW AGE, MA CHE AL CONTRARIO CONSERVA UNA FORZA ROMANTICA E UNA PROFONDITÀ CONTEMPORANEAMENTE DEMODÉ E PERFETTAMENTE ATTUALE CHE È RARO INCONTRARE. (SENTIRE ASCOLTARE MARZO, VOTO 7,6)