FINALMENTE DISPONIBILE “EVE”, L’ATTESO QUINTO ALBUM DEGLI UFOMAMMUT. UNA DELLE REALTA’ ROCK PIU SEGUITE DEL PANORAMA INDIE ITALIANO. “EVE” È UN’UNICA TRACCIA DELLA DURATA DI 45 MINUTI CHE SI SVILUPPA IN 5 MOVIMENTI. ATTRAVERSO LE CLAUSTROFOBICHE ATMOSFERE DI IDOLUM E I MASTODONTICI RIFFS DI SNAILKING, “EVE” È UN NUOVO PASSO NELLA AVVENTURA SONICA UFOMAMMUT, UN ALTRO LIVELLO NELLA RICERCA SONORA DELLA BAND. L’ALBUM È UN OMAGGIO A EVA, LA PRIMA DONNA SULLA TERRA, E ALLA SUA RIBELLIONE AL CREATORE PER PORTARE LA CONOSCENZA ALL’UMANITÀ. REGISTRATO AL LOCOMOTORE STUDIO IN ROMA DA LORENZO STECCONI (SOUNDLORD DI IDOLUM) IL DISCO È DISPONIBILE SIA IN VERSIONE STANDARD JEWEL BOX CHE IN EDIZIONE LIMITATA DI 400 PEZZI LP + CD +DVD IN USCITA TRA 2 SETTIMANE.
IL PACKAGING È INTERAMENTE STAMPATO E ASSEMBLATO MANUALMENTE DA MALLEUS ROCK ART LAB.

PROVATE A PENSARE COSA POTREBBE VENIR UOI SE I RIVERBERI LANGUIDI E BACIATI DA UN POP INTROSPETTIVO DEI MAZZY STAR SI INSERISSERO SULLE LINEE DI BASSO E CHITARRA SU CUI UN’ETICHETTA COME LA CONSTELLATION HA COSTRUITO LE PROPRIE FORTUNE E NON SARETE DISTANTI DALLA MAGIA DI ALBATROSS, QUATTROMINUTIEQUARANTADUESECONI CHE SE ESISTESSE UNA GIUSTIZIA DOVREBBERO ESSERE TRASMESSI PER RADIO OGNI QUARTO D’ORA (MUCCHIO MARZO, 4 STELLE)

THE ROAMING NIGHTS SI DIMOSTRA COSÌ UN DISCO SICURAMENTE AMBIZIOSO, CAPACE PERÒ DI CONDURRE IN PORTO UN VIAGGIO SPESSO ECCITANTE E SOLENNE SENZA PROVOCARE NEMMENO L’OMBRA DI UNO SBADIGLIO. (ROCKERILLA MARZO/APRILE, VOTO 8)

CHITARRE ROCK, DISTORSIONI ETERREE E LANGUIDE, RITMI DILATATI DALL’INCEDERE MARZIALE, ORGANI, MELODIE SOGNANTI E OSCURE, IL FALSETTO DI JACKIE LASEK CHE SI FA CORO INCONTRANDO LA VOCE SUADENTE DI OLGA GAREAS (RUMORE APRILE)

CON QUESTO DISCO I BESNARD LAKES COMPIONO UN NOTEVOLE PASSO IN AVANTI RISPETTO AL GIÀ APPREZZATO "DARK HORSE", E REALIZZANO IL LAVORO CHE DA ORA IN POI CARATTERIZZERÀ NELL'IMMAGINARIO COLLETTIVO IL PROPRIO APPROCCIO MUSICALE. NON È ESCLUSO CHE D'ORA IN AVANTI POSSANO LORO STESSI DIVENTARE UN NUOVO TERMINE DI PARAGONE PER LE BAND A VENIRE. DISCO DAVVERO DI QUELLI BUONI, SENZA RIEMPITIVI, ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO. (ONDA ROCK FEBBRAIO, VOTO 7,5)

THE BESNARD LAKES ARE THE ROARING NIGHT È UN CONCEPT CHE VEDE LA COPPIA OLGA GOREAS E JACE LASEK IN UN VIAGGIO IMMAGINIFICO MOLTO ANNI 70, STRACOLMO DI SUGGESTIONI CHE VANNO DALLO SPACE ROCK DI ALAN PARSONS PROJECT AI CLASSICI E.L.O., DA ARMONIE BEACH BOYS O MEGLIO DENNIS WILSON FINO ALL’ACID ROCK E PSYCH DEI LORO NUMI TUTELARI LED ZEPPELIN, LAMBENDO POI CLASSICI TERRITORI SHOEGAZE/DREAMPOP INGLESI, E RICHIAMANDO IN ALCUNI EPISODI I LOW. (SENTIRE ASCOLTARE MARZO, VOTO 6.5)

SIAMO DI FRONTE AL RITORNO AD UN SUONO METALLICO , UN DUBSTEP IN NOIR URBANO E CINEMATICO CH PENETRA IN ANTRI SCURI, CHE MUOVE VISCHIOSO IN SUPERFICIE, CHE RIBOLLE DI NUOVO. RISALTANO IN PARTICOLARE LE PARTITURE CLASSICHE NELLA STESURA DI ARCHI E NELL’UNIONE CON DRONES E SUB-BASS, A RACCONTARE DI UN’ANIMA ELETTROACUSTICHE CHE EMERGE DAL REMIX SULLA SUITE FOR PIANO & ELCTRONICS DI JOHN RICHARDS COME NELLA RIELABORAZIONE DI STRING QUARTET NO.2 D PROKIOFIEV. ALTA SCUOLA
(DISCO DEL MESE BLOW UP APRILE VOTO 8)

CLOUD SEED È UNA SORTA DI TESTAMENTO DEI VEX’D COSÌ COME LI CONOSCEVAMO , VISTO CHE JAMIE E ROLY HANNO DECISO DI SEPARARE LE STRADE ARTISTICHE. SI TRATTA INFATTI DI UNA RACCOLTA D’ARCHIVIO DI QUANTO I DUE NON AVEVANAO ANCORA MESSO IN CIRCOLAZIONE. GRANDISSIMO MATERIALE, ALL’ALTEZZA DI DEGENRATE, CIOE’ UNO DEI DISCHI MIGLIORI DELL’ULTIMO LUSTRO (MUCCHIO MAGGIO)

COPERTINA SU THE WIRE APRILE!
GLI EXCEPTER INVENTANO UN PERCORSO A RITROSO VERSO LE IMPROVVISAZIONI VERBOSE,  I FREAK OUT. E IL BELLO È CHE TANTO PIÙ SI SBRACANO TANTO PIÙ IL GIOCO È GUSTOSO: I 27 MINUTI CIRCA DI OG – CON DRUM MACHINE QUASI AUTOBHAN E SYNTH TIMIDI MA FICCANTI – SOMIGLIANO A UNA SEDUTA  DI AUTOCOSCIENZA SOTTO XANAX PER NON DIRE DELLA TITLE TRACK CHE È  33 MINUTI DI SFARFALLIO DA CORRIERI COSMICI UN PO’ SCIMMIESCHI O DELLA SEDUZIONE LUNARE DI THE OPEN WELL CHE BELLO. (BLOW P MARZO, VOTO 7/8)

SONO DIECI ANNI CHE I SIGHTINGS INDAGANO GLI ANFRATTI PIU’ RECONDITI DI QUELLO CHE AI TEMPI CONOSCEMMO COME ROCK. LA FORMAZIONE DI MARK MORGAN, JOHN LOCKIE E RICHARD HOFFMAN ALTRO NON SAREBBE CHE IL PIU’ CLASSICO DEI POWER TRIO: UN CHITARRA-BASSO-BATTERIA (PIU’ VOCE) AL SERVIZIO DI UNSUONO RUVIDO, ELETTRICO E CERTO RUMOROSO, MA NONDIMENO COI PIEDI BEN SALDI NELLA TRADIZIONE. CITY OF STRAW E’ L’ENNESIMO TRAGUARDO DI UN GRUPPO CHE, A OGNI DISCO, NON SMETTE DI MANIFESTARSI PER QUELLO CHE E’: ESSENZIALE, E NULL’ALTRO
(DISCO DEL MESE WAVES BLOW UP APRILE, VOTO 8)

FORGIATO A MANI NUDE NELLA RUGGINE E NEL BATTITO IRREGOLARE DEI PISTONI, CITY OF STRAW E’ IL DISCO PIU’ RABBIOSO E FISICO PUBBLICATO FINORA DAI SIGHTINGS. LA VERA RIVELAZIONE A QUESTO GIRO PERO’ SONO LE SCARICHE DI SACCHARINE TRAPS E SKY ABOVE, MUD BELOVE, UN RINGHIO LUNGO 4 MINUTI IN GRADO DI PIANTARE CREPE NEL TERRENO (RUMORE APRILE, VOTO 8)

LA CAVALCATA DI SACCHARINE TRAPS CI MOSTRA L’UNICA VARIANTE ALL’UGOLA MONOLITICA DI MARK MORGAN, QUI RIMPIAZZATA DA UN DECLAMATORIO NOISE-CORE STRINDENTISSIMO. EPPURE QUESTA STESSA TRACCIA METTE IN GRANDISSIMA EVIDENZA LA CENTRALITÀ DELLA CHITARRA, CHE A LIVELLO DI RICONOSCIBILITÀ FIGURATIVA EMERGE IN TUTTI I PEZZI COME APPIGLIO QUASI SALVIFICO, TIMBRICAMENTE SOLIDO. UNA CERTEZZA PER L’ASCOLTATORE, CHE TIENE ANCORA LA SCENA ANCORATA A SÉ, TRACCIANDO UN LUNGO DILATATISSIMO SOLO, IN WE ALL AMPLIFY, COSÌ COME BATTENDO CONTINUE STAFFILATE SUL TESSUTO INDUSTRIALE DI HUSH. LA TITLE-TRACK È - ANCORA - UN INCEPPO CONTINUO TRA UNA RHYTHM BOX ROTTA E UNA CHITARRA CON APERTURE QUASI COSMO-NOISE. (SENTIRE ASCOLTARE APRILE, VOTO 6.6)

PER GLI AMANTI DEL PIU TRADIZIONALE STILE AMERICANA DI MARCA SIXTIES, L ALBUM DI EMIT BLOCH E DAVVERO UNA MANNA DAL CIELO, UN COMPENDIO DI RIFERIMENTI AL PIU AUTENTICO STILE RURALE. ECHI DEL DYLAN DI HIGHWAY 61 SERPEGGIANO ALL INTERNO DELL OPERA, CONFERENDO UN SAPORE INEQUIVOCABILE AL DISCO.

ARMATO DI UNA LOGORREA DEGNA DEL PRIMO BOB DYLAN , QUALCHE TRACCIA DI HANK WILLIAMS NEL DNA E TESTI CHE PARLANO DI AMORI QUOTIDIANI USANDO LENTI DISTORTE E PARADOSSALI OPPURE FANNO VENIRE IN MENTE CERTE TROVATE ALLA STEPHEN MERRITT , IL FOLK SINGER SFOGGIA TUTTE LE SUE DOTI NOTEVOLI DI ENTERTAINER (MUCCHIO MAGGIO, 3 STELLE)

TORNA CON IL SUO LAVORO PIÙ EPICO ED AMBIZIOSO IL QUINTETTO AMERICANO DEI RED SPAROWES. SUPERGRUPPO CON GREG BURNS(HALIFAX PIER) - BASSO, PEDAL STEEL - ANDY ARAHOOD(ANGEL HAIR) - CHITARRA, PIANO ELETTRICO, SINTETIZZATORE - BRYANT CLIFFORD MEYER(CHITARRISTA ANCHE DEGLI ISIS) - CHITARRA, PIANO ELETTRICO, SINTETIZZATORE - EMMA RUTH RUNDLE(THE NOCTURNES) – CHITARRA – E DAVID CLIFFORD(PLEASURE FOREVER) - BATTERIA, PERCUSSIONI – DA ANNI SI SONO AFFERMATI CON UN SOUND CHE È LA SUMMA DELLE PIÙ OSCURE VISIONI ROCK CONTEMPORANEE.L’ENNESIMA CAVALCATA STRUMENTALE SUI SENTIERI DEL PIÙ RADICALE POST-ROCK, CHE FINISCE CON L’IMPARENTARSI AL GOTH, AL MATH-ROCK ED A CERTE INFLUENZE FOLK APOCALITTICHE. SI POTREBBE PENSARE AI RED SPAROWES COME ALLA RISPOSTA VIBRANTE E METALLICA AL SOUND AMERICANA, TANTA L’ENFASI CON CUI I NOSTRI SI PROIETTANO TRA LE PIEGHE DI "THE FEAR IS EXCRUCIATING, BUT THEREIN LIES THE ANSWER." OGNI SINGOLA COMPOSIZIONE CONTIENE SEGNI EVIDENTI DI UNA CALIBRATA RICERCA ARMONICA, DOVE I TEMI CENTRALI SI ALTERNANO A RIFFS MOZZAFIATO, UN CONTINUO SALISCENDI EMOTIVO.
MEGLIO DI LORO NEGLI ULTIMI ANNI AVEVANO FATTO SOLO GLI EARTH..

Reformed Faction è il progetto di Robin Storey & Mark Spybey, due artisti seminali nella scena ambient / esoterica e fondatori di progetti come Rapoon / Zoviet France.
"until..." è un album di decisa matrice dark ambient costruito attorno a una visione astratta d'improvvisazione raggiungendo una ricerca sonora di altissimo livello che è sempre stata la caratteristica dei due musicisti.

Trama afonA è il progetto visivo di Lorenzo Scacchia (Roma, 1977), un complesso lavoro che vuole trasmettere le sensazioni di ciò che si
percepisce  visivamente nel buio e si sente attraverso il silenzio (assordante)...Questo album costituisce la prima versione ufficiale dell'artista e racchiude una raccolta di brani composti tra il 2005 e il 2008 (presentata in ordine cronologico inverso). Alcune delle tracce sono una raccolta di vari singoli usati per mostre fotografiche. Altre ancora sono ispirate dal grande maestro dell'assurdo siderale H. P. Lovecraft..

Superata la prima decade sulle scene, tornano a farsi sentire con un nuovo lavoro le Cleopatras, band surf/garage toscana tutta al femminile.
A differenza dei primi due 7", il suono della band pur mantenendo connotati garage/surf , ha abbracciato anche sonorità del primo punk 77 californiano facendo tornare alla mente gruppi come Avengers, Crime e i primi Nuns, il tutto ben miscelato e con l'aggiunta di intriganti e taglienti controcanti a supporto della voce principale. La line-up: Camilla (drums and shouts), Rossana (electric guitar and voice), Alice (electric bass), Elisa (voice and cembalo), Marta (guitar and voice)