STRUMENTALE, DELICATO, UMORALE, ESCE PER LA FACTORY NEL 1979 E GODE DELLA PRODUZIONE E DEL LAVORO AI SINTETIZZATORI DI MARTIN HANNETT.(ARTICOLO ESTESO CON RECENSIONE BOXATA SU JAM DI APRILE)

THE RETURN OF THE DURUTTI COLUMN, NELLA MITOLOGIA HANNETT, E’ TRA I DISCHI IN CUI MEGLIO TROVANO APPLICAZIONE LE METODOLOGIE DELL’ILLUMINATO DITTATORE MANCUNIANO. PARADIGMATICA REQUIEM FOR A FATHER, CON EPISODI COMUNQUE DI TOTALE PERDIZIONE ROMANTICA COME SKETCH FOR SUMMER, CONDUCT, SKETCH FOR WINTER, IN D. (RECENSIONI BOXATA SU BLOW UP APRILE)

PUBBLICATO NELL’OTTOBRE DEL 1979 DA UNA FACTORY CHE AVEVA DA POCO INAUGURATO IL SUO PERCORSO DISCOGRAFICO, IL DEBUTTO DELLA CREATURA DI VINI REILLY, PUR MUSICALMENTE INAFFERRABILE E CATALOGABILE A FATICA, PARLAVA LO STESSO LINGUAGGIO DI COLOSSAL YOUTH DEGLI YOUNG MARBLE GIANTS E DI MOLTO ALTRO COEVO POST-PUNK: TRA LE SUE NOTE COVAVANO UN SENSO DI NON-FINITEZZA E UNA VULNERABILITA’ CHE VENIVANO VISSUTI CON L’ORGOGLIO CHE PUO’ AVERE CHI INDIOSSA UN’ARMATURA INVINCIBILE.(RECENSIONI BOXATE SU MUCCHIO APRILE)

IL SUO STILE E’ MAGISTRALE NELL’INCORPORARE INFLUENZE JAZZ E FOLK ANCHE NEGLI EPISODI PIU’ ATIPICI, COME LA SPLENDIDA KATHERINE CON LE SUE VENATURE BLUESY O NEL BREVE INTERLUDIO UN PO’ DOORSIANO DI BEGINNING, CHE CONTRIBUISCONO A FARE DI QUEST’ALBUM UN LAVORO DAVVERO SEMINALE NELLA STORIA DELLA MUSICA BRITANNICA DEL SECOLO SCORSO (RUMORE APRILE)

THE RETURN OF THE DURUTTI COLUMN (1980) E’ IL MANIFESTO DI UNA RIVOLUZIONE GENTILE  FATTA DI BOZZETTI MINIMALI DI CHITARRA AMBIENT FILIGRANATA, CON UN SOSTEGNO DI RITMI SCARNI E MECCANICI, INCANTESIMI CATTURATI IN UN’AMPOLLA DAL PRODUTTORE DEI JOY DIVISION, MARTIN HANNETT.(RECENSIONI BOXATE SU ROCKERILLA APRILE)

UN DISCO MENO ESTEMPORANEO E PER CERTI VERSI PIU’A  FUOCO, CON LA PRESENZA COSTANTE DI UN BATTERISTA, BRUCE MITCHELL, LA COMPARSA IN UN PAIO DI BRANI (LA SPLENDIDA NEVER KNOWN IN PARTICOLARE) DELLA VOCE APPROPRIATAMENTE ESILE DI REILLY E GEOMETRIE STRUMENTALI DAGLI INTRECCI ANCORA PIU’ MILLIMETRICI, A LAMBIRE DA UN LATO IL ROCK E DALL’ALTRO LA MUSICA DA CAMERA (RECENSIONR BOXATA SU MUCCHIO APRILE)

LC E’ FINALMENTE IL DISCO CHE REILLY VOLEVA, CON SPLENDIDI ACQUERELLI COME PORTRAIT FOR FRAZIER ED IRIDESCENTI, INCONTENIBILI, DICHIARAZIONI D'AMORE, JACQUELINE, MA ANCHE TRACCE IN CUI OSA IL SUO PECULIARE CANTATO, NELLE DUE SKETCH FOR DAWN, POSTE IN APERTURA E CHIUSURA DELLA PRIMA FACCIATA, NEVER KNOWN E SOPRATTUTTO L’IMMENSA THE MISISNG BOY (RECENSIONI BOXATA SU BLOW UP APRILE)

NEL SECONDO ALBUM (1981) VINI REILLY AMPLIA LA FORMAZIONE COINVOLGENDO IL BATTERISTA BRUCE MITCHELL. THE MISSING BOY E’ DEDICATA A IAN CURTIS DEI CONCITTADINI JOY DIVISION (ARTICOLO ESTESO CON RECENSIONE BOXATE SU JAM DI APRILE)

IL PIU’ RIFINITO LC IMMETTE NELLA MISCELA PARTI VOCALI CHE ANTICIPANO L’ESTETICA SLOWCORE E INTERVENTI DI PIANOFORTE DELLO STESSO REILLY, ATTIVANDO AL CONTEMPO UNA COLLABORAZIONE CON IL BATTERISTA BRUCE MITCHELL (RECENSIONI BOXATE SU ROCKERILLA APRILE)

…MONUMENT E’ UNO DEI CAPOLAVORI ASSOLUTI DI SOUND, BALLAD SONTUOSA NEL SUO PREVEDIBILISSIMO CRESCENDO E WHERE THE LOVE IS CHE NON MANCA DI QUELL’EPICA RITROSA CHE AVEVA RESO MEMORABILI  I DISCHI PRECEDENTI (RECENSIONE BOXATA SU BLOW UP APRILE)

…CANZONI COME PARTY OF THE MIND, MONUMENT, WHERE THE LOVE IS E CALLING THE NEW TUNE NASCONO DALLO STESSO CEPPO. E SE CERTI ESPERIMENTI CON PIANOFORTE E DRUM MACHINE RISULTANO VAGAMENTE FUORVIANTI, L’INTENSITA’ RESTA IMMUTATA (MUCCHIO APRILE)

UN ELLEPI TRISTE, MONUMENT, MALINCONICO, WE COULD GO FAR, DISCONTINUO, IPNOTICO, GLASS AND SMOKE, CON ACCENNI DI POP ELETTRONICO, CALLING THE NEW TUNE, STRUGGENTE E CONTRADDITTORIO, PERFETTA RAPPRESENTAZIONE DEL GRUPPO CHE ALLA TERZA PROVA FACEVA I CONTI CON LA REALTÀ DI UN SUCCESSO RISTRETTO E DI UNA MUSICA CHE SI MUOVEVA TRA RITMI PUNK, RED PAINT E TESTI DECADENTI, CON QUELLA PUNTA DI PSICHEDELIA CHE NON GUASTAVA (ROLLING STONE ONLINE, 3 STELLE)

DENTRO C’E’ PARTY OF THE MIND, UNA CANZONE CHE SPAZZA VIA OGNI PENSIERO CON LA TASTIERA CHE A MARTELLO DOPPIA LA CHITARRA, POI MONUMENT UNO DI QUEI LENTI CHE PUOI SOLO CHIUDERE GLI OCCHI E  TRATTENERE IL RESPIRO E CALLING THE NEW TUNE LA RICHIESTA D’AIUTO UN ATTIMO PRIMA DELLA FINE DESTINATA AD ARRIVARE PRESTO (RUMORE APRILE)

…L’AFFLATO LIRICO CHE ALL FALL DOWN PROMANA DAL PRIMO ALL’ULTIMO ACCORDO CONTIENE UN ELEMENTO DI FORZA DRAMMATURGICA LA CUI PROFONDITA’ E’ PARAGONABILER SOLO AL GENIO DEI JOY DIVISION, PERVASO DI UNO SPLEEN UMANISTICO-ESISTENZIALE CHE ATTIENE ALLE ISTANZE DELL’EROE ROMANTICO INCARNATE DALL’IMMAGINIFICO BORLAND (ROCKERILLA APRILE)

…E’ IL FUNK DI JAMES BROWN E GLI UMORI DI MUSCLE SHOALS CHE INNERVANO I SOLCHI DI LET’S TALK IT OVER; CHITARRE CHE COLANO WAH COME FOSSE GRASSO FUSO E FIATI CHE DEVONO PIU’ DI QUALCOSA AI MEMPHIS HORNS. PER NON DIRE DI UNA VOCE CHE GIA’ TRASUDAVA MERAVIGLIOSAMENTE POLVERE E DOLORE IN UGUAL MISURA (MUCCHIO APRILE)

DAL SUO PERSONALE HIT SHE’S A LOVEMAKER A FUNKY SCREW E THE BULL IS COMING, QUI SI GUSTANO AUTENTICHE GHIOTTONERIE FUNK VINTAGE (ROCKERILLA APRILE)