L' UNDICESIMO ALBUM UFFICIALE DELLA BAND ANGLO-FRANCESE, SPOSTA L' ATTENZIONE SUGLI ASPETTI PIU' DARK DEL LORO SONGWRITING, TORNANDO AD INTRODURRE GRANDI DOSI DI MUSICA ELETTRONICA NEL CONTESTO DELLE COMPOSIZIONI. UN DISCO DI STRAORDINARIA PROFONDITA' CHE DICE DELLA GRANDE ISPIRAZIONE DEL MAITRE A PENSER GLEN JOHNSON, CONSIDERATO DA MOLTI COME IL VERO EREDE DELLA TRADIZIONE MUSICALE INGLESE DEI PRIMI EIGHTIES, QUELLA CHE DAL CASA FACTORY ARRIVA A TOCCARE LE VETTE CREATIVE DELLA 4AD. E NON E' UN CASO CHE TRA LE PIEGHE DI QUESTO SUONO POSSIATE SCORGERE ELEMENTI DI DEAD CAN DANCE O FANTASMI MANCUNIANI. UN PICCOLO CAST ORCHESTRALE NON FA ALTRO POI CHE RENDERE ANCOR PIU' MELODIOSO E DRAMMATICO IL LORO SUONO, ANCORA UNA VOLTA AVVINCENTE E ROMANTICO.

ARTICOLO DI 4 PAGINE SU ROCKERILLA MAGGIO

OBLIQUE LINEE DI SYNTH ANALOGICI, TENEBROSE SOSPENSIONI PERCUSSIVE E TIEPIDE MELODIE ACUSTICHE SONO SUPPORTATE DA UNA SEZIONE D’ARCHI E FIATI CHE, TANTO NELLE BALLATE PIU’ FLUIDE QUANTO NEI MARZIALI PASSAGGI ELETTRONICI, ACCENTUA L’AMPIEZZA DELLE CATTEDRALI SONORE NELLE QUALI SEMBRANO RISUONARE BRANI CHE PUNTANO PIU’ SULL’ATMOSFERA CHE NON SULL’IMMEDIATEZZA D’IMPATTO
(RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA MAGGIO)

LEADER DELLA LEGGENDARIA FORMAZIONE SOUL POP DI GLASGOW THE BLUE NILE, LO SCOZZESE PAUL BUCHANAN E' QUI ALL'ESORDIO SOLISTA, DOPO UNA CARRIERA ECCELSA CORONATA DA ALMENO UN ALBUM CAPOLAVORO COME 'HATS'. NEL RISPETTO DELLA FORMA CANZONE - I BRANI NON SFONDANO MAI IL TETTO DEI 3 MINUTI - UN ALBUM CHE HA IL POTERE DI EMOZIONARCI CON IL SOLO BINOMIO PIANO/VOCE.

MOOD E PORTAMENTO SONO QUELLI AMATI, MA A DIFFERENZA DEI DISCHI DEI BLUE NILE, SEMPRE IN EQUILIBRIO TRA VELLUTATI NUMERI ATMOSFERICI E PEZZI DECLINATI SU UN IDEALE RITMICO CHE DIREMMO SOUL, "MID AIR" PORTA TUTTO ALL’OSSO, IN UNA SERIE DI CANZONI ESSENZIALI E TREMANTI (RECENSIONE BOXATA SU BLOW UP GIUGNO)

PAUL BUCHANAN AVEVA PROBABILMENTE BISOGNO DI REALIZZARE UN DISCO NEL QUALE POTERSI CONFRONTARE CON IL SILENZIO. IL CINQUANTASEINNE ARTISTA SCOZZESE HA COMPIUTO QUESTA SCELTA, ADAGIANDOSI NEL SOLCO  DI UNA TRADIZIONE CHE LO ACCOMUNA AD ALTRI GRANDI EREMITI DELL’ARTIGIANATO POP BRITANNICO, COME L’ULTIMA KATE BUSH O DAVID SYLVIAN. O COME MARK HOLLIS NEL POST TALK TALK. "MID AIR" E’ UNA SPLENDIDA DICHIARAZIONE DI NON CONFORMITA’ E DI INSCALFIBILE COERENZA NEI CONFRONTI DI SE’ STESSI (MUCCHIO GIUGNO, 3 STELLE)

UN ROMANTICISMO MINIMALE QUANTO COINVOLGENTE E COMMOVENTE PERVADE OGNI NOTA CANTATA DA QUESTO STRAORDINARIO ED ELEGANTE SOUL SINGER. CI HA FATTO ASPETTARE A LUNGO, IL GRANDE PAUL BUCHANAN, MA NE VALEVA ASSOLUTAMENTE LA PENA
(RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA GIUGNO)

GOODFELLAS
8033706217177
GF2716CD
CD 9,00

A FRATELLI GALLAGHER IN LITE, RISCHIAMO DI TROVARE NEI ROMANI I MOSTRI UNA SODDISFACENTE VIA ITALIANA AGLI OASIS: IL QUARTETTO PRENDE LE MOSSE DALLA STESSA SFACCIATA ATTITUDINE R&R, MA AGGIUNGE ELEMENTI ULTERIORI CON INCURSIONI TRA REGGAE E SKA…
(ROLLING STONE GIUGNO, 3 STELLE)

…LA GENTE MUORE DI FAME DISPENSA A PIENE MANI UN R’N’R GRINTOSO E MELODICO IN CUI PUNK, BRITPOP E REGGAE/SKA SI AVVICENDANO E INTRECCIANO IN MODO SEMPRE EFFICACE E TRASCINANTE (MUCCHIO, GIUGNO)

IL ROCK METROPOLITANO DE I MOSTRI, ARTICOLO E STREAMING SU ROLLING STONE ON LINE

(http://www.rollingstonemagazine.it/musica/notizie/streaming-party-il-rock-metropolitano-de-i-mostri/52376)

http://www.rollingstonemagazine.it/musica/streaming/La-gente-muore-di-fame/52425

UN SARCASMO TAGLIENTE, MA ALLO STESSO TEMPO UMORISTICO, CHE RACCONTA IL NOSTRO PAESE: LA CONTRAPPOSIZIONE TRA CHI LAVORA E SUDA, E CHI NON FA NIENTE E "BUTTA I SOLDI AL VENTO". MOLTO CARINE LE CANZONI "CENTO LAME", "NOI NON FACCIAMO NIENTE", "CAMILLA" E "PIAZZA TRILUSSA"CHE CI RACCONTANO ANCHE PARTICOLARI DI ROMA CON UN SOTTOFONDO MUSICALE ENERGICO CHE AL PRIMO ASCOLTO TI ENTRA NELLA TESTA. (ONDALTERNATIVA MAGGIO)

ASCOLTARE LA GENTE MUORE DI FAME È UN’ESPERIENZA DA GIOCO DI RUOLO. IN QUESTO ALBUM CI ENTRI DENTRO FISICAMENTE SENZA PASSARE PER NESSUNA ANTICAMERA. LETTERALMENTE: ROMA TI SALTA ADDOSSO. (FREAK OUT ON LINE, MAGGIO)

“A stare bene” è il nuovo album di due nomi storici del regga italiano: MarkOne - già mc della storica formazione pistoiese Bomba Bomba - e Il Generale, il “veterano vibrante” dello stile fiorentino. I due si alternano sulle version prodotte dal noto DJ e produttore di Ferrara DJ Afghan secondo un formato ben collaudato in Giamaica ma piuttosto inedito in Italia, il cosiddetto showcase. Ognuno dei due interpreti fornisce la propria interpretazione di uno strumentale prodotto da Afghan, caratterizzandolo con le proprie liriche ed il proprio stile personale. Nei 15 brani di “A stare bene” si va dal reggae roots al ragga passando per sonorità più urban e concludere con un tributo alla dub music. Un lavoro versatile, vario ma sempre potente, che oltre ai due cantanti toscani vede il contributo dei featuring di Nico Royale, la Virgin, I'Cerchioni, Papa Massi e Alien Dee.

NOHAYBANDATRIO E' UN CONCENTRATO ESUBERANTE DELLE DIVERSE INFLUENZE DEI 3 MUSICISTI: SI SPAZIA DAL POST ROCK AL FUNKY PASSANDO PER IL MATH ROCK, DAL RUMORISMO AL JAZZ, DALL_HARDCORE AL PROG SENZA MAI PERDERE DI VISTA L'ELEMENTO ARMONICO. A CONDIRE IL TUTTO L'USO SIMULTANEO DI BATTERIA E PERCUSSIONI, DI BASSO E CHITARRA, DI SAX E LIVE ELECTRONICS, E LA LETTURA RASVERSALE DEL SUONO, DEL TUTTO PECULIARE, CHE LA RENDE UN'ESPERIENZA IMPERDIBILE.

OSPITI FRANCESCO BEARZATTI, GIOVANNI FALZONE, MASSIMO PUPILLO(ZU) ENRICO GABRIELLI(CALIBRO 35)

TRACK BY TRACK BABYLON RADIO 2, DOMENICA 3 GIUGNO

AL MEGLIO SONO I PET SHOP BOYS IN GRAN LUSTRO. E HANNO TOCCHI DANCE-WAVE ALLA NEW ORDER. PIACERE PURO, EPICO E AVVOLGENTE (ROLLING STONE GIUGNO, 4 STELLE)

MANTENENDOSI SU SONORITA’ ETEREE MA ALLO STESSO TEMPO BEN SCANDITE DALLE PERCUSSIONI I BEAR IN HEAVEN MOSTRANO IL LORO LATO PIU’ AMMICCANTE, ATTUALIZZANDO LE PASSIONI MUSICALI DELLA LORO ADOLESCENZA E ARRICCHENDOLE CON ELEMENTI DI DOCILE PSICHEDELIA (ROCKERILLA GIUGNO)

LA GRANDE VERITA’ E’ CHE DA RED BLOOM OF THE BOOM I BEAR IN HEAVEN PUBBLICANO UN CAPOLAVORO DIETRO L’ALTRO. PERCHE’ QUI E’ ANCORA PIU’ AVVENTUROSA E LUCIDA LA FOLLIA IMPEIGATA NELL’ASSOCIARE INGREDIENTI DISPARATI: UN TOCCO DI DREAM POP, UN TOCCO DI LO-FI, UN RIFERIMENTO KRAUT, UNA REMINISCENZA CANTERBURY, UN GIOCO DI CITAZIONI TASTIERISTICHE EIGHTIES, PIU’ UNA SERIE DI ELEMENTI TALMENTE IMPREVEDIBILI, E GIOCATI CON TALE INTELLIGENZA E IRONIA, CHE C’E’ DAVVERO DA PERDERCI LA TESTA
(RECENSIONE BOXATA SU BLOW UP MAGGIO)

C’È ATTENZIONE MINUZIOSA ALL’INTERCONNESSIONE FRA I BRANI PERCHÈ È PROGETTO COESO E ASCOLTO BEN PIÙ FUNZIONALE SE D’INSIEME, RICORDANDO IN QUESTO IL COLOSSO DI M83 HURRY UP, WE’RE DREAMING, SEPPUR CON MENO INTENZIONI D’EPICITÀ E UN OCCHIO IN PIÙ ALL’ATTITUDINE DANCEY. E LE STANDOUT-TRACKS NON MANCANO: IDLE HEART È UN TURBINANTE, PULSANTE, LUMINOSO PEZZO ELETTRO-ROCK, WORLD OF FREAKOUT VIRA SULLA PSICHEDELIA E LE STRAVAGANZE DEGLI ANIMAL COLLECTIVE, SPACE REMAINS ESPONE UNA GAMMA DI PERCUSSIONI TRIBALI SOMMERSE DA ELETTRONICA COSMICA ED INSTABILE. (SENTIRE ASCOLTARE MAGGIO, VOTO 7)

APPAIONO NELLA MENTE I NEW ORDER O I PET SHOP BOYS, ALFIERI DEI SYNTH CHE VENGONO RILETTI CON L'ATTUALE VIVACITÀ ELETTRO-DANCE-POP DI NEON INDIAN E FRIENDLY FIRES, MA AGGIUNGENDOCI ANCHE DRONE MAESTOSI DI SCUOLA TANGERINE DREAM. UNA VOLTA CHE CANZONI, COME L'APERTURA "IDLE HEART", LA CARISMATICA "WORLD OF FREAKOUT" O LA BRILLANTE "THE REFLECTION OF YOU", ENTRANO IN CIRCOLO, C'È POCO DA FARE, SE NE RIMANE TOTALMENTE ASSUEFATTI. (ONDA ROCK MAGGIO, VOTO 7,5)

COLORATO E ARIOSO, STRATIFICATO, DANZABILE, PSICHEDELICO E FUTURISTICO, MA CON RETROGUSTO ROMANTICO, HA NEI SINTETIZZATORI E NELLA VOCE DI JOHN PHILPOT, CHE EVOCA I PET SHOP BOYS, IL SUO PUNTO DI FORZA (RUMORE APRILE, VOTO 8)

IN TOUR INITALIA :

06/06/2012 - Torino -  Spazio 211 
07/06/2012 - Roma - Circolo degli Artisti
08/06/2012 - Marina di Ravenna -  Hana-bi