ITALIA NO! FOTOGRAFA LA SINTONIA COI SUONI SGHEMBI ED EPILETTICI DI JAMES CHANCE, MARS & CO. DIMOSTRATA IN PARTICOLARE DA COMBO DEL GIRO BOLOGNESE COME CONFUSIONAL QUARTET E HI-FI BROS (QUI STRAPAZZANO STRANGER IN THE NIGHT CON L’OSPITE ARTO LINDSAY). (RECENSIONE BOXATA SU RUMORE LUGLIO/AGOSTO)

ANNI OTTANTA PASSATI SOTTO TRACCIA, ANCHE SE, ASCOLTANDO GLI SPUNTI DEI CONFUSIONAL QUARTET, DEI BENEMERITI BISCA E DI SOGGETTI AGGUERRITI E SIMPATICI COME GLI HI-FI BROS O I BAND AID, NON AVEVANO NULLA D AINVIDIARE A SCENE E BAND FIN TROPPO EMERSE, NELLO STESSO PERIODO (MUCCHIO SETTEMBRE)

IN ITALIA NO! SI RITROVANO INSIEME BRANI CHE PALESAVANO INFLUENZE CON LA SCENA NO NEWYORCHESE, TRA I CONTRASTI TRA QUEL CONTAGIOSO ARCHETIPO E UN CANTATO QUASI TIMIDO DI DOUBLE LIFE DI EAZYCON, GLI ARRUFFATI SPONTANEISMI DI MODERN MODEL E NOFUN, LA PARANOIA IMPERANTE IN NO KILL DI DIE FORM, PARTE DEI FUTURI TASADAY, UN ESTRATTO, DOTT.JEKYLL, DA UNO DEI CLASSICI DEL GENERE IN SALSA NOSTRANA, SDS 1984 DI BISCA, GLI ESTREMISMI DI EBDOMERO DI FUNKWAGEN, LE VENATURE POP DI STAIRS DI HAKKAH, SVILUPPATE DA ALESSANDRO PIZZIN ANCHE CON RUINS…(BLOW UP GIUGNO)

UNA FESTA, LA RISPOSTA ALLA NO WAVE NEWYORKESE, UNA SCENA ALTRETTANTO COLORATA E MULTIFORME, CON MUSICISTI DI TUTTO RISPETTO, IDEE CHE HANNO QUASI DEL PROGRESSIVE, FOLLIE SONORE TUTTE DA RISCOPRIRE (ROCKERILLA GIUGNO)

ECCO DUNQUE AGGIUNTO UN ALTRO IMPORTANTE TASSELLO CHE RICOSTRUISCE BENE IL MOSAICO MUSICALE DI UN'ITALIA VERAMENTE VIVA E CHE, NONOSTANTE LO SCARSO SUPPORTO MEDIATICO DOVUTO ANCHE ALLA CARENZA TECNOLOGICA RISPETTO AD OGGI, RIUSCIVA AD ALIMENTARE L'UNDERGROUND CON ASPRE SONORITÀ “CARBONARE”, CHE SOLO IN POCHI RIUSCIRONO A GUSTARSI E CHE ORA FINALMENTE POSSONO GIUNGERE ALLE ORECCHIE DI UN BEN PIÙ AMPIO PUBBLICO. (ONDA ROCK MAGGIO, VOTO 7,5)

…SI APRE CON UN BRANO CULT COME LA ROBOTICA LOBOTOMY DEI NEON E POI SCIORINA PAGINE DI TUTTO RISPETTO, IN PARTE INEDITE, DI UNA DECINA DI FORMAZIONI MISCONOSCIUTE QUANTO MERITORIE, DALL’ALGIDA COLD WAVE DI EIN-ST-EIN E ACTOR’S STUDIO ALLE DERIVE KRAFTWERKIANE DEI MODO,  DALL’ELETTRONICA CUPA E CINEMATICA DI LA MAISON E SCORTILLA ALLO STILOSO SYNTH-POP DEGLI OH OH ART. (RECENSIONE BOXATA SU RUMORE LUGLIO/AGOSTO)

IN QUESTA RACCOLTA TROVIAMO VERI E PROPRI PEZZI DARK CHE EVOCANO I JOY DIVISION CON I FIORENTINI NEON (“LOBOTOMY”), I NEW ORDER DEGLI ESORDI CON GLI ACTOR'S STUDIO (“DANCING ALONE”), IL PURO GOTHIC CON GLI STATE OF ART. UN BELL'ESEMPIO DI COLDWAVE È QUELLA DEGLI EIN-ST-EIN CON LA LORO GLACIALE “VARSAVIA”, E POI CI SONO I PRIMI VAGITI DISCO DEI N.O.I.A. , DEGLI OH OH ART, DEI NAIF ORCHESTRA (GIAMPIERO E GIANCARLO BIGAZZI-SQUALLOR) E DEGLI EUROTUNES, QUESTI GIÀ PRESENTI NELLA RECENTE COMPILATION "REF. 907", SEMPRE PUBBLICATA DA SPITTLE. IL LAVORO POI CONTIENE ANCHE QUATTRO TRACCE FINO AD ORA INEDITE DI DER BLAUE REITER, MODO, ACTOR’S STUDIO E LA MAISON. (ONDA ROCK MAGGIO, VOTO 7)

DAL CATALOGO ITALIAN PROVIENE REF.907 (PIU’ OTTO BONUS), RACCOLTA CHE DAVA VOCE NELL’81 AD UNA MANCIATA DI PROGETTI AFFINI ALL’ESTETICA DELLA FACTORY DI ODERSO: LA BIZZARRA ELETTRONICA (NON AVREBBE SFIGURATO SU RALPH) DEGLI EUROTUNES, LE NERVOSE NARRAZIONI DARK-FUNK DI IPNOTICO TANGO, IL POST-PUNK SINTETICO  CON SCARTI FUTURISTI DEI METAL VOX E QUELLO ALTRETTANTO IRREQUIETO DEGLI ABSURDO, L’ANFETAMINICO WHITE FUNK CON ACCENTI NO WAVE DEI KEROSENE (RECENSIONE BOXATA SU RUMORE LUGLIO/AGOSTO)

VAGITI NEW WAVE, COLPISCE E STRANIA IL SENSO DI URGENZA E CONTAMINAZIONE DI QUESTO MICROCOSMO, NERVOSO E TEATRALE, OBLIQUO E, PERCHE’ NO, ILLUMINANTE (ROCKERILLA GIUGNO)

NON RESTA CHE RICORDARE QUANTO SIA IMPORTANTE RECUPERARE PROGETTI COME QUESTO, IN GRADO DI FAR TORNARE ALLA LUCE TESTIMONIANZE DI UN PANORAMA ARTISTICO CHE ALL'EPOCA AVEVA VERAMENTE TANTI STIMOLI ANCHE NEI NOMI PIÙ SOTTERRANEI E CHE AGIVA IN PARALLELO A GENERI E NOMI STRANIERI (THROBBING GRISTLE, CABARET VOLTAIRE, SCRITTI POLITTI, COIL E NUMEROSI ALTRI) DIMOSTANDO COME, IN QUEL PARTICOLARE PERIODO STORICO, L'ITALIA NON FOSSE AFFATTO IN RITARDO RISPETTO AD ALTRI FERMENTI ARTISTICI OLTRE CONFINE. (ONDA ROCK MAGGIO VOTO 8,5)

IL RITORNO DEL DRUIDO PER IL MARCHIO DI CASA HEAD HERITAGE, UNA CELEBRAZIONE, IL 2013 DEL DOPO-THATCHER ED UNA NUOVA ERA PAGANA CHE SI PAVENTA ALL' ORIZZONTE. LE IDEE, ANZI I FLUSSI DI COSCIENZA, SONO SEMPRE ABBONDANTI E JULIAN COPE DISTRIBUISCE LE SUE LIRICHE E LE SUE ANTICONVENZIONALI MUSI CHE SU BEN DUE DISCHI. ANCORA UNA CELEBREZAIONE LISERGICA, CON MOMENTI DI GRANDE PARTECIPAZIONE, SOPSENSIONI ACUSTICHE E LECCORNIE PSICHEDELICHE IN UNA TERRA CHE E' SOLO LA SUA.

…RIPAGANO DEL PREZZO  DELLA CORSA UN’INVOCAZIONE ACUSTICA, ETERNA E FASCINOSA, CHE GIRA ATTORNO A DUE NOTE DI CHITARRA E POCHI COLPI DI PERCUSSIONI, TENUI E SOFFUSI (HYMN TO THE ODIN), UN’ACCORATA  DENUNICA DI QUASI VENTI MUNITI RESA REALE DAI LANCINANTI RICORDI DI UN VIAGGIATORE CHE, A RITROSO NEL TEMPO, ATTRAVERSA MAR NERO E IMPERO OTTOMANO (THE ARMENIAN GENOCIDE, IL MIGLIOR BRANO DELLA RACCOLTA) E UN PRINCIPIO DI BLUES DESTRUTTURATO CHE MESCOLA BASSA FEDELTA’ E MOLTA IMMAGINAZIONE (LA TITLE TRACK). COPE MAESTRO DELL’IMPREVEDIBILE E MUSICO UMORALE COME POCHI ALTRI (MUCCHIO SETTEMBRE, VOTO 6,5)

STRANGERS FAMILY BAND E’ OPERA NELLA QUALE LO SPETTRO DI SYD BARRETT E L’IMPRIMATUR DI RAY DAVIES SONO UNA PRESENZA COSTANTE E CHE EMERGE CON EVIDENZA TRA UN SINTETIZZATORE VINTAGE E UNA SERIE DI EFFETTI CHE NON DOVREBBERO DISPIACERE AGLI AMANTI DELLO SHOEGAZE. (MUCCHIO SETTEMBRE, VOTO 7)

IL SUONO DELLA SFB, CHE ATTINGE LINFA VITALE DALLA PSICHEDELIA CALIFORNAINA E TEXANA PASSATA E PRESENTE, E’ INCENTRATO SU ATMOSFERE LISERGICHE, IMBEVUTE NELL’ACIDO, DALLE PROFONDITA’ SPACE. DELLE SETTE TRACCE DI QUESTO BRILLANTE ESORDIO, SEGNALO ELLE S. DEE (ACID BLUES CON SFUMATURE ORIENTALI), COSMIC WINE (DALL’AURA DEADMEADOWIANA) E LA CONCLUSIVA E LUNGA JENNY 3003, CON BREAK CENTRALE DAL SAPORE LATINO, TESTIMONIANZA DI UNA BAND APERTA A VARIE CONTAMINAZIOINI (RUMORE LUGLIO/AGOSTO, VOTO 8)

PARTITI CON UN’AGGHIACCIANTE POWER ELECTRONICS, APPRODANO AD UN SOUND ELEGANTE, IMPREZIOSITO DAL CANTO IERATICO DI RONNENFELT E DA UN’ECLETTICITA’ CHE PERMETTE LORO DI SPAZIARE DAL FUTURE POP DI THE WORDL FELL, AI CLANGORI INDUSTRAILI DI MOTIONLESS DUTIES. SONO 32 MINUTI ESTREMAMENTE INTENSI, IN CUI LE ASPRE FOLATE DI GELO DEL NORD VENGONO TEMPRATE DA UN ROMANTICISMO OSCURO ED ASCIUTTO (RUMORE LUGLIO/AGOSTO, VOTO 8)

A FORMARE I VÅR SONO QUATTRO RAGAZZI SCHIZZATI FUORI DALLA FUCINA DARK DANESE: C'È ELIAS BENDER RØNNENFELT DEGLI ICEAGE (ED ECCO SPIEGATO UN CERTO HYPE INTORNO AL COMBO), POI LOKE RAHBEK DEI SEXDROME, KRISTIAN EMDAL DEI LOWER E LUKAS HØJLAND. LA MARCIA IN PIÙ DEI VÅR STA IN UNA CERTA VARIETÀ E FRESCHEZZA DELLA PROPOSTA. DA UNA PARTE SI TIRA A LUCIDO IL NERO CLASSICO: LA WAVE IN 4/4 DI THE WORLD FELL, L'INDUSTRIAL DEI COIL CHE TORNA SENZA NEANCHE TANTO TRUCCO (HAIR LIKE FEATHERS) E OBBLIGATORIAMENTE DESOLAZIONI D'AMORE CURTISIANO (GLI ECHI LONTANI DI KATLA). (SENTIRE ASCOLTARE LUGLIO/AGOSTO, VOTO 7,3)

L'INCIPIT È AFFIDATO ALL'ELETTRONICA DAI TONI APOCALITTICI DI "BEGIN TO REMEMBER", INTRO CHE SPIANA IL TERRENO AL SYNTH-POP LO-FI DI "THE WORLD FELL", BRANO DAL MOOD MAGNETICO ED ELETTRIZZANTE, DOVE IL SOUND DEI COLD CAVE FLIRTA CON LA OLD SCHOOL EBM. I VÅR SCELGONO QUINDI DI PERCORRERE DIVERSE STRADE NEL CORSO DEI TRENTASEI MINUTI DI "NO ONE DANCES...", E ALTERNANO BRANI PIÙ SPERIMENTALI/AMBIENTALI (LA TITLE TRACK, "BOY") AD ALTRI NEI QUALI SI PRODIGANO IN UNA COLD-WAVE GLACIALE, DISCO-MUSIC PER VAMPIRI SCANDINAVI ("MOTIONLESS DUTIES", "KATLA", "HAIR LIKE FEATHERS", QUASI DEI CURE IN SLOW MOTION). (ONDA ROCK LUGLIO, VOTO 8)

CON PHARMAKON, AL DEBUTTO SU UNA SEMPRE PIÙ ETEROGENEA SACRED BONES, CI SI RITROVA A PARLARE DI MUSICA IN TERMINI DI DISGUSTO E DISAGIO, COME SI FACEVA UN TEMPO IN CUI HIPSTERIE VARIE E POSERISMI DA QUATTRO SOLDI NON ERANO DI MODA E QUANDO SI TRAFFICAVA COL RUMORE O COL NICHILISMO SU PENTAGRAMMA, LO SI FACEVA IN MANIERA SERIA. PARLIAMO DEI TEMPI DEI PRIMI SWANS NERO PECE, DELL'HARSH INDUSTRIAL PRIMIGENIO, DEL FASTIDIO A-MUSICALE DEI THROBBING GRISTLE, DEL NOISE CHE NEGLI ULTIMI ANNI CI HA ATTRAVERSATO LE VENE RICICLANDOSI E TRASFORMANDOSI OGNI VOLTA IN FORME NUOVE. FORSE CI STAI RIUSCENDO BENE, MARGARET. O FORSE CI STAI TRASCINANDO TUTTI DENTRO QUEL BARATRO DA CUI IN FONDO NON VOGLIAMO USCIRE. (SENTIRE ASCOLTARE LUGLIO/AGOSTO, VOTO 7)

ANCHE IN VINILE!

LE ETICHETTE PIU' INTRAPRENDENTI DEL CIRCUITO NEWYORKESE E LE ORIGINI DELLA SOUL MUSIC, UNA FOTOGRAFIA ATTENDIBILE DEI SESSANTA NERI IN UNA RACCOLTA ASSEMBLATA DA CLIVE RICHARDSON. BRUNSWICK E ROULETTE SONO SOLO ALCUNE DELLE ETICHETTE INDIPENDENTI PROTAGONISTE. NEI 28 BRANI IN SCALETTA SPICCANO SICURAMENTE I NOMI DI IKE & TINA TURNER, THE SHIRELLES, CHUCK JACKSON, KING CURTIS, DINAH WASHINGTON, ETC.