PLANET MU
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12" 7,00

AUFHEBEN E’ UN ALBUM MENO DISPERSIVO DELLE ULTIME PROVE, MA CHE FINISCE PER RAPPRESENTARE INVOLONTARIAMENTE UNA SORTA DI SUMMA PERFETTA: TROVIAMO COSI’ SIA LE CITAZIONI COLTISSIME, TANTO NEI TITOLI QUANTO NELLE MELODIE, CHE LE ATMOSFERE MALINCONIOCO-PSICHEDELICHE CHE NE HANNO SEMPRE CARATTERIZZATO L’OSSATURA MUSICALE (SUONO GIUGNO)

ALL’ANTITESI DI ‘WHO KILLED SGT. PEPPER?’ SEGUE LA SINTESI DI UN ALBUM CHE INGLOBA LA SUA VENTENNALE DISAMINA DEI 60'S AMERICANI, INFIORESCENZE MEDIORIENTALI (PER LO PIU’ VIRATE ALL’ACUSTICO) E SUGGESTIONI MITTLEEUROPEE COME PORTE SPALANCATE VERSO L’ORIENTE (RUMORE MAGGIO, VOTO 8)

IL TERMINE ‘AUFHEBEN’ USATO PER CONTRASSEGNARE IL DISCO NON A CASO HA A CHE FARE COL SIGNIFICATO DI TRASCENDENZA E LA RISPOSTA OVVIAMENTE HA UN PROFUMO INCONFONDIBILEMNTE PSICHEDELICO. CHE POGGIA SU ELEMENTI ETNICI – MEDIORIENTALI IN PANIC IN BABYLON O QUELLI SPERIMENTATISSIMI RAGA IN PEZZI COME FACE DOWN ON THE MOON E STAIRWAY TO THE BEST PARTY – MA ANCHE SU ARRANGIAMENTI DILATATI, QUASI ORCHESTRALI, SUBLIMATI D A SUONI DI FLAUTO E VIBRAFONO O DA TAPPETI IN LOOP (BLOW UP MAGGIO)

LA SENSAZIONE PREVALENTE NON E’ PERO’ QUELLA DELLA RIEVOCAZIONE NOSTALGICA, MA PIUTTOSTO DI UN RECUPERO DELLO SPIRITO E DEGLI INTENTI SOTTOSTANTI UN CERTO MODO DI FAR MUSICA: LO DIMOSTRA APPIENO UNA TRACCIA COME FACE DOWN ON THE MOON, FREMENTE COMUNIONE DI KRAUT MISTICO, PSICHEDELIA ACIDA E POST-ROCK DI ULTIMA GENERAZIONE. UN DISCO CARICO DUI BUONE VIBRAZIONI FIN DALLE PRIME BATTUTE, TANTO PIU’ EMOZIONANTE QUANTO PIU’ INATTESO. (RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA MAGGIO)

L’ORIZZONTE DI UNA METAMORFOSI IN SENSO POSITIVO SI LASCIA PERO’ INTRAVEDERE, AD ESEMPIO, NEL POP CRISTALLINO DI I WANNA HOLD YOUR OTHER HAND O IN QUELLO NOIR DI STAIRWAY TO THE BEST PARTY. OVVERO: NELLA RINNOVATA OSSESSIONE DI NEWCOMBE PER I SIXTIES BRITANNICI (MUCCHIO MAGGIO, 3 STELLE)

UN PASSO IN AVANTI, AUFHEBEN, E PURE ABBASTANZA DECISO, VERSO DIMENSIONI ALTRE, CON QUALCHE DUBBIO E MOLTE CERTEZZE. NULLA DI CUI STUPIRSI SE DI MEZZO C’È LA FLUTTUANTE CONGREGA GUIDATA DA NEWCOMBE, SEMPRE PIÙ INTENTO A RILEGGERE A MODO SUO 40 ANNI DI ROCK. (SENTIRE ASCOLTARE, VOTO 7)

ANTON NEWCOMBE METTE IN GIOCO TUTTA LA SUA ABILITÀ DI CREATORE DI SUONI NELL'INCONSISTENTE PATCHWORK LIRICO DI "ILLUMINOMI", TRASFORMANDOLO IN UN'ELEGANTE INEZIA POP POST-JOY DIVISION, E ATTENUA IL BRIO FANCIULLESCO DI "WAKING UP TO HAND GRENADES" PER RIEQUILIBRARE CON IRONIA E IMPERTURBABILITÀ IL FLUSSO SONORO DELL'ALBUM, CHE AD OGNI RIASCOLTO APPARE SEMPRE PIÙ COMPATTO E INTRIGANTE, DANDO UN SENSO AL NON-SENSE MUSICALE DI QUESTA NUOVA AVVENTURA PSYCHO-ROCK. NEWCOMBE RESTA SENZA ALCUN DUBBIO L'ANTI-EROE DELLA MUSICA COLTA. (ONDA ROCK, VOTO 7.5)
DAL VIVO
19/06/2012 - Bologna -  Bolognetti on the rocks 

PROTETTA DAL PIU' FAMOSO SUFJAN TORNA CON IL SUO TERZO ALBUM DI SHANNON STEPHENS, LA FAMOSA PROVA DEL NOVE , COME SI CONVIENE A CHI FREQUENTA I TERRITORI INTRANSIGENTI DELLA MUSICA POP-ROCK....ALLA VOCE SI AFFACCIA ANCHE BONNIE PRINCE BILLY (L' ALTRO OSPITE DEL DISCO E' DM STITH) - . PULL IT TOGETHER E' IL DISCO PIU' ACCESSIBILE DELLA STEPHENS, CHE INSEGUE UN FILO ROSSO CHE DA JONI MITCHELL PORTA A VANESSA WILLIAMS,

…BEN SCRITTO E CAPACE DI UNIRE SUGGESTIONI CHE VANNO DAL FOLK ETEREO A BEI ROCK MID-TEMPO A SOUL/BLUES DEI GIORNI NOSTRI CON PARENTESI AUTUNNALI E DIMESSE. LA VOCE DELLA STEPHENS SI ADATTA BENE AI MUTEVOLI SCENARI DEL DISCO E SEGN I BRANI CON IL SUO TIMBRO CHIARO E SENZA FRONZOLI. (BLOW UP GIUGNO)

…UN DUETTO OLTRE L’EPICO ASSIEME A BONNIE PRINCE BILLY DELIMITA I CONFINI DI UN’OPERA FINALMENTE MATURA E INCANALATA NELLA TRADIZIONE DI UN’ARISTROCRAZIA LA CUI REGINA INDISCUSSA CONTINUA A RISPONDERE AL NOME DI JONI MITCHELL. (MUCCHIO GIUGNO, 4 STELLE)

INTERVISTA SU THE DISCREET PLACE 

"NEL SUONO DI SOUNDCARRALDO C’È LA VOGLIA DI PORTARE OVUNQUE, TRAMITE IL FORMATO DISCO, UNA MUSICA CHE COSTRINGE AD ASCOLTARE. LONTANO DALLE COORDINATE DEL CONSUMO IMMEDIATO E PER MOLTI VERSI AFFINE ALLE AVANGUARDIE DI FINE ‘900 (DA DARMSTADT AL FREE), LA MUSICA DI GABRIELE PANICO PROVOCA UNA VERTIGINE SONORA CHE CONTRASTA L’EVASIONE FUTILE E CERTO ACCADEMISMO PERENNEMENTE RETROATTIVO. NON ESISTE ALTRA MUSICA, SE NON QUELLA CHE COSTRINGE ALL’ASCOLTO. IL RESTO È INTRATTENIMENTO." (ADINOLFI)

IL BAGAGLIO E’ UNA BORSA CON DENTRO I LIBRI DI TESTO DEL CONSERVATORIO, MA CON SE’ PORTA ANCHE LAPTOP, TASTIERE, CAVI MIDI E, SOPRATTUTTO, L’IDEA DI SERVIRSI DEI CLASSICISIMI PER CREARNE DI NUOVI E DI PIU’ CONTEMPORANEI. MUSICA COLTA. LA DEFINIZIONE E’ QUESTA (RUMORE MAGGIO, VOTO 7) 

"EFFETTIVAMENTE “SOUNDCARRALDO” COSTRINGE L’ASCOLTATORE ALL’IMMERSIONE NEL SUONO PROIETTANDOLO INEVITABILMENTE VERSO LA SCOPERTA DI QUELLA QUARTA DIMENSIONE CHE EDGAR VARÈSE POSTULAVA COME NUOVO ELEMENTO FORMALE DELLA MUSICA (ELETTRONICA) GIÀ AGLI INIZI DEL SECOLO SCORSO" (THE DISCREET PLACE)

CARLOS CIPA E' UN MUSICISTA/COMPOSITORE RESIDENTE A MONACO DI BAVIERA IL SUO ALBUM DI DEBUTTO PER LA TEDESCA DENOVALI - THE MONARCH AND THE VICEROY - NON TRADISCE IN QUESTO CASO LE ASPETTATIVE, AVVICINANDOSI ALLE DINAMICHE DI CERTE PELLICOLE CONTEMPORANEE, MAGARI IN BIANCO E NERO. UNA MUSICA ADATTA AL GRANDE SCHERMO, CON TUTTE LE SOLLECITAZIONI DEL CASO E L'AFFLATO DI UN GIOVANE PIENAMENTE CALATO NEI PANNI DEL REGISTA MUSICALE. UN SAGGIO STRUMENTALE CHE RAPPRESENTA UN FLUSSO DI COSCIENZA, IMMAGINI SOVRAPPOSTE COME IN UN QUADRO ESISTENZIALE. THE MONARCH AND THE VICEROY E' UN DISCO CHE SI AVVICINA TANTO ALL' ESTETICA DEL CATALOGO ECM - PENSIAMO ALL' ISTITUZIONALIZZATO THE KOLN CONCERT DI KEITH JARRETT - QUANTO ALLA SENSIBILITA' DI UN GRUPPO COME RACHEL'S.

RECENSIONI IN ARRIVO!