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Geoff Barrow & Ben Salisbury – Ex-machina, sci-fi soundtrack

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Per un’etichetta devota al cinema, l’ennesima riprova di un’attitudine votata all’esaltazione della settima arte, anche attraverso progetti speculari e interpolazioni musicali. Per l’indipendente inglese l’occasione è ghiotta, pubblicare la colonna sonora dell’ omonima pellicola diretta da Alex Garland, da più parti indicata come una delle più sensazionali creazioni nell’ambito fantascientifico odierno. Ex Machina ha una valenza importante, tornando a livello ipertestuale su quelle intelligenze artificiali che a lungo hanno informato una nicchia della società dello spettacolo.  Il film è stato già accolto in maniera trionfale nel Regno Unito, con una serie di impeccabili recensioni pubblicate da testate quali Sight & Sound e The Guardian, che ha utilizzato l’appropriato termine di ‘thriller tecnologico’.  ‘Ex-Machina’ è il debutto dietro la macchina da presa di Alex Garland, già sceneggiatore di ‘28 Days Later’ e ‘Sunshine’. Inizia con un trittico di stelle emergenti come Oscar Isaac, Domhnall Gleeson ed Alicia Vikander, che ritraggono un robot costruito per testare proprio i confini tra uomo e macchina.
Ben Salisbury e Geoff Barrow (tuttofare dell’etichetta nonché batterista dei Portishead), uniscono le loro forze per la seconda volta dai tempi della creazione di ‘Drokk’, la loro colonna sonora ‘inedita’ per il film del 2012 ‘Dredd’. I sintetizzatori e le apparecchiature analogiche sono ancora una volta strumentali nello sposare le immagini più oscure. Nel rilasciare un’intervista al periodico Gigwise, il regista spiegava come il lavoro di Geoff e Ben avesse un incredibile controllo sulla qualità. Sorprendente l’intesa ed il grado di onestà conservato nell’applicare il loro sapere.
Geoff ribadisce che è stato un bene poter lavorare nuovamente in combutta con Alex, nella speranza proprio di regalargli  la colonna sonora che un thriller sci-fi di questo livello meritava. Salisbury prende la palla al balzo, ribadendo come la colonna sonora dovesse avere un sua organicità, rinunciando ad inutili micro-parti, il focus si è spostato su composizioni di lunga durata che in grado di seguire il flusso delle immagini. Il doppio cd oltre a riportare i brani utilizzati nel film prevede un secondo disco con materiali concepiti per la stessa pellicola , ma messi poi in cantiere.