CHIUDETE I VOSTRI OCCHI. POTRESTE PENSARE CHE SATANA STIA CANTANDO.
APRITELI: VEDRETE UNA MINUTA DONNA MASCHERATA, CON I DREADLOCKS CHE SCORRONO LUNGO LE SUE ANCHE E SENZA ALCUN EFFETTO ALLA VOCE. CHIUDETE ANCORA I VOSTRI OCCHI: STATE PENSANDO AD UNA BATTERIA HEAVY METAL CON TANTO DI DOPPIO PEDALE. RIAPRITELI ANCORA: UN MASTODONTICO WRESTLER MASCHERATO STA TORTURANDO UN TIMPANO, UN RULLANTE ED UN PIATTO, MENTRE RESTA IN PIEDI SENZA ALCUN PEDALE.
DUE PERSONE, MEZZA STRUMENTAZIONE, QUANTO BASTA PER PORTARE L'INFERNO.
QUESTO SONO GLI OVO. QUEL CHE SUONANO NON È SEMPLICE DA INCASELLARE. NON È NOISE, NÈ METAL, NÈ DOOM, NON È PUNK, NON È ROCK AND ROLL, ANCHE SE C'È UN PO' DI TUTTI QUESTI GENERI. SICURAMENTE NON È FREE E NON È AVANT, IN DEFINITIVA NON È IMPROVVISAZIONE. PER UNA VOLTA POSSIAMO DAVVERO DIRE CHE DI NON POTER DEFINIRE UNA BAND. HANNO PUBBLICATO DISCHI PER LOAD, BAR LA MUERTE E BLOSSOMING NOISE. L'ULTIMO LAVORO (CROCEVIA) È STATO PUBBLICATO DALLA ECCEZIONALE LOAD NEL 2009. LE LORO PERFORMANCE SONO LEGENDARIE E LI HANNO PORTATI (DAL 2000 AD OGGI) A SUONARE CIRCA 600 CONCERTI IN TUTTO IL MONDO DALL'EUROPA AL MESSICO, DAL NORD AMERICA A ISRAELE. HANNO REGISTRATO O CONDIVISO CONCERTI E TOUR CON NADJA, KK NULL, THURSTON MOORE, JIM O’ROURKE, ROLLERBALL, THRONES, SUBARACHNOIDSPACE, ZENIGEVA, LIGHTNING BOLT, SLEEPYTIME GORILLA MUSEUM, ESTRADASPHERE, STEVE MC KAY, TRENCHER, LUDICRA, BILL HORIST, USA IS A MONSTER, WHITE MICE, COCK ESP, BASTARD NOISE, LARSEN, KILL ME TOMORROW, MURDER JUNKIES, JARBOE, A HAWK AND A HACKSAW…
CON IL NUOVO ALBUM COR CORDIUM, OVO ORA SONO SU SUPERNATURAL CAT.

FORMATO VINILE ULTRA LIMITATO A 300 COPIE, CON CD E DVD IN ALLEGATO

COPERTINA ED ARTICOLO PRINCIPALE SU RUMORE DI APRILE

FORMULA VINCENTE CONFERMATA È L'IMPOSSIBILITÀ DI INCASELLARE IN UN SOLO GENERE IL PROGETTO, CHE SI RIVOLGE DI CONSEGUENZA AD UN PUBBLICO VARIEGATO E AL TEMPO STESSO ELUDE OGNI PERICOLO DI MANIERISMO NOISE, DOOM, IMPRO FREE FORM O QUANT'ALTRO. SEMPRE CON GRANDE INTEGRITÀ E SCHIETTEZZA, SEMPRE METTENDOCI UN PEZZO DI CUORE: “CUOR DI CUORE”, APPUNTO. (RUMORE APRILE VOTO 8)

ANCORA UNA VOLTA UN'OPERA ESTREMA, DOTATA DI UNA POTENZA IMMAGINIFICA SIMILE A QUELLA DELLE FIABE NOTTURNE, CAPACI DI INCANTARE E ATTRARRE NONOSTANTE IL CONTINUO INNALZAMENTO DEL LIVELLO DI TENSIONE. DA ASCOLTARE RIGOROSAMENTE A LUCI SPENTE.
(ROCKERILLA APRILE, VOTO 8)

AD ASCOLTARE “COR CORDIUM” C'È SEMPRE DA METTERE A LETTO I BAMBINI TANTO È PERMEATO DA APOCALISSI DOOM/INDUSTRIAL, D ATMOSFERE SULFUREE E MALSANE: UN INCUBO PERPETRATO DA UN WRESTLER CHE PERCUOTE LE PELLI CHINANDOSI SULLE STESSE E DA UNA STREGA/SACERDOTESSA CON I DREADLOCKS FINO AL SEDERE, A SLABBRARE LA SEI CORDE E INTONARE FORMULE ESOTERICHE CON TIMBRO DEMONIACO. ROBA DA ESORCISTA: ANCHE SE VORRETE QUANTIFICARE IL LATO FARSESCO DELLA COSA, NEL MENTRE MEGLIO CHIUDERE LA PORTA CON IL CHIAVISTELLO. (BLOW UP APRILE, VOTO 7/8)

GLI OVO INCUTONO PAURA, MA DI QUELLA VERA. LE ATROCI SPIGOLOSITÀ DEI PRECEDENTI DISCHI SI TRASFORMANO IN SULFUREE TENTAZIONI, IN CUI “COR CORDIUM” DETTA LE COORDINATE PER UNA DISCESA NEGLI INFERI SENZA VIA DI RITORNO SPUTI NO-WAVE, COLATE DI NOISE ED EFFERATEZZA BLACK SONO LA MISCELA LETALE CHE GLI OVO, IN “COR CORDIUM”, RIESCONO A TORTURARE CON IL GIUSTO (DIS)EQUILIBRIO PSICOPATICO E MALEFICO. ABBIATE PAURA. (MUCCHIO.IT -APRILE )

GLI OVO SONO UN GRUPPO CHE SI AMA O SI ODIA. LA LORO MUSICA È TROPPO RADICALE PER PRESTARSI ALLE MEZZE MISURE. O SI APPREZZA L'AVANGUARDIA RUMOROSA OPPURE LA SI RIGETTA. IL SESTO ALBUM DEL DUO MILANESE È COSÌ: ROMANTICO E DISPERATO (ROCK HARD APRILE)

AD UN IMMAGINARIO DA COLONNA SONORA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO.
COR CORDIUM È INFATTI UN TURBINIO DI EMOZIONI ESTREME DA FINE-VITA, UNA SONORIZZAZIONE DEL TRAPASSO, UN DELIQUIO DI SOFFERENZA E DOLORE MENTRE COLONNE DI FUMO E CUMULI DI MACERIE FANNO DA SCENOGRAFIA AD UN LAICO, INFERNALE E MALEDETTO DOOMSDAY. DI UNA LENTEZZA ESACERBANTE O RITMICAMENTE ACCESE, DALLE VOCALS POSSEDUTE O DALLE CORDE MALTRATTATE, LE DIECI CANZONI DI COR CORDIUM SPRIZZANO MALESSERE E SOFFERENZA DA OGNI PORO. NON È UN CASO CHE L‘ALBUM SIA ISPIRATO DALLA FIGURA DI PERCY SHELLEY, MALEDETTO E SFORTUNATO PROTAGONISTA DI UN PERSONALE INFERNO IN TERRA.  (SENTIRE ASCOLTARE APRILE, VOTO 7.4)

ED È COSÌ CHE, A FIANCO DEI SOLITI ASSALTI RITUALISTICI E SELVAGGI, SI FANNO STRADA MOMENTI BEN PIÙ TRATTENUTI, OSCILLANTI TRA IL DOOM ED IL NOISE, MA ANCHE CAPACI DI ACCOGLIERE AL PROPRIO INTERNO DERIVE AMBIENT, MEDITAZIONI DRONANTI, SOSPENSIONI CHE, USASSERO ALTRI STRUMENTI, SAREBBERO ADDIRITTURA CAMERISTICHE. OLTRE A QUESTO, SI SEGNALANO ANCHE DEI RIFF E DELLE FIGURE SONORE PIÙ INTELLEGIBILI DEL SOLITO, DICIAMO PIÙ FACILMENTE INSERIBILI IN UNA TRADIZIONE HEAVY-AVANT-ROCK. UN OTTIMO LAVORO IN DEFINITIVA, IN BILICO TRA LA SOLITA ICONOCLASTIA ED UNA COMUNICATIVITÀ SENZA DUBBIO PIÙ MARCATA. (BUSCADERO APRILE, 3 STELLE E ½)

LES SANSPAPIER
  "aperitivi all'anice "

K-BROTHERS
8033706212141
1001
CD 7,50

PER IL LORO ALBUM D’ESORDIO, LES SANSPAPIER SCELGONO UN TITOLO CHE EVOCA IMMEDIATAMENTE LA FRANCIA, SOPRATTUTTO MARSIGLIA E I CAFÈ TABAC CON LE BOTTIGLIE DI PERNOD E PASTIS APPESE SOPRA IL BANCONE, PRONTE ALL’USO. PROFUMO UNICO E INCONFONDIBILE, SAPORE FRESCO MA DENSO, LEGGERO SE ALLUNGATO CON ACQUA, PUNGENTE SE BEVUTO D’UN FIATO. QUESTO È UN APERITIVO ALL’ANICE: A QUESTO
AROMA PENSA LA BAND PER DEFINIRE LA PROPRIA MUSICA, SENZA ETICHETTE DI GENERE, SENZA CONFINI LINGUISTICI (I TESTI MESCOLANO FRANCESE E ITALIANO SOPRATTUTTO, MA ANCHE SPAGNOLO, DIALETTO PIEMONTESE…). MUSICA METICCIA, MA CON UN SOUND BEN RICONOSCIBILE; INEBRIANTE E DOLCIASTRA, MA CON UN CARATTERE DECISO E UN TOCCO D’AMARO NEL RETROGUSTO. NON SOLO FRANCIA, COMUNQUE: L’ANICE È ANCHE MEDITERRANEO. LE CARAFFE DI OUZO NELLE TAVERNE GRECHE, LA DOLCE RAKIA BALCANICA, IL SUO BEN PIÙ RUVIDO FRATELLO TURCO, IL RAKI. UN MONDO INTERO NEL FONDO D’UN BICCHIERE; UN MONDO MUSICALE CHE LES SANSPAPIER RACCONTANO IN QUESTE UNDICI CANZONI, NATE NEL CUORE DI TORINO.

SUBSOUND RECORDS È ORGOGLIOSA DI ANNUNCIARE L'USCITA  DI MOMBU, LA NUOVA CREATURA VOODOOM DI LUCA T. MAI (ZU) E ANTONIO ZITARELLI (NEO). MUSICA GRASSA E TORRENTUOSA CON RITMICHE MAGICHE E IPNTOICHE, BARRITI DA RITUALE VOODOO ED USCITE DI RIGORE AFRICANO MISTE ALLA VIOLENZA SONORA DEL JAZZ, DELL'HARDCORE E DEL METAL CARA AL DUO. L'ALBUM, DAL TITOLO OMONIMO, È STATO REGISTRATO DA MATTEO SPINAZZÈ  (ZU, GEOFF FARINA, MAURO PAGANI, XABIER IRIONDO) E MASTERIZZATO DA JAMES PLOTKIN (ISIS, EARTH, KHANATE).

COME SE MULATU ASTATKE ANDASSE DA JHN ZORN E GLI CHIEDESSE DI RIFORMARE I PAINKILLER. (RUMORE APRILE VOTO 8)

INTERVISTA SU ROCKLAB

…QUESTA RACCOLTA E’ NEL COMPLESSO ASSAI GUSTOSA. E SE STATE FERMI ASCOLTANDO LA COLOSSALE SURFING DRUMS, BEH, ALLOR E’ IL CASO CHE VI FACCIATE CONTROLLARE IL POLSO (MUCCHIO APRILE)

SFIZIOSA ANTOLOGIA CHE VA A PESCARE NEGLI ARCHIVI STORICI DEL CHITARRISTA PER METTERE ORDINE IN UNA DISCOGRAFIA IN REALTA MOLTO ARTICOLATA.
UNA DELLE FIGURE CARDINE DELLA CULTURA E DELL IMMAGINARIO SURF MUSIC, RILANCIATO PREPOTENTEMENTE DOPO LA CREAZIONE DEL TEMA DI PULP FICTION DA TARANTINO, IL NOSTRO RIMANE MONUMENTO STORICO DI UN AMERICA CHE SI RIBELLAVA ALLE REGOLE DEL MUSIC BIZ PONENDO DAVANTI A TUTTO L ISTINTO E LA CREATIVITA' PIU SELVATICA.
16 I BRANI, RIMASTERIZZATI PER L OCCASIONE DA BOB FISHER. LE NOTE BIOGRAFICHE SONO INVECE CURATE DA JAMES AUSTIN.
RIASCOLTERETE LA THIRD STONE FROM THE SUN DI JIMI HENDRIX ED IL DUETTO CON STEVIE RAY VAUGHAN NEL CLASSICO SURF PIPELINE.

NON SI FOSSERO SCIOLTI ALL’APPROSSIMARSI DEI NOVANTA, MARCELLO MICHELETTI E MOLTO VARIABILI COMPAGNI AVREBBERO POTUTO APPROFITTARE DELLA VOGA GOTICA DIVAMPATA NEGLI STATI UNITI CON QUEL DECENNIO DI RITARDO, METTERSI IN SCIA A UNA SIGLA COME NINE INCH NAILS CHE AVEVANO DA OGNI PUNO DI VISTA ANTICIPATO, PRECORRERE LA TRAIETTORIA DEI PUR ASSAI DIVERSI LACUNA COIL E INSOMMA DIVENTARE GRANDI INTERNAZIONALMENTE. (AUDIO REVIEW APRILE, VOTO 7)

NOSTALGIA. LA VOGLIA DI RISENTIRE I NEON CON LE LORO INTUIZIONI SONORE, PREANNUNCIATE GIA’ DA TEMPO. L’EPOCA E’ QUELLA PIU’ ROCK E MENO ELETTRONICA DELLA BAND FIORENTINA, UN FRUTTO ORMAI MATURO. (ROCKERILLA APRILE)

…UN INELUTTABILE AVVICINARSI AGLI STILEMI ROCK SEGUENDO UN PROCESSO AVVICINABILE A QUELLI DI CULT E HUSSEY CON MISSION, CONCRETIZZATO SU VINILE NELL’ATIPICA FORMA DI TRE MINI CHE ORA SI RICONGIUNGONO NELLA RACCOLTA CRIME SOF PASSION REDUX (BLOW UP APRILE)

…BEGLI ORNAMENTI DECADENTI NEL CHIARO OMAGGIO TUXEDO DI THE WARM CURRENT, LA SUPERBA FROSTING OF CLOUDLESS NIGHT, CRESCENDO IPNOTICO E CON LEVITA’ SQUARCIANTE, LA VISIONARIETA’ SOGNANTE DI TIME IS LIKE A WHALE. NOVE I BONUS DIVISI TRA I DUE DISCHIETTI, CINQUE DEMO DI PEZZI DEL PRIMO ALBUM, NOTEVOLE QUELLO DI CROSS THE MEADOWS, E I QUATTRO BRANI DEL MAI PUBBLICATO FALLS OF TIME…(RECENSIONE BOXATA SU BLOW UP APRILE, VOTO 7/8)

LA MUSICA: VENGONO IN MENTE I FOLLETTI RESIDENTS, I TUXEDOMOON IN QUANTO AD ATMOSFERE, I KRAFTWERK IN QUANTO AD ELETTRONICA E MINIMALISMO (RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA APRILE)

IN SCENA CI SONO LE MASQUE E GLI ALBORI FERTTILI DI UN PROGETTO VOTATO ALLA MALINCONIA. UN GODIMENTO, UNO STRAORDINARO MOMENTO RETRO’ (ROCKERILLA APRILE)

RECENSIONE SU BLOW UP APRILE, VOTO 7

…WIN BY LOSING E’ FRANGENTE TRASCINANTE DA ISCRIVERE TRA QUELLI CHE CATTURANO AL MEGLIO IN PENISOLA L’ESSENZA DI UN ERA, CON SHE WAS SHE WAS E ONCE AGAIN IMPETUOSI E TRAVOLGENTI DERAGLI E IL CREDO JOY DIVISION ADEGUATAMENTE ONORATO IN UN’OTTIMA NEVER ENDING FALL (BLOW UP APRILE VOTO 7)

NEW WAVE ISPIRATA, SOLIDE MELODIE ELETTRICHE: UN’ILLUMINAZIONE (ROCKERILLA APRILE)

SPIRITO FRA I PIU’ LIBERI DELLA STORIA DEL ROCK, PARAGONATO AD ALTRI MERAVIGLIOSI PERDENTI COME JONATHAN RICHMAN E DANIEL JOHNSTON, IDOLATRATO DA TESTE PENSANTI DELLA CRITICA ROCK COME LESTER BANGS E BYRON COLEY, JAD FAIR HA ACCUMULATO NEGLI ANNI UNA DISCOGRAFIA DEBORDANTE…LA FIRE RECORDS CI TENTA RACCOGLEINDO SU UN TRIPLO CD BEN CENTONOVE SPLENDIDE CANZONI…
(ROCKERILLA APRILE)

BENVENUTI NEL MONDO CUBISTA DI JAD FAIR. UN UNIVERSO DISORDINATO, DISFUNZIONALE, SCARABOCCHIATO ALLA BELL’E MEGLIO. CONSIGLIATO A CHI NON CONOSCE IL PERSONAGGIO, MA SIA CHIARO: QUESTA NON E’ NEANCHE LA PUNTA DELL’ICEBERG. E’ L’ICEBERG VISTO DA LONTANO. E SOMIGLIA A UN DISCO VOLANTE (RECENSIONE BOXATA SU MUCCHIO APRILE)

ARTICOLO SU RUMORE MARZO

E ARRIVO’ ANCHE IL GIORNO DELLA COMPILATION DEFINITIVA DI JAD FAIR, CENTONOVE BRANI CONTENUTI IN UN TRIPLO CD CHE PASSA IN RASSEGNA QUARANTOTTO DIVERSI ALBUMS IN CUI IL NOSTRO E’ APPARSO DLALA FINE DEGLI ANNI SETTANTA AD OGGI. (BLOW UP MARZO, BOXATA VOTO 8)

UNA SCALETTA AFFASCINANTE. A COMPLETARE LO SCORE ORIGINALE, UNA SERIE DI CANZONCINE ADOLESCENZIALI E SPASSOSE, INTERPRETATE IN QUELLO STESSO ANNO DALLA HILLS (IN UN INCREDIBILE FRANCESE, CON LA COMPLICITA’, IN PRES DE LA CASCADE, DI HENRY SALVADOR) E ALCUNI BRANI INTERPRETATI DA FAITH E ARRANGIATI DA BARRY: IN POOR ME, L’INCONFONDIBILE ATTACCO ORCHESTRALE CHE TORNERA’ CON LIEVI MODIFICHE AD ANNUNCIARE L’ARRIVO DI MR. BOND ANTICIPA ANCHE’SSO GLI IMMINENTI TRIONFI (RECENSIONE BOXATA SU MUCCHIO APRILE)

UN ALBUM CHE RIMANE ANCORA OGGI MISCONOSCIUTO AL GRANDE PUBBLICO MA CHE NON PUO’ DI CERTO MANCARE NELLA DISCOTECA DEGLI AFICIONADOS DEL GENERE (ROCKERILLA APRILE)