NEL SOLCO DELLE RICERCHE MUSICOLOGICHE DI GRAZIELLA DI PROSPERO, GIORGIO PEDRAZZI, ETTORE DE CAROLIS, LA BANDA DI BIANCA GIOVANNINI, DANIELE ERCOLI, LUDOVICA VALORI E DESIREE INFASCELLI RISPOLVERA CON ‘METTECE SOPRA’ VECCHI TRADITIONALS DIMENTICATI E ALLO STESSO TEMPO E’ AUTRICE IN PROPRIO DI SERENATE BRAMOSE E BRILLANTI STORNELLI , ANCHE MUSICANDO I TESTI DEL POETA PIER MATTIA TOMMASINO (BLOW UP GIUGNO)

CANTARE LA CAPITALE DI OGGI CON I RITMI DELLA TRADIZIONE (ARTICOLO SU D-NEWS LUNEDÌ 2 LUGLIO, PAGINA SPETTACOLI)

QUELLI SI SONO ALZATI PRESTISSIMO E CARICANO LE BANCARELLE PER IL MERCATO; LEI LI RIMIRA DAL TAVOLINO DEL LOCALINO TREND: TANTO LE SPESE LE PAGA PAPÀ. GENTRIFICATION TRA CASILINA E PRENESTINA, SONORITÀ MULTICULTI DA TAVERNA DAL SOUVLAKI FACILE (SUONANO GLI EVÌ EVAN, CAPISCUOLA DEL REBETIKO ROMANO). È UN EPISODIO DI METTECE SOPRA, DIVERTENTE ALBUM DI QUESTA BANDA (TRE FEMMINE E UN MASCHIO) CHE RICAMA SU GABRIELLA FERRI COME I POGUES GRAFFIAVANO GLI ACQUERELLI DEI DUBLINERS. NELL’UNICA SERENATA COME SI DEVE CANTA GIORGIO TIRABASSI, QUELLO CHE STA SEMPRE IN TV (INTERNAZIONALE MAGGIO)

“[…] NON SI TRATTA SOLO DI BRAVURA MUSICALE E TECNICA, GLI U’ PAPUN CI REGALANO UN OPERA CHE ABBINA CON SVELTEZZA E SAGACIA LA LEGGEREZZA E DISINVOLTURA MUSICALE A TEMATICHE, SÌ QUOTIDIANE (AHIMÈ!), MA TREMENDAMENTE ABERRANTI. UNO SPACCATO DI VITA QUOTIDIANA IN CUI LE RAGAZZE SI PROSTITUISCONO, LA MORALE APPARTIENE ORMAI AL MONDO PLATONICO, LA FRUSTRAZIONE E CORRUZIONE REGNANO IMPAVIDE SU TUTTO E TUTTI.”(ROCKSHOCK)

“DALLA SEMPRE IRONICA, CRITICA SOCIALE, ALLA MESSA IN MUSICA DI RIFLESSIONI ED ESPERIENZE PERSONALI,PASSANDO PER GOLIARDICI INTERMEZZI DALLA PROROMPENTE FORZA COMICA, GLI U’ PAPUN SI FANNO ANCORAPIÙ STRADA NEL PANORAMA MUSICALE ITALIANO CON UN DISCO CHE È UN PICCOLO GIOIELLO, UNA PIETRA DALLE TANTE SFACCETTATURE CHE, DA QUALUNQUE LATO LA SI GUARDI, PRESENTA SEMPRE UN’OTTIMA FATTURA.” (OUTSIDERS MUSICA)

“LA COMPLESSITÀ STA NEGLI ARRANGIAMENTI E IN ALCUNE SCELTE CHE RENDONO ANCORA PIÙ ORIGINALI I PEZZI, INNOVATIVI E TRASVERSALI.[...] VARIE FACCE DI UNA SOLA MEDAGLIA DAL NOME U’PAPUN, UNA MEDAGLIA CHE CONSIDERANDO LE IDEE DEI CINQUE E IL SOUND NEL COMPLESSO PORTA CON SÉ UN VALORE ESTREMO.” (ROCKGARAGE)

“IL GRUPPO SI ESPRIME DUNQUE DAL PUNTO DI VISTA MUSICALE TRAMITE UNA NUOVA CHIAVE DI LETTURA E CIO' CONFERMA LA MATURITA' GIA' PRESENTE IN ALTRE FORME NEL PRIMO LAVORO. ANCORA UNA VOLTA POI LA BAND RIESCE AD OSSERVARE LA REALTA' E A PRENDERNE ATTO, PERMETTENDO ALL’ASCOLTATORE DI RIFLETTERE CON IRONIA. GLI U’PAPUN SONO POLIEDRICI. ASCOLTARE PER CREDERE.” (SOUND CONTEST)

“[…] GIOCANO IN MODO SARCASTICO CON LE PAROLE E LA MUSICA, USANO MELODIE APPICCICOSE COME MELASSA, CHITARRE DISTORTE MA SAPIENTEMENTE SMUSSATE IN STUDIO. LA RITMICA DANZERECCIA MIETE VITTIME E INSIEME AI TESTI CURATI E ALLA CURA DEI DETTAGLI DEGLI ARRANGIAMENTI SONO LE CARTE VINCENTI DI QUESTO LAVORO. […] L’EQUILIBRIO STA NELLA CAPACITÀ DI COLPIRE ATTRAVERSO IL SOUND POTENTE, MA ALTRETTANTO MELODICO, E PAROLE SERIOSE MA COMPLETAMENTE AVVOLTE DA UNA IRONIA INCONTENIBILE.” (EXTRA! MUSIC MAGAZINE)

“NON È FACILE RACCONTARE IL MONDO CON IRONIA E PROFONDITÀ SENZA CADERE NELLA CRONACA MA RESTANDO SULLA POESIA. NON È FACILE RIUSCIRE A IMPRIMERE LA PROPRIA FIRMA STILISTICA IN TUTTI I PEZZI,COMPRESA LA COVER DI "IO NON MI SENTO ITALIANO" DI GIORGIO GABER. GLI U' PAPUN, PERÒ, CI RIESCONO SIA IN BRANI PIÙ DIFFICILI, COME "L'ABITO" E "STORIA DI UNA DISOCCUPATA", CHE IN QUELLI PIÙ LEGGERI, COME LA TITLETRACK "CABRON!" E "INDIESPOSTO". (LOUDVISION)

“GIÀ IL TITOLO PREANNUNCIA TUTTO QUELLO CHE SI PUÒ TROVARE NEL DISCO: ORIGINALITÀ, SUONI CARICHI DI ROCK E DISCORSI MOLTO SCHIETTI. UNA SORTA DI AVVERTIMENTO, UNA PRESA DI COSCIENZA NEI CONFRONTI DELLA REALTÀ ATTUALE CHE VIENE BEN MESCOLATA ALLE SONORITÀ (STAVOLTA PIÙ MATURE, BEN STUDIATE RISPETTO AL LAVORO PRECEDENTE) DEL GRUPPO BARESE. L’IRONIA E LA SACCENZA SONO PONDERATE NELLE TREDICI TRACCE CHE COMPONGONO IL DISCO E CHE PRESENTA UNA PARTICOLARE TEATRALITÀ DETTATA NON TANTO
DALL’ASPETTO ESTROSO DEI COMPONENTI, BENSÌ DALLA VOCE DEL CANTANTE, ALFREDO COLELLA.” (OCA NERA)

“[…] GLI U’ PAPUN HANNO CONFERMATO DI ESSERE DEI GRANDI MUSICISTI, SEMPRE ECLETTICI NEI SUONI E NEI VERSI, UNA BAND CHE POTRÀ PRIMA O POI CONQUISTARE PERSINO LE VETTE DELLE CLASSIFICHE.” (ROCKAMBULA)

“[…] PLAUSO A LORUSSO CHE BEN SI DESTREGGIA TRA LA CHITARRA ELETTRICA E QUELLA ACUSTICA. IL PIANOFORTEDELL’ELIA, SEMPRE PRESENTE CON DISCREZIONE, SORPRENDE PIACEVOLMENTE L’ASCOLTATORE DAL PRIMO ALL’ULTIMO PEZZO. E LA RITMICA EQUILIBRATA, COMPONENTE IMPORTANTISSIMA, DELLA BATTERIA DI VALENTE E DEL BASSO DI ORLANDI, DÀ QUELLA GIUSTA SFUMATURA ROCK AL TUTTO.” (I THINK MAGAZINE)

“NEL COMPLESSO UN LAVORO OTTIMO, CON U’PAPUN CHE SI PROPONGONO TRA LE REALTÀ PIÙ INTERESSANTI IN GIRO IN PUGLIA, E SIAMO SICURI CHE DOPO AVERLI VISTI ESIBIRE DAL VIVO IL NUMERO DEI FAN DELLA BAND DELL’UOMO NERO AUMENTERANNO A DISMISURA.” (PUGLIA ROCK)

“UN GRUPPO DECISAMENTE FUORI DAL COMUNE SE SI GUARDA AL RESTO DELLA SCENA MUSICALE ITALIANA. […] CABRON! RACCOGLIE ANCHE QUEL LATO DELL’ITALIA DI CUI OGNI GIORNO I GIORNALI E LA TV PARLANO, IL LATO PIÙ BECERO, MESCHINO E VIOLENTO DEL NOSTRO PAESE” (MESCALINA)

MESSAGGIO RICEVUTO! NEL NUOVO ALBUM LICENZIATO DALLA NEWYORKESE NORTHERN SPY, DOPO UNA SFILZA DI AUTOPRODUZIONI E ALCUNE PUBBLICAZIONI PER LA PRESTIGIOSA TABLE OF THE ELEMENTS, IL TRIO INTRODUCE NUOVE TECNICHE DI REGI STRAZIONE PUNTANDO SEMPRE SU UN NUMERO SENSIBILE I STRUMENTI AUTOCOSTRUITI UN DISCO ANCORA UNA VOLTA IMPRENDIBILE, CHE SPOSTA ULTERIORMENTE IN AVANTILE LANCETTE DEL ROCK D 'AVANGUARDIA, POSIZIONANDO I NEPTUNE NEL RUOLO DI PROTAGONISTI ASSOLUTI.

RECENSIONE BOXATA SU BLOW UP GIUGNO

ARTICOLO ESTESO SU BLOW UP LUGLIO/AGOSTO

SETTE TRACCE SUL PRIMO CD, OLD LIFE, E SEI SUL SECONDO, NEW LIFE. FINALE DA CAPOGIRO CON I DODICI MINUTI ABBONDANTI DI ENDLESS AGONY OF BEING SICK, SORTA DI INCONTRO ULTRATERRENO TRA LISA GERRARD E LEYLAND KIRBY (RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA LUGLIO/AGOSTO)

C’E’ UNA VENA OSCURA NEL FOLKROCK DEI DUE ADFI, ESPLICITA GIA’ NEL NOME DEL GRUPPO COSI’ COME NELLA LITANIA ALLA DEAD CAN DANCE CHE CHIUDE L’EP, TURNING. (RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA LUGLIO/AGOSTO)