SLEEPY SUN, SESTETTO CALIFORNIANO DALL’ACIDA VENA PSICHEDELICA , SUONA NELLO SPIRITO DELLA JAM INFINITA , COME SE WOODSTOCK FOSSE QUI E ORA (XL REPUBBLICA GIUGNO, VOTO 7.8)

ELETTRICO E ACUSTICO INSIEME, NIENTE TASTIERE MA IN COMPENSO UN’ARMONICA BLUESY CHE OGNI TANTO PUNTA LA TESTA COME NEL DUETTO CON LA SOLA BATTERIA IN DESERT GOLD (RECENSIONE BOXATA SU JAM DI GIUGNO)

QUESTO SECONDO DISCO DEGLI SLEEPY SUN E’ STATO GIA’ ANNOVERATO TRA I COLPI DI FULMINE DEL MESE PROIETTANDO IL GRUPPO VERSO UNA PROMETTENTE ASCESA E UNA SEMPRE MAGGIORE MATURITA’ COMPOSITIVA (RARO GIUGNO)

IL SUGGESTIVO GOSPEL FATTO DI FEEDBACK E RIMBOMBI ACID LOVE PROVA A DARE UN’AURA PIU’ SPERIMENTALE A UN DISCO CHE TENDE A CATTURARE IL SUO PUBBLICO CON I TRUCCHI PIU’ POPOLARI DI UN MAGNETISMO ROCK D’ALTRI TEMPI (BLOW UP GIUGNO, VOTO 6/7)

IL LORO SECONDO ALBUM E’ UN TRIONFO DI SUONI E LUCI CALIFORNIANE. UNA DANZA FOLK-PSICHEDELICA DI ABBAGLIANTE BELLEZZA E LEGGEREZZA. NEO-HIPPY? SI’, GRAZIE (ARTICOLO DI 3 PAGINE E RECENSIONE BOXATA – VOTO 9 – SU RUMORE MAGGIO)

RIFF GRANITICI E CHITARRE SATURE  FIN QUASI AL PUNTO DI ESPLODERE DANNO VITA A TRAVOLGENTI TEMPESTE ELETTRICHE PRONTE PERO’ DA UN ISTANTE ALL’ALTRO A CEDERE IL PASSO AD ACCOGLIENTI SCENARI BUCOLICI (MUCCHIO MAGGIO 3 STELLE)

TUTTO NEL MONDO DEGLI SLEEPY SUN RICORDA L’EPOCA D’ORO DEL ROCK: DALLA DIVISIONE STEREOFONICA DEGLI STRUMENTI  (LA PRIMA CHITARRA ELETTRICA  SU MARINA ENTRA SOLO SUL CANALE SINISTRO) ALL’APPROCCIO CHE CHIAMA IN CAUSA JEFFERSON AIRPLANE E QUICKSILVER MESSENGER SERVICE (ROCKERILLA MAGGIO/GIUGNO)

E’ PROPRIO NEL DNA DEGLI ISAN MISCHIARE I GENERI (TRA DI ESSI ANCHE PIUTTOSTO DISTANTI) PER OTTENERE UN SUONO UNICO CHE DA SEMPRE CONTRADDISTINGUE LE LORO PRODUZIONI; NEL 2010 RICORRONO A VECCHIE TASTIERE CASIO, SPERIMENTANDO CON LOOP DALLA PERFETTA GEOMETRIA (GRISETTE, 64 FIRE DAMAGE) , INCANTANDO PER IL TRAMITE DI UN MINIMALISMO CERTOSINO CHE PRENDE LE DISTANZE DALLA GENERAZIONE DEI LAPTOP  (THE AXLE) PER CONCENTRARSI SU MELODIE INCANTATE
(MUCCHIO LUGLIO/AGOSTO, 3 STELLE)

IL LORO E’  UN MIX DI MEMORIE NOSTALGICHE  DELL’ERA PIONIERISTICA DELL’ELETTRONICA APPLICATA AL POP (RAYMOND SCOTT, IL BBC RADIOPHONIC WORKSHOP, BRUCE HAACK, ETC.), DI STRUTTURE MELODICHE IPNOTICHE E REITERATIVE IN STILE KRAFTWERK RIVISITATE IN CHIAVE MODERNA E DI VISIONI  CONTEMPORANEE FRA CHILL OUT, POST ROCK, INTELLIGENT E CHI PIU’ NE HA PIU’ NE METTA.
(BLOW UP GIUGNO, VOTO 7)

ED È COSÌ CHE IL DUO INGLESE PIÙ AMATO DAL REGISTA PAOLO SORRENTINO (TRACCE DI QUELL’ALBUM PRESENTI SIA IN LE CONSEGUENZE DELL’AMORE CHE NE L’AMICO DI FAMIGLIA) CI CONSEGNA UN ALTRO PREZIOSO ALBUM DI GENERE: UN CROCEVIA TRA NOTE SCUOLE BERLINESI (LA MORR E LA SUA INDIETRONICA PIENAMENTE ASSIMILATA; TARWATER E TO ROCOCO ROT) E BEN INCAMERATI TOCCHI BRITANNICI (LA NARRATIVA VINTAGE/SPOOKY DI GHOST BOX / FOCUS GROUP APPUNTO), SEMPRE IN DIALOGO CON LE TRADIZIONI ELETTRONICHE (RAYMOND SCOTT, IL BBC RADIOPHONIC WORKSHOP ECC.) (SENTIRE ASCOLTARE GIUGNO, VOTO 6.8)

PRESTIGIOSA OPERAZIONE CURATA DA MOCHILLA, CHE DOPO IL LIVE CONDOTTO DA DAVID AXELROD E LA FAVOLOSA AVVENTURA DI BRASILINTIME, PATROCINA UN AMBIZIOSO PROGETTO ORCHESTRALE. IN UN BOXSET NUMERATO A MANO - LIMITATO A 4000 ESEMPLARI - ALLOGGIANO TRE DIVERSE TESTIMONIANZE VIDEO, APPROFONDIMENTI DI UNA MUSICALITÀ CHE DALL’AFRICA ARRIVA AL SUD AMERICA, STAZIONANDO IN UN PRESUNTO GHETTO D’ORO STATUNITENSE. TRE UOMINI CHE IN MANIERA DIVERSA HANNO AVUTO UN IMPATTO DEVASTANTE SULLA MUSICA RITMICA, CAPACI DI COSTRUIRE UNA CULTURALE DEL GROOVE GLOBALE. MOCHILLA INTRODUCE COSI LA SERIE TIMELESS CHE VEDE SFILARE IN TRE DIVERSE OCCASIONI IL MAESTRO DI CERIMONIE ETIOPE MULATU ASTATKE, IL DIRETTORE D’ORCHESTRA BRASILIANO ARTHUR VEROCAI E LA BAND CHE RI-ARRANGIA LE MUSICHE DEL COMPIANTO BEATMAKER J DILLA IN SUITE FOR MA DUKES. OGNI DOCUMENTO È GIRATO IN RIGOROSO BIANCO E NERO E SUPERA GLI OLTRE SETTANTA MINUTI DI DURATA.

Esce per Ov Recordings questo debut "Towards Higher Consciousness" dei Loimann trio torinese dedito a sonorità di stampo
stoner rock, con una notevole predilezione per il sound caldo e desertico dei Kyuss, in aggiunta a una buona dose di sludge modello Eyehategod.

“Se i Down avessero registrato a Chivasso (TO) e Phil Anselmo fosse canavesano,nessuno oserebbe negare che questo è un esordio di livello internazionale !!”(rumore voto 8)

“Ottimo Debut Album. Orgoglio Italiano!”(metallus)

“Da dove diavolo spuntano fuori questi Loimann? Ancora un volta il nostro Paese sputa fuori un grande gruppo. Supportiamoli!”(raw & wild)

I Nonlinear sono 3 pagliacci.Nel 2008 il loro album di debutto è stato elogiato estremanente o altrettanto estremamente denigrato, 
ma mai descritto come una produzione "nella norma".Tornano due anni dopo con il nuovo lavoro "Sei Mejo Te", prodotto da Subsound Records. 
La scelta di Victor Love (Dope Stars Inc.) per i missaggi in studio si rivela quanto mai adatta ad amalgamare sonorità diverse tra loro, 
spesso neomelodiche quanto sperimentali ed elettroniche. 13 tracce che non vogliono raccontare una storia, uno stile di vita o una moda musicale, 
niente che la gente sappia già. La musica, per i Nonlinear, è divertimento ed attitudine.

L'intensa attività live della band legata all'uscita del nuovo album in Europa e Stati Uniti conferma l'originalità della produzione
non solo a livello nazionale.

Le canzoni, tutte, rappresentano l'apice della follia -difficilmente ho ascoltato qualcosa di simile in vita mia- è una sorta di Electro-Pop
mischiato con ingentissime influenze Industrial, Psichedelia Elettronica velocissima e incessante e ovunque -ma proprio ovunque- 
c'è un velo di imprevedibilità in quanto non sapremo mai cosa passava nella mente dei tre folli al momento di inventare i brani o i testi.
Voto: 78/100 (METAL WAVE)

I lapilli di genialità non paiono aver fine, variabili le cui incognite sono i preconcetti che troppo spesso la gente si fa [..] 
Impossibile definire un qualcosa che assiduamente rivoluziona se stesso, alterando il proprio stato e sovvertendo ogni qualsivoglia 
ordine che cercherete di dare. Full-length sconvolgente.
Voto: 10/10 (STEREO INVADERS)