‘GIA’ NELL’INIZIALE NONPAREIL OF FAVOR IL GRUPPO PRENDE LE DISTANZE DALL’ANGUSTA ETICHETTA INDIE, CONFONDENDO I PIANI CON UN CIONDOLANTE INCIPIT DI STAMPO BRIT CHE SI PERDE IN UN ACIDO DELIRIO DI SINTETIZZATORI. ECCO LA SUCCESSIVA WICKED WISDOM SFAVILLANTE DI GLITTER E STROBO, NELLA RIVISITAZIONE FUNKY DELLA DISCO ANNI SETTANTA (STESSA ARIA SI RESPIRA IN GALLERY PIECE E ST. EXQUISITE’S CONFESSIONS): ROBA CHE SCOTTA, COME IL PRINCE DIE TEMPI D’ORO ‘ (RECENSIONE BOXATA SU RUMORE DI OTTOBRE, VOTO 8)

‘CON IL NUOVO SKELETAL LAMPING IL GRUPPO GEORGIANO AFFINA LE IDEE UN PO’ CONFUSE DI QUEL DISCO, ARROTONDA GLI SPIGOLI, DELINEA CON PIU’ DECISIONE GLI SPUNTI MELODICI, SENZA RINUNCIARE ALLA PROPRIA NUOVA ANIMA GAIAMENTE E PLASTICOSAMENTE FUNKY. ‘ (RECENSIONE SUL MUCCHIO DI OTTOBRE, 3 STELLE)

‘E’ LA MODERNITA’ DELLA FORMA CANZONE: FOLLE, SGHEMBA, TECNOLOGICA, VINTAGE, UN PO’ MALATA ‘
(RECENSIONE SU XL DI REPUBBLICA OTTOBRE, 5 STELLE)

Ha un nome il nuovo album della vostra preferita – e colorata - ciurma psych-pop Of Montreal.
Il predecessore del 007 - Hissing Fauna, Are You The Destroyer, è l’album che ha praticamente spianato la strada agli Of Montreal (originari di Athens, Georgia, la stessa città dei R.E.M.) dopo anni rigorosi di gavetta nei circuiti indipendenti. La consacrazione è arrivata anche attraverso le colonne del magazine on line Pitchfork, che ha incluso l’album nella sua top 5 per l’anno solare 2007.
Quali sono le novità apparenti nel mondo selvatico e ‘mitologico’ di Of Montreal? Quella più evidente riguarda certamente l’ingresso di Ahmed Gallab, noto nel circuito col nome d’arte Sinkane. Questi è il nuovo batterista di ruolo, probabilmente alcuni di voi lo avranno visto in azione durante lo sfavillante ultimo tour di Caribou.
Sinkane in realtà fronteggerà l’altro percussionista del gruppo Kev, per rendere ancora più tribale e percussiva la musica dei nostri. Un’indicazione di sorta su quello che sarà il nuovo cimento in studio. Skeletal Lamping, come nella tradizione delle loro performance dal vivo si impone per la sua genuina schizofrenia. I brani non solo manifestano dei repentini sbalzi di umore ed armonia, ma vivono i un contrasto lirico interno prossimo ad una vera e propria guerra di nervi. E come è lecito aspettarsi da un gruppo che spesso si esibisce con sgargianti abiti da scena, il leader Kevin non è un personaggio che ama le mezze misure, prendere o lasciare il suo motto: del resto lui il make up lo indossa anche fuori dal camerino. In buon a sostanza abbiamo una persona che non vuole accondiscendere ai giudizi dei fans, della propria etichetta, né – tanto meno – a quelli della critica.
Qualche indizio su come possa suonare il nuovo disco? E’ lo stesso Kevin a fare chiarezza “Voglio dire, ci sarà costantemente una sensibilità pop nella nostra musica, perché io amo il pop, ma allo stesso tempo cerco di incorporare altri elementi. Ovviamente ci sono delle influenze funk, di pari passo ad alcuni ritmi hip hop. Mi sembra di avere molto più a che spartire con gli artisti hip-hop contemporanei che non con quelli di estrazione indie”
Ancora curiosi? Fuori I nomi allora…”Mi è sempre piaciuta la roba che produce Danger Mouse, penso sia un grande. Allo stesso tempo penso che determinate cose di Timbaland siano eccellenti. Poi Pharell, un altro geniaccio.”
Un disco che si preannuncia così ricco di colpi di scena, tanto per ribadire che gli Of Montreal col baraccone indie hanno poco a che spartire. Loro sono stelle. Di un’altra dimensione.

SU DI LORO GRAVA IL PESO DI UNA EREDITA NON INDIFFERENTE, QUELLA DEL POST PUNK AMERICANO. PARTS & LABOR SI MUOVONO ORMAI CON MAESTRIA TRA PARTI MATEMATICHE E MELODIE ASSOLUTAMENTE PERFETTE, RICORDANDO I GIORNI MIGLIORI DI LABEL QUALI DISCHORD ED SST. QUESTA VOLTA ALLE LORO COMPOSIZIONI SI AGGIUNGE UNA VENA QUASI ETEREA, CHE LI PORTA DALLE PARTI DEL PRIMO BRIAN ENO E DEI PIU PSICOTICI PINK FLOYD.

ELEMENTI DI LISERGIA SIXTIES E AMBIENT ACQUSITANO COSI’ SPESSORE DENTRO UAN CIFRA STILISTICA CHE OLTRE AI COLLAGE NOISE ELETTRICO/DIGITLAI INCROPORA METODI POST-PUNK VICINI AI SECONDI WIRE MA CHE NEL COMPLESSO – IN QUANTO A VISIONE MUSICALE – SI DIMOSTRA COME LA PIU’ CONVINCENTE RISPOSTA GLI ONEIDA ‘
(RECENSIONE SU BLOW DI OTTOBRE, VOTO 7/8)

‘RECEIVERS E’ IL VERO NUOVO ALBUM DELLA BAND DI BROOKLYN, OGGI UN QAURTETTO DOPO L’INGRESSO DI SARAH LIPSTATE ALLA CHITARRA, ED E’ IL SEGNALE DI UNA CONVINCENTE EVOLUZIONE: LA CARATTERISTICA PRINCIPALE RESTA QUELLA DEI SINTETIZZATORI CHE FANNO MURO ALLA HUSKER DU INSIEME A BASSO E CHITARRA, MA L’IRRUENZ ADEVASTANTE DEL PRECEDENTE MAPMAKER PRENDE FORME PIU’DILATATE ED EPICHE ‘
(RECENSIONE SU RUMORE DI OTTOBRE, VOTO 8)

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