L' OLANDESE DAVE HUISMANS SI CELA DIETRO QUESTA CIFRA NUMERICA.

E' UNO DEI NOMI CALDI NEL GIRONE DUBSTEP CONTINENTALE, UN VIRTUOSO DELLE MACCHINE E DEL RITMO IN GRADO DI RACCOGLIERE INFLUSSI DALLE SCENE MUSICALI DI DETROIT, KINGSTON, CROYDON E BERLINO.

PROVATE AD IMMAGINARE UN INCROCIO TRA I RITMI URBANI DI SKREAM E BENGA E LE ATMOSFERE LIQUIDE DI CASA BASIC CHANNEL.
GIA' UN PICCOLO CLASSICO.

Come già faceva intravedere il Guerriero Afro Benga, lo sviluppo del dubstep più recente viaggia in direzione dub techno. Tracce costruite con maggiore linearità, suoni sospesi alla maniera dei maestri tedeschi Basic Channel. Qualcosa si intuisce fin dai titoli: Moog Dub, Techno Dread. Ma, attenzione: niente a che vedere con la computer music denigrata da Burial nella sua intervista a Kode 9: al contrario di un Boxcutter, la musica di 2562 riesce a far parlare alle macchine un linguaggio emotivo. (Disco del mese luglio/Agosto  Rockerilla, Sonic Bang)


"Aerial", invece, è dubstep, ma è anche techno-breakbeat insipiente quando il nostro si lascia andare a reminiscenze rave anni 90 declinate in modernità. "Techno Dread" ha tutto ciò che si può chiedere a un tempo composto per funzionare dentro a un soundsystem, il giro di basso fisso in quattro e una ritmica che gioca a essere storta, ma che rivela un incedere granitico sostenuto dalla percussività melodica dei synth.Il belga 2562 non ridefinisce le coordinate, ma riconcilia il suono britannico con la tradizione mitteleuropea. Si trova molto della scuola berlinese negli arrangiamenti secchi e una certa predilezione per i crescendo ritmici, con una serie di incursioni improvvise e aggiunte che raggiungono l'obiettivo di rendere Aerial un concentrato di musica viva, che come aveva predetto Robert Henke con i Monolake, mette in primo piano la mutevolezza della musica nel tempo attraverso una variazione dietro l'altra, creando così sculture sonore. (Onda Rock, Disco del Mese)

51 CANZONI PER 29 MINUTI DI MUSICA. MESSO DA PARTE PER UNA VOLTA IL LORO TIPICO APPROCCIO MATEMATICO PARTS & LABOR GUARDANO SENZA PAURA AL PASSATO RIGENERANDO UNO SPASTICO SUONO HARDCORE FATTO DI SUDORE, VELOCITA' ED ISTERIA.

 QUALCHE RIFERIMENTO TANTO PER GRADIRE?

MELVINS, MAN IS THE BASTARD, MELT BANANA, NAPALM DEATH, MISSION OF BURMA, HUSKER DU, WIPERS E MINUTEMEN.

UNO DEI GRUPPI INDIE PIU' ORIGINALI IN CIRCOLAZIONE, NON C'E' CHE DIRE.

DISCOGRAFIA PARTS & LABOR IN STOCK