"TRANSIT TRANSIT" È IL DEBUTTO PER ATP DI AUTOLUX, TRIO CALIFORNIANO CHE GIÀ CON "FUTURE PERFECT" AVEVA CONQUISTATO AMPI CONSENSI UNDERGROUND. ARRIVANO DA LOS ANGELES E LA LORO È DEFINIBILE COME UNA LUGUBRE MISCELA POP-WAVE, SENSIBILE ALL’UTILIZZO DI REGISTRI ALTERNATIVE DANCE. DOPO ESSERSI FATTI LARGO CON LA PUBBLICAZIONE DEL PRIMO DISCO NEL 2006, HANNO RICEVUTO IL BATTESIMO DI FUOCO CON DATE AL FIANCO DI PJ HARVEY (DURANTE IL SUO PRIMO TOUR IN RUSSIA) E PIÙ RECENTEMENTE CON THOM YORKE, A SEGUITO DEL PROGETTO ATOMS FOR PEACE. CARLA AZAR VOCE/BATTERIA, GREG EDWARDS VOCE/CHITARRA ED EUGENE GORESHTER VOCE/BASSO, SEMBRANO DANZARE A MARGINE DI UNA COPIA DI BELA LUGOSI IS DEAD DEI BAUHAUS, CON POI RIFERIMENTI ALLA DANCE NEWYORKESE DI ESG PRIMA E CIBO MATTO POI. C’È QUALCOSA DI SCURO E MARTELLANTE NELLA MUSICA DI AUTOLUX, COME UN BALLO RITUALE, UNA RIVOLTA DELL’ANIMA SU RITMICHE SOMMESSE. VECCHI SINTETIZZATORI ANALOGICI CHE SI AVVILUPPANO SUL CORPO DI UN ROCK STORDITO, CON DISTANTI CAMPIONAMENTI DELLA PORTA CIGOLANTE DI UN FRIGORIFERO E DI UN PIANOFORTE DA CASA.

FA MIRACOLI IL SENTIMENTALISMO NEVROTICO DI QUESTA PERFORMANCE STRAORDINARIA E DAVVERO S’IMPONE ALL’ASCOLTO. CHITARRE SOSPESE E ARTE DEL FEEDBACK, SYNTH OCCASIONALI (CHE HANNO MOVENZE ACIDE NELLA SPLENDIDA THE SCIENCE OF IMAGINARY SOLUTIONS), PIANOFORTI MINIMALI, VOCALS MALATI, LA BATTERIA TALORA CARACOLLANTE E LONTANA…
(RECENSIONE BOXATA SU BLOW UP SETTEMBRE, VOTO 8)

IN PARTICOLARE CI SIAMO ATTACCATI ALL’ORECCHIO LA BRILLANTE AUDIENCE NO.2, CHE OMAGGIA CERTE INDOLENZE DA AFA ESTIVA DI SCUOLA GALAXIE 500 SENZA SOCCOMBERE A RICORDI RICOSTRUITI DEI BEI TEMPI ANDATI, E LA CONCLUSIVA THE SCIENCE OF IMAGINARY SOLUTIONS, CON QUELLA MELODIA FRAGILE E CRISTALLINA CHE SI FA STRADA TRA DETRITI SONORI E DISSONANZE NON TROPPO INVADENTI (MUCCHIO SETTEMBRE, 3 STELLE)

E' CHIARO CHE NEL MAGGIOR TEMPO A DISPOSIZIONE I TRE NOTI PERFEZIONISTI HANNO CALCATO SU DETTAGLI E LAYER SONICI CON UNA DOVIZIA PARI A QUELLA DEI BLONDE REDHEAD (CITATI IN SUPERTOYS, KISSPROOF E THE SCIENCE OF IMAGINARY SOLUTIONS), EPPURE TRANSIT TRANSIT È UN ALBUM A SUO MODO CORAGGIOSO, FATTO DI SCELTE SIGNIFICATIVE CHE HANNO COMPORTATO CAMBIAMENTI DECISIVI: L'ATTUALE FORMULA ABBRACCIA BALLATE AL PIANO ATTORNIATE DA EFFETTI QUASI SINFONICI (TRANSIT TRANSIT), UN USO PIÙ SOSTANZIOSO DELL'ELEMENTO KRAUT ATTRAVERSO SETTING RITMICI METRONOMICI (LA BROADCAST-IANA THE BOUNCING WALL) E UN VELATO APPROFONDIMENTO IN DIREZIONI PSYCH BARRETTIANE (CENSUS) QUANDO NON ADDIRITTURA WILSONIANE (SPOTS).
(SENTIRE ASCOLTARE SETTEMBRE, VOTO 7)

INTERVISTA SUL MUCCHIO DI SETTEMBRE!

I BOOKS SONO UNO DI QUEI GRUPPI CHE HANNO DAVVERO INVENTATO QUALCOSA, UNA FORMULA MAGICA CHE FONDE SAMPLES E SUONO ACUSTICO IN UN INSIEME PERFETTAMENTE ARMONICO. E’ PER QUESTO CHE LA COSIDDETTA INDIETRONICA DEVE LORO PATERNITA’ DI MOLTE IDEE OGGI APPLICATE AL POP, NEL TENTATIVO DI AFFRANCARSI DALLE BANALITA’ CERCANDO DI RINNOVARE IL CONCETTO DI CANZONE
(DISCO DEL MESE BLOW UP LUGLIO/AGOSTO, VOTO 8)

…LA FINE PROGRESSIONE DI IN THE WAY OUT TESTIMONIA ANCORA UNA VOLTA CHE IN TAL LAVORIO REGNA SOVRANO IL SENSO DI UN SUONO CHE SI FA PRIMA DI TUTTO INGEGNERIA MENTALE PER/TRAMITE MUSICHE E MANIPOLAZIONI
(RECENSIONE BOXATA + INTERVISTA SU RUMORE LUGLIO/AGOSTO, VOTO 8)

SE PERO’ IN LOST AND SAFE LA VOCE DI ZAMMUTO ERA QUASI SEMPRE PRESENTE, IL PIU’ DELLE VOLTE INTENTA A DOPPIARE FRAMMENTI VOCALI RECUPERATI IN QUALCHE OSCURO ANTRO DELLA COSCIENZA COLLETTIVA AMERICANA, QUI C’E’ UN NUOVO E SALUTARE RIMESCOLAMENTO DEGLI INGREDIENTI CHE RAVVIVA LA FORMULA , INTRODUCENDO COSPICUE DOSI DI ELETTRICITA’ E ADDIRITTURA, , IN PIU’ DI UN BRANO , UNA VESTE CHE VERREBBE DA DEFINIRE ROCK
(MUCCHIO LUGLIO/AGOSTO, 3 STELLE)

COSA ABBIAMO IMPARATO DI NUOVO MENTRE LORO CHE HANNO REALIZZATO VERI CAPOLAVORI COME THE LEMON OF PINK SE NE STAVANO APPARTATI? POI CI PENSIAMO, MENTRE THE BOOKS SEMBRANO DIRCI: SIAMO SEMPRE CAPACI DI CAREZZARTI CON UNA TRADUZIONE MODERNISSIMA DEL FOLK, DELLA BALLATA (ALL YOU NEED IS A WALL E FREE TRANSLATOR), SAPPIAMO REGALARTI BORDONI DI ARCHI CHE IN UN ATTIMO POTREBBERO TRASFORMARSI IN UNA GIGA (THIRTY INCOMING)…
(ROLLING STONE LUGLIO, 3 STELLE)

I COLORI DA OPERA GLAM IN STILE BOWIE SONO PREDOMINANTI IN BUT NO TODAY, NELLA MALINCONICA THE TRAILS OF EYELINER E IN VARIETY, MENTRE RISULTANO APPROPRIATI GLI HAMMOND CHIAROSCURI ALLA SEEDS (CABARET CLOWN), MA E’ SPECIALMENTE NEL TANGO DI NIJINSKY HEART (CHE ACCENNA ARMONIE AFFINI A I’M SO FREE DI LOU REED) E IN SOHO SO LONG CHE SI RINTRACCIANO LE VETTE PIU’ ISPIRATE DELL’ALBUM (RUMORE SETTEMBRE VOTO 7)

LA VESTE SONORA E’ QUI MITIGATA, TRA ESOTISMI FOLK E SOAVITA’ CAMERISTICHE, FACENDO RISALTARE ANCOR PIU’IL CARATTERE EMOZIONALE DELLA VOCE, SPECIE QUANDO TIBET SI LASCIA POSSEDERE DA TEMPESTE D’IMMAGINI PROFETICHE (DECEMBER 1971, BAALSTORM, BAALSTORM!) (RUMORE SETTEMBRE, VOTO 8)

BAALSTROM SING OMEGA CHIUDE LA TRILOGIA  IL CUI TRAGITTO INIZIAVA CON BLACK SHIPS ATE THE SKY E PASSAVA PER ALEPH AT HALLUCINATORY MOUNTAIN, UN TERZO CAPITOLO CHE RINNEGA LE FURBIZIE DEL PRIMO E GLI ALONI ACIDI DEL SECONDO PER IDEALMENTE ARRETRARE, ALMENO PER ATMOSFERE, ALLE MANIFESTAZIONI PIU’ GENUINE DEL LIRICO E LOGORROICO EGO DI DAVID.
(BLOW UP SETTEMBRE, VOTO 7)

AD UN PAIO D'ANNI DI DISTANZA DAL LORO PRIMO ALBUM, E IN ATTESA  DI UN NUOVO LAVORO IN STUDIO, GLI ESTERINA CI REGALANO UN APPASSIONANTE CD LIVE, CORREDATO DA UN PREZIOSO DVD CONTENENTE RIPRESE DAL VIVO, E UN CORTOMETRAGGIO CON COLONNA SONORA PRODOTTA DAL  GRUPPO.
IL LIVE SI SVILUPPA IN UN INTENSA E AFFASCINANTE ALTERNANZA DI INTIMITA' ACUSTICHE, ESPLOSIONI ELETTRICHE E SONORITA' PROFONDE, CREPUSCOLARI, DOVE LA CONSUETA STRUMENTAZIONE DEL GRUPPO, VIENE AMPLIATA DALL'INSERIMENTO DI GLOCKESPIEL, HARMONIUM, PIANO FENDER E FISARMONICA. SUL DVD, UNA SENTITA VERSIONE  DI “VERRANNO A CHIEDERTI DEL NOSTRO AMORE” DI DE ANDRE'.

DEL RESTO BASTA SENTIRE CON QUANTA APPASSIONATA INVENTIVA, GLI ESTERINA FANNO LORO LA “VERRANNO A CHIEDERTI DEL NOSTRO AMORE” DI DE ANDRE' PER INTUIRE CHE CI TROVIAMO DI FRONTE A TALENTI DI PRIMA LEVATURA
(VITTORE BARONI-RUMORE)

UN OPERAZIONE PERFETTAMENTE RIUSCITA PER CUI I COMPLIMENTI CI PAIONO D'OBBLIGO (AURELIO PASINI-MUCCHIO)

LA PUBBLICAZIONE DI UN LIVE CD E DVD, E' LA CONFERMA, SE MAI CE NE FOSSE STATO BISOGNO, CHE QUELLO DI ESTERINA E' UNO DEI PROGETTI PIU' AFFASCINANTI DELLA MUSICA LEGGERA ITALIANA.
(GIANCARLO SUSANNA-ROCKERILLA)

IL NUOVO E INASPETTATO ALBUM DEI FANTASTICI VAKKIPLAKULA. UNO DEI GRUPPI DI PUNTA DELL'UNDERGROUND BOLOGNESE DELLA META' DEGLI ANNI NOVANTA. TRE MUSICISTI DALL'INARRESTABILE E ORIGINALISSIMA CREATIVITA'. LA RITMICA POTENTISSIMA DI MIRKO SABATINI, IL SAX INCENDIARIO DI  EDOARDO MARRAFFA E IL GENIO SURREALE DEI TESTI DI LULLO MOSSO. UNA SEQUENZA MOZZAFIATO DI HIT ISTANTANEI A BASE DI FREE FUNK, POP OBLIQUO, FINTO METAL, CITAZIONI TEKNO E REGGAE FORTEMENTE IRREGOLARE.
DALL'IRRESISTIBILE “LA NOTTE PULLULA”, ATTRAVERSO IL GROOVE  ULTRA IPNOTICO DELLA TITLE TRACK “BABIRUSSA CAPIBARA”, FINO ALL'AMARA ASSURDITA' DELLA CONCLUSIVA “INCUDINE”, ALTAMENTE RACCOMANDATO!!!

IL PRIMO ALBUM DEGLI ARMOTEQUE, UNDICI TRACCE CHE SFIORANO, SUSSURRANNO E GRIDANO ATTRAVERSO LA VOCE FORTEMENTE EMOTIVA DI STEFANIA CENTONZE, GIÀ CANTANTE DELLE NUMBLE RUMBLE E DEGLI ANIMAL FARM PROJECT.
IL SUONO, IN PARTE RICONDUCIBILE A PORTISHEAD, MURCOF E AGF, E' PRODOTTO DA FEDERICO BOLOGNA DEI TECHNOGOD E GIANLUCA GAIBA DEI KURL UP, TASTIERE, CHITARRE, PROGRAMMI E TRATTAMENTI ELETTRONICI.

LULLO MOSSO, UN GRANDE ANIMATORE DELLA SCENA BOLOGNESE, VALOROSO CONTRABBASSISTA CON INNUMEREVOLI PROGETTI TRA CUI VAKKIPLAKULA E CORLEONE DI ROY PACI, IN QUESTO CD LO TROVIAMO A CAVALLO DEL SUL MOTOTRABBASSO, UNO STRUMENTO A META'  TRA IL CONTRABBASSO E UNA MOTOCICLETTA. L'ALBUM RAPPRESENTA LA TRASPOSIZIONE IN STUDIO DELL'OMONIMO SPETTACOLO DAL VIVO.  UNA PERFORMANCE ASSOLUTAMENTE ESILARANTE, COINVOLGENTE, UN MEZZO PER ATTRAVERSARE IN MODO TEATRALE, COMICO E SURREALE I PIU' DISPARATI GENERI  E UNIVERSI MUSICALI: JAZZ, RAP, MUSICA AFROCUBANA, REGGAE, LIEDER TEDESCO, MELODIE MEDIO ORIENTALI ETC. ETC. ETC.

L'ECCELLENTE BATTERISTA MIRKO SABATINI (VAKKIPLAKULA, LES ANARCHISTS, ROY PACI CORLEONE, ELLA GURU...) IN COLLABORAZIONE CON L'ARTISTA SONORO E VISIVO, JEAN PIERRE GAUTHIER. IL DUO PRODUCE INSTALLAZIONI SONORE DI GRANDE IMPATTO VISIVO E ACUSTICO, SCULTURE CINETICHE, CIRCUITI, ELETTRICI MANIPOLATI, STRUMENTI AUTOCOSTRUITI, BATTERIE AUTOSUONANTI, IMPIANTI MULTI SPEAKER, UN UNIVERSO SONORO APERTO E FORTEMENTE INTERATTIVO UNA PROPOSTA MULTIDISCIPLINARE CHE HA TROVATO SPAZIO NEI PIU' IMPORTANTI MUSEI E LUOGHI PERFORMATIVI NORD AMERICANI.

IL SECONDO ALBUM DEL QUARTETTO MRAFI, UN ENSEMBLE STRUMENTALE FORMATO DA ALCUNI DEI PIU' INTERESSANTI MUSICISTI DEL JAZZ ITALIANO MENO ALLINEATO. EDOARDO MARRAFFA (SASSOFONI), PASQUALE MIRRA (VIBRAFONO), ANTONIO BORGHINI (BASSO), CRISTIAN CALCAGNILE (BATTERIA).
UNA MUSICA TESA, VIBRANTE, UN LEGAME DIRETTO CON LA RADICE STORICA DEL FREE JAZZ AFROAMERICANO E ALLO STESSO TEMPO UNA GRANDE CAPACITÀ DI PROIEZIONE NELLA MODERNITA'.

NON CI SONO PUNTI DEBOLI NEI 12 BRANI, MRAFI E' UN ENSEMBLE DI PRIM'ORDINE CHE SI CONNETTE AD UNA GRANDE STAGIONE DEL JAZZ PER METTERE IN RETE I SENTIMENTI TRASFORMATICI DELL'OGGI.
(MARIO GAMBA, ALIAS/IL MANIFESTO)

PETER EVANS, UNO DEI NUOVI E PIU' IMPORTANTI TROMBETTISTI SULLA SCENA D'AVANGUARDIA INTERNAZIONALE, A CAPO DI UN INCREDIBILE QUARTETTO CON TOM BLANCARTE (CONTRABBASSO), KEVIN SHEA (BATTERIA) E RICARDO GALLO (PIANO). UN SUONO PIENO E MULTIFORME, LUCIDA ESPRESSIONE DELLA COMPLESSITA'  DEL JAZZ CONTEMPORANEO, LIBERTA', STRUTTURA, AVANGUARDIA E TRADIZIONE. REGISTRATO DAL VIVO AL JAZZ EM AGOSTO FESTIVAL DI LISBONA.

DALLA SVEZIA, PATRIA SCANDINAVA DEL FREE JAZZ STORICO, MARTIN KUCHEN, UNA TRA LE PIU' AUTENTICHE VOCI SASSOFONISTICHE EMERSE NEGLI ULTIMI ANNI. KUCHEN E' INTERESSATO ALLE POLIRITMIE DELLA MUSICA AFRICANA E ALLA LIBERTA'  DELL'IMPROVISAZIONE EUROPEA.
LO SPIRITO PROPULSIVO, DELL'AFRO BEAT SI FONDE COSÌ, CON STRUTTIURE FREE BOP, DRASTICHE E ANGOLARI. MARTIN KUCHEN (SAX ALTO) MATHIAS STAHL (VIBRAFONO), MAGNUS BROO (TROMBA), MATS ALEKLINT (TROMBONE), JOHAN BERTLING (CONTRABBASSO), KJELL NORDESON (BATTERIA)

LA SASSOFONISTA, INGRID LAUBROCK, (GIÀ CON I SOL 6 DI LUC EX), APPRODA A NEW YORK E SUBITO METTE A PUNTO UNA SERIE DI COLLABORAZIONI IMPORTANTI CON MUSICISTI COME TIM BERNE, MARY HALVORSON, MARK HELIAS ETC.
QUI LA RITROVIAMO ALL'INTERNO DI UN TRIO DI GRANDE SPESSORE, ASSIEME ALLA COLLEGA PIANISTA KRIS DAVIS E AL GENIALE BATTERISTA TYSHAWN SOREY, GIÀ CON I FIELDWORK DI VIJAY IVER, OLTRE CHE MEMBRO STABILE DEI GRUPPI DI STEVE COLEMAN. LA MUSICA DEL TRIO È DENSA, VISCERALE, MAI LINEARE E SEMPRE ALLA RICERCA DELLA REALIZZAZIONE DI UNA SORTA DI TRANCE SONORA.

L'INCONTRO TRA IL SASSOFONISTA BRASILIANO IVO PERELMAN CON IL VIOLONCELLSITA DANIEL LEVIN E IL CONTRABBASSISTA TORBJORN ZETTERBERG. LO SPIRITO DI AYLER E COLTRANE, TRASPIRA DAL SUONO DI PERELMAN E DAL PROFONDO DIALOGO CON I DUE ARCHI. RABBIA NEW THING, SPIRITUALITA', JAZZ ED ESPRESSIONISMO ASTRATTO SONO GLI ELEMENTI PORTANTI DI QUESTA NUOVA MUSICA DELL'ANIMA.

IL PRIMO ALBUM A NOME DI UNO DEI PIU' IMPORTANTI BATTERISTI AMERICANI.
DA ANNI, L'INCREDIBILE DRUMMING DI TOM RAINEY, SERVE MAGNIFICAMENTE LA MUSICA DI MUSICISTI DEL CALIBRO DI TIM BERNE, JOE LOVANO, FRED HERSCH, RAY ANDERSON, JOHN ABERCROMBIE... PER IL SUO PRIMO LAVORO, RAINEY SCEGLIE DUE GIOVANI ASTRI DELLA SCENA NEWYORCHESE, LA FANTASTICA CHITARRISTA MARY HALVORSON GIA' ASCOLTATA CON BRAXTON, TAYLOR HO BINUM, TREVOR DUNN ETC. E LA SASSOFONISTA  INGRID LAUBROCK,  MUSICA AVVENTUROSA E IN CONTINUA TRANSIZIONE  TRA JAZZ E ROCK CONTEMPORANEO.

L'ESPERTISSIMO TROMBETTISTA OLANDESE IN QUARTETTO CON ALCUNI DEI PIU' BEI NOMI DEL JAZZ EUROPEO. MICHAEL MOORE (SAX E CLARINETTO), WILBERT DE JOODE (CONTRABBASSO) E IL GRANDE MAESTRO PAUL LOVENS (BATTERIA).
UN  QUARTETTO DAL SUONO INCREDIBILMENTE COESO E IRRESISTIBILMENTE SWINGANTE, UN CONCERTO BASATO SU UN REPERTORIO DI COMPOSIZIONI DI BOEREN E ORNETTE COLEMAN, SPLENDIDAMENTE SUONATO  E REGISTRATO.

Formazioni quali Bauhaus, Sisters Of Mercy, Fields Of The Nephilim, Cult rappresentarono alla fine degli anni settanta e lungo il corso degli ottanta un’alternativa oscura e underground all’industria musicale e al pop-rock coloratissimo e patinato che dominava le classifiche: con le loro sonorità innovative, il loro stile senza compromessi e la loro estetica mutuata dal glam e dai film horror diedero linfa e forma a quel fenomeno che oggi è noto con il nome di Gothic Rock.

Dave Thompson ci guida in un viaggio lungo la storia di questa corrente musicale, partendo dall’influenza del post-punk (e di altri nomi insospettabili) per narrare l’avvento e le peripezie dei suoi protagonisti principali e la comparsa sulla scena di tantissime altre band minori ma non certo meno meritevoli di attenzione.
Un excursus che narra le origini, lo sviluppo ed il declino del lato oscuro del rock britannico.

Il fotografo David Belisle ha viaggiato con i R.E.M. durante gli ultimi sei anni, documentando la vita della band sul palco e fuori grazie ad un intimo rapporto di amicizia. I suoi straordinari scatti, dinamici e ispirati, regalano l’esperienza di vivere da dentro la quotidianità di quella che probabilmente è la migliore band pop-rock del mondo, rivelando attimi personali che solo gli amici di Stipe, Mills e Buck fino a oggi avevano conosciuto. Le oltre 150 fotografie di Belisle sono accompagnate da annotazioni scritte di proprio pugno dai membri della band, che contribuiscono a creare una sorta di autobiografia on the road dei R.E.M.

Tra il 1978 e il 1984, anni di Grandi False Certezze, il post-punk raccoglie e porta avanti la rivoluzione mancata dalla breve e infuocata stagione del punk. Mischiando il rock con l’elettronica, il pop con i ritmi reggae e la dance, molte band sono convinte di poter inventare un nuovo futuro per la musica. "Cambiamento costante" è la loro parola d’ordine. Il rock cambia pelle e prende mille strade diverse. Tutte inedite.

Post-punk fa il bilancio di un periodo fondamentale e ne celebra tutti i protagonisti e i capolavori. Pieno di segreti, annedoti e approfondimenti, è uno dei più ispirati, rigorosi e divertenti libri di musica popolare che siano mai stati scritti.