LA TILSTON APPARTIENE AL NOVERO DELLE NUOVE CANTAUTRICI FOLK INGLESI, ABILI NEL RIPRENDERE LA TRADIZIONE DI ARTISTI COME PENTANGLE ED INCREDIBLE STRING BAND. LA FASCINAZIONE PER LA TERRA D ALBIONE SI TRADUCE ANCHE IN UN IMMAGINARIO LIRICO CHE EVOCA PAESAGGI DIMENTICATI. LA SUA VOCALITA E ASSIMILABILE A QUELLA DI ANNIE BRIGGS, MA ANCHE LA FRAGILITA DI BETH GIBBONS (NEL PROGETTO CON RUSTIN MAN) PUO ESSERE INDICATIVA. UN DISCO DI CANZONI SOBRIE, AVVOLGENTI.

COME LA JONI MITCHELL PIU’ FOLK (BLUE), RENDE SEMPLICI E DIRETTE STRUTTURE NON CONVENZIONALI:  BALLATE SENZA RITORNELLO, STROFE CHE VOLTEGGIANO, UNA VOCE CHE POTREBBE STRAFARE , E INVECE STUPISCE QUANTO BASTA ALLE CANZONI, E SI TIENE LONTANA DAL GORGHEGGIO FINE A SE STESSO (BLOW UP LUGLIO/AGOSTO, VOTO 7)

IL BLUES ACUSTICO DI WHO TURNS , DOVE L’IMPETO GENEROSO DI UN JOHN MARTYN INCONTRA LA FEMMINILITA’ TENACE DI BETH GIBBONS , OPPURE IL SOTTILE ARPEGGIO , APPENA SOSTENUTO DAL CONTRABBASSO, CHE TIENE INSIEME SEABIRDS , LA MALINCONIA DA DRINKING SONG DELLA LUNGA E ARTICOLATA OLD TOM CAT, CON FINALE ORCHESTRALE , OPPURE QUALCHE BELLA SCHIARITA TARDO-PRIMAVERILE COME LUCY O MY CHAIR (MUCCHIO GIUGNO, 4 STELLE)

GUARDA CASO FOLK È LA PAROLA CHIAVE, CHÉ DI CANZONI DI FOLK PASTORALE È COSTITUITO ANCHE LUCY & THE WOLVES. PIANOFORTE, CHITARRE ACUSTICHE E LA VOCE DI MARTHA SONO I PROTAGONISTI DI AFFRESCHI DI INTIMITÀ SONORA, LUMINOSA ANCHE QUANDO SI FA CREPUSCOLARE, GIUSTO MIX DI DELICATEZZA E LEGGIADRIA, INTESSUTE IN ARAZZI CHE RIMANDANO A CERTO BERT JANSCH SENZA PENTANGLE, A UN VAN MORRISON IN VERSIONE LIGHT E AD UNA POLLY PAULUSMA DI QUALITÀ. AL BASSO JON THORNE DEI LAMB, MEMBRI DEI WOODS OSPITI QUI E LÀ, MA TRA LUPI, FORESTE E RUSCELLI EMERGE CHIARA L’ISPIRAZIONE DELLA TILSTON. RIUSCITO.
(SENTIRE ASCOLTARE GIUGNO, VOTO 7.0)

SOLO CANZONI NEL SENSO PIÙ CLASSICO DEL TERMINE CHE AMMICCANO ORA A BERT JANSCH ORA A POLLY PAULUSMA, SOSTENUTE DA ARRANGIAMENTI TIMIDI MA NON TREMOLANTI E DALLA VOCE E SCRITTURA DELLA TILSTON. LIMPIDO. (AUDIODROME GIUGNO, 3 STELLE)

SE BRANI COME I KEEP WAITING DEVONO PRATICAMENTE TUTTO AI BEACH BOYS DEL ’65 (LITTLE HONDA), CI SONO CANZONI COME YOU’RE MY GIRL CHE SONO UN OMAGGIO AGLI EVERLY BROTHERS, IL GRUPPO CHE, MISCELANDO IL COUNTRY CON IL ROCK AND ROLL, INTRODUSSE SUL FINIRE DEGLI ANNI CINQUANTA UN NUOVO STILE ROCK IN AMERICA, PER CERTI VERSI ANTICIPANDO ANCHE I BEATLES
(RUMORE GIUGNO, VOTO 7)

GARAGE, TEX-MEX O POP CHE SIA. IL GRUPPO CHE VORRESTI INCONTRARE LUNGO LA ROTTA DI UNA VACANZA IN QUEI PARAGGI . E CHE INTANTO ASCOLTI PIU’ CHE VOLENTIERI ANCHE A CASA (ROCKERILA GIUGNO/LUGLIO, VOTO 7)

PROSEGUE LO STRAORDINARIO PROGRAMMA DI RISTAMPE DELL'OSCURO CATALOGO SATURN, AD OPERA DELLA BENEMERITA ARTYARD.
QUESTA VOLTA, SIAMO DI FRONTE A DUE ALBUM, DATATI 80 E 81, RISTAMPATI SU UNICO CD, IN UN CURATISSIMO DIGIPACK, IN
CLASSICO STILE ARTYARD. AD ECCEZIONE D'UNA ECCELLENTE VERSIONE DEL CLASSICO ROCKET NUMBER 9, IL RESTANTE CORPO DEI BRANI, RISULTA COMPLETAMENTE INEDITO.
L'ARKESTRA, SI PRESENTA IN UN'EDIZIONE INTORNO AI QUINDICI ELEMENTI, CON LA VOCE DELLA GRANDE JUNE TYSON, E CON CHITARRE
ELETTRICHE E TASTIERE IN BELLA EVIDENZA. ANCORA UNA VOLTA, LA MUSICA PULSA E FLUISCE CON ENERGIA, TRA ESOTISMO ED ECCENTRICITA', GRAZIE ANCHE AD UNA BUONA QUALITA' DI REGISTRAZIONE.